San Malachia
Abbiamo pochissime notizie riguardo a San Malachia, in quanto i posteri sono stati molto avari nei suoi confronti.
Nasce ad Armagh in Irlanda nel 1094, ragazzo molto sveglio ed intelligente, si applica molto negli studi. Il padre è un uomo di chiesa ossia un lettore presso l'università e quindi gode di una certa posizione anche perché proviene da una famiglia nobile.
Malachia si fa prete e diventa vicario della diocesi di Celsus in Armagh, dove cerca (con successo) di apportare delle riforme che avvicinino la Chiesa locale e quella di Roma; tutto questo viene molto gradito dal Papa.
Malachia l'umile uomo che era stato prete nel 1119, si ritrova ad un tratto Vescovo di Connor (piccolissimo villaggio nei pressi di Ballymena) nel 1124, ed ebbe un ruolo determinante nella costruzione del monastero di Ibrack; intanto la sua fama va diffondendosi, venendo considerato un sant'uomo.
Nel 1132 diventa primate d' Irlanda ad Armagh, dove si distingue come un forte riformatore e senza che lui se ne accorga (i disegni di Dio sono imperscrutabili), inizia a gettare le basi della sua santità.
Il culmine e lo splendore della sua umiltà avviene nel 1138, quando rinuncia alla sede vescovile e ad ogni onore per ritornare ad essere un umile semplice monaco.
Viaggia molto per l'Europa, durante un suo viaggio a Roma visita Clairvaux, approfittandone per fermarsi a salutare San Bernardo, con il quale sta già stringendo una forte amicizia.
Arrivato a Roma, viene ricevuto da Papa Innocenzo II° con molti onori ed il loro colloquio da frutti copiosi.
I suoi viaggi non furono mai accompagnati da turbe di folla né da clamore, né tantomeno dall'annuncio dei suoi imminenti arrivi, resi ancor più clamorosi dai casi in cui "Aveva predetto tutto, aveva visto tutto e previsto ogni cosa fin nei minimi particolari", anzi è molto infastidito se viene classificato come "Profeta" o "Mago".
Introduce i Cistercensi in Irlanda e si dedica a praticare la pietà fino a quando le forze gli vengono meno.
Tra le braccia di San Bernardo Malachia esala l'ultimo respiro, il 2 Novembre 1148; nessuno infatti tranne lui che è "Profeta e Mago" sa del giorno della sua morte e per questo fa chiamare al suo capezzale il Santo che ne raccoglie le sue ultime parole.
Nel 1190 Papa Clemente III° lo canonizza, tenendo conto che Malachia si è molto adoperato per il riassettamento e le riforme della Chiesa Irlandese e nella sottomissione al Papa. Verso la fine del 1500, inizia a circolare la "Prophetia de summis pontificibus" che narra in modo affascinante le caratteristiche dei pontefici di Roma, da Celestino II sino a Pietro II, il cui avvento segnerà la fine del mondo.
Questo libro sulle profezie di Malachia, esce così in ritardo perché probabilmente vi fu un intrigo politico e certe profezie non era un bene farle sapere per non allarmare il popolo.
Infondo Malachia è il Profeta del terrore "Vi sarà un papa che prenderà il nome di Petrus II, poi la catastrofe e il nulla".