APOCALISSE DI ESDRA
(V
libro di Esdra) *
Incredulità
e disobbedienza
[1,
4] Nei giorni del re Nabucodonosor, la parola del Signore fu rivolta a Esdra
figlio di Cusi, dicendo: [5] "Va', annunzia al mio popolo i suoi crimini,
ai suoi figli le iniquità che commisero contro di me, ed essi le comunichino ai
figli dei loro figli. [6] Giacché i peccati dei loro genitori in essi si sono
moltiplicati, poiché mi hanno dimenticato e hanno offerto sacrifici a divinità
straniere. [7] Non sono forse io che li ho tratti dalla terra d'Egitto, e dalla
casa della servitù? Perché mai non tennero conto di me e disprezzarono i miei
consigli?".
[8]
Ecco ciò che dice il Signore: "Scuoti i capelli del tuo capo, getta su di
essi tutti questi mali: non obbedirono, infatti, alla mia legge; sono un popolo
ribelle. [9] Fino a quando li sopporterò, io che concessi loro così grandi
benefici? [10] Per amor loro ho spodestato molti re; ho precipitato in mare il
Faraone, i suoi servi e tutto il suo esercito. [11] Non è forse per amor vostro
che distrussi la città di Betsaida e, più a sud, abbruciai nel fuoco le due
città di Tiro e Sidone, e uccisi spietatamente tutti i loro avversari?
[12]
Parla e dì loro: Ecco ciò che dice il Signore: [13] Non sono forse io che vi
ho fatto attraversare il mare e ho eretto dei muri a destra e a sinistra? Vi ho
dato come capi Mosè e Aronne; [14] Vi ho dato la luce con una colonna di nube.
Queste le meraviglie che ho operato tra voi; e voi mi avete dimenticato, dice il
Signore.
[15]
Ecco ciò che dice il Signore: La quaglia fu per voi un segno. Vi diedi un
accampamento a vostra protezione, e là avete mormorato. [16] Ho annegato in
mare il vostro persecutore e il suo esercito, e il popolo mormorò ancora,
proprio lui, a proposito della loro rovina.
[17]
Dove sono i benefìci che vi ho dato? Lungo la strada del deserto, affamati e
assetati, avete gridato verso di me e avete detto: "Perché ci hai condotto
a morire in questo deserto? [18] Sarebbe stato meglio, per noi, seguitare a
servire gli Egiziani, piuttosto che morire in questo deserto". [19] Io,
perciò, ebbi compassione dei vostri gemiti e vi diedi da mangiare la manna; e
ne avete mangiato. [20] Per voi, assetati, spezzai una roccia e scaturirono
acque abbondanti; a motivo del caldo creai alberi affinché vi riparassero con
il fogliame. [21] Vi diedi terre fertili, e cacciai i Cananei, i Cetei, i
Ferezei, e i Filistei lungi da voi. Che devo ancora fare per voi?
[22]
Ecco ciò che dice il Signore: Nel deserto, allorché eravate assetati e a
motivo delle acque salmastre bestemmiavate il mio nome, [23] non me ne indignai
ma, gettato un legno nell'acqua, la resi dolce. [24] Che devo fare per te,
Giacobbe? Giuda non volle obbedire. Mi recherò da un'altra nazione, le darò il
mio nome: questi, certo, osserveranno i miei precetti. [25] Sì! Se quelli che
mi hanno abbandonato mi domanderanno misericordia, non avrò pietà di loro.
[26] Verrà il tempo in cui mi invocheranno, ma non li esaudirò poiché
macchiarono le loro anime, e le loro mani sono imbrattate di sangue. I vostri
piedi non sono pigri quando si tratta di spargere il sangue. [27] No! Non avete
abbandonato me, bensì voi stessi.
[28]
Ecco ciò che dice il Signore: Non vi ho forse pregato come un padre il proprio
figlio, come una madre la sua figlia, come una nutrice amante del suo pargolo?
[29] Voi, infatti, per me eravate un popolo e io per voi un Dio, voi per me dei
figli e io per voi un padre. [30] Lieto vi raccolsi come una gallina i suoi
pulcini sotto le ali.
Ma
ora che farò mai per voi? Parlerò e vi respingerò dalla mia presenza. [31]
Quando mi offrirete sacrifici, distoglierò il mio sguardo; non vi ho comandato
giorni di festa, neomenie, sabati e circoncisioni. [32] Ho mandato a voi i miei
servi, i profeti, e voi li accoglieste uccidendoli e facendo a pezzi i corpi
degli apostoli. Esigerò il prezzo delle loro anime e del loro sangue, dice il
Signore".
Il
nuovo popolo
[33]
Ecco ciò che dice il Signore onnipotente: "La vostra casa è deserta; vi
scaccerò come il vento disperde la paglia. [34] I vostri figli non avranno
eredi, poiché abbandonarono la mia legge e fecero quanto è male ai miei occhi.
[35] Consegnerò le vostre case a un popolo che viene da lontano. Quelli che non
ti conoscono crederanno in te, e quelli ai quali non mostrai miracoli, faranno
ciò ch'io ho detto. [36] Costoro non videro i profeti, eppure si ricordano
delle loro antiche prescrizioni. Gli apostoli testimoniano davanti a un popolo
giunto festante. [37] Non mi vedono con i loro occhi carnali, ma per mezzo del
loro spirito credono, comprendono ciò che ho detto e credono in me.
[38]
Padre, volgi glorioso il tuo volto e guarda il popolo che viene da Oriente. [39]
Gli darò come capi Abramo, Isacco Giacobbe, Elia, Enoc, Zaccaria, Osea, Amos,
Gioele, Michea Abdia, Sofonia, [40] Naum, Giona, Mattia, Abacuc, e i dodici
angeli con fiori.
[2,
1] Ecco ciò che dice il Signore: Ho fatto uscire il popolo al quale diedi
comandamenti che non volle ascoltare, e disprezzò invece i miei consigli. [2]
Si generarono una madre che dice loro: Andatevene, figli! Io sono vedova e
abbandonata. [3] Vi ho allevati con gioia, vi perderò con pianti e lutto, poiché
avete peccato davanti al Signore Dio, e al suo cospetto avete commesso l'iniquità.
[4] Ed ora che devo fare per voi, figli miei, io vedova e abbandonata? Andate,
figli, a domandare misericordia al Signore, poiché sono nella solitudine.
[5]
Ti invoco, Padre, per la madre di coloro che non vollero seguire il tuo
testamento, [6] affinché dia loro la confusione e consegni la loro madre al
saccheggio e tra di loro non vi siano più nascite, [7] siano dispersi tra le
nazioni e il loro nome sia cancellato dalla terra, poiché rifiutarono il mio
testamento.
[8]
Guai a te, Assur, che nascondi presso di te i cattivi! Città malvagia, rammenta
quanto ho fatto a Sodoma e Gomorra [9] la cui regione è sprofondata fino agli
inferi. Così tratterò coloro che non mi ascoltarono".
Nuove
promesse a avvisi
[10]
Ecco ciò che dice il Signore a Esdra: "Annunzia al mio popolo che ho
preparato loro da mangiare e darò loro il regno di Gerusalemme, che dovevo dare
a Israele, [11] affinché prendano la loro gloria; darò loro le tende eterne
che avevo preparato per esso. [12] Ristorati dal profumo dell'unguento, non
soffriranno né si affaticheranno. [13] Chiedete e riceverete. Chiedete per voi
giorni poco numerosi, affinché i vostri giorni siano diminuiti: il mio regno,
infatti, è pronto a venire. Sia desto il vostro spirito.
[14]
Chiamo a testimonianza il cielo e la terra: ho tralasciato il male e creato il
bene, poiché io vivo, dice il Signore. [15] Madre buona, abbraccia i tuoi figli
e da' loro la gioia. Come una colomba che conduce in giro i suoi piccoli,
irrobustisci i loro piedi, poiché io ti ho eletta, dice il Signore. [16] Farò
risorgere i morti dai luoghi ove si trovano e dalle loro tombe, poiché in essi
io riconosco il mio nome. [17] Non temere: ti ho scelto per madre di figli, dice
il Signore.
[18]
Come aiuto dei miei servi, ti mando Geremia, Isaia e Daniele, e secondo il loro
giudizio ti ho santificata. Preparati dodici diversi alberi fruttiferi, [19]
sette fontane fluenti latte e miele, e montagne immense coperte di rose e gigli,
che ho destinato per te e per i tuoi figli. Io ho colmato di gioia i figli tuoi.
[20]
Fate giustizia alla vedova, giudicate benevolmente il pupillo, assistete il
bisognoso, proteggete l'orfano, vestite l'ignudo. [21] Guarisci il paralitico e
il debole, non vilipendere lo zoppo, difendi il cieco e introducilo alla
contemplazione della mia gloria. [22] Convoca tra le tue mura il vecchio e il
giovane, custodisci i tuoi figli; gioiscano i tuoi servi e i tuoi figli, e tutti
i tuoi godano nella gioia. [23] Quando troverò i tuoi morti, li risusciterò,
osserverò i segni e darò loro i primi posti, quando avrà luogo la mia
risurrezione. [24] Riposatevi un poco: il vostro riposo verrà.
[25]
Buona nutrice, nutri i tuoi figli, consolida quelli che hai generato, rendi
saldi i loro piedi. [26] Poiché non è perito alcuno di quelli che ti ho dato;
li ricercherò in base al numero che tu hai. [27] Non turbarti! Io li custodirò.
Verranno giorni di ansietà e d'angoscia: gli altri piangeranno e saranno
tristi, tu invece sarai allegra e ricca. [28] Tutte le nazioni ti invidieranno,
ma nulla potranno contro di te, dice il Signore
[29]
L'universo mi teme; i miei occhi vedono la Geenna. [30] Gioisci, madre, con i
tuoi figli, ed io ti libererò, dice il Signore. [31] Mi ricorderò dei tuoi
figli! Sì, li estrarrò dalle profondità della terra, e farò misericordia
poiché io sono misericordioso, dice il Signore. [32] Consolida i tuoi figli
fino a quando verrò. Concedi agli altri la misericordia, giacché le mie
fontane straripano e la mia grazia non verrà meno".
[33]
Io, Esdra, ricevetti sul monte Hobar un comandamento per Israele, ma egli ha
respinto questo comandamento. [34] A voi che ascoltate e capite, dico:
"Aspettate il vostro pastore! Vi concederò il riposo della vostra eternità;
vicina è, infatti, la fine del mondo e la diminuzione degli uomini. [35] Siate
pronti per le ricompense del regno. Brillerà per voi una luce eterna; è
preparato per voi un tempo eterno. [36] Fuggite l'ombra di questo secolo,
evitate le schiavitù della vostra gloria: invoco la testimonianza del mio
Salvatore, [37]che questo è un comandamento da parte del Signore. Accoglietelo,
dandone gloria a colui che vi ha chiamato nei regni celesti. [38] Alzatevi in
piedi, osservate il numero dei segnati per il banchetto. [39] Si trassero,
infatti, dall'ombra del secolo e ricevettero dal Signore splendide tuniche.
[40]
Monte di Sion, accogli il tuo numero, racchiudi i tuoi biancovestiti che ti
servono nell'obbedienza, avendo adempiuto la legge di Dio. [41] Un tempo
desideravi che giungessero i tuoi figli; ora completa il loro numero, e implora
dal Signore l'ordine per la santificazione del popolo che è stato chiamato fin
da principio".
[42]
Io, Esdra, vidi sul monte Sion una folla così grande che nessuno poteva
enumerare. [43] Lodavano tutti il Signore con canti. In mezzo a essa c'era un
giovane alto, più alto di tutti, e poneva una corona sul capo di ognuno; nel
mentre ognuno s'innalzava. [44] Allora io, stupito, interrogai un angelo e gli
dissi: "Chi sono costoro?". [45] Egli mi rispose: "Sono quelli
che, deposta la tunica mortale, hanno preso la vita immortale e hanno confessato
il nome del Figlio di Dio. Adesso sono incoronati e ricevono le palme".
[46] Domandai all'angelo: "Chi è il giovane che distribuisce loro le
corone e le palme?". [47] Egli mi rispose: "E' lo stesso Figlio di
Dio, che essi hanno confessato nel mondo mortale". Io allora presi a lodare
e magnificare Dio.
[48]
E l'angelo mi disse: "Va' ad annunziare al tuo popolo le tante meraviglie
che hai visto da parte del Signore Dio".
APOCALISSE
DI ESDRA
(VI
libro di Esdra)
Vigilante
giustizia di Dio
[15,
1] Annunzia dunque alle orecchie del mio popolo i discorsi profetici ch'io ho
posto sulla tua bocca, dice il Signore [2] Fa' in modo che siano scritti sulla
carta poiché sono sicuri e veri. [3] Non temere le macchinazioni contro di te,
né ti turbino quanti manifestano incredulità. [4] Ogni incredulo morirà nella
sua incredulità. [
5]
Ecco, dice il Signore, ch'io vi invio malanni su tutto l'orbe terrestre, spada,
fame, morte, rovina, [6] giacché l'iniquità ha stracontaminato tutta la terra,
e sono giunte al colmo le loro pestifere azioni. [7] Il Signore dice: [8] Non
tacerò più le empietà che spudoratamente commettono, non sopporterò più
l'iniquo loro agire. Il sangue innocente e giusto grida verso di me, e le anime
dei giusti invocano senza posa. [9] Certo, li vendicherò, dice il Signore, e a
quelli chiederò il conto di tutto il sangue innocente. [10]
Ecco che il mio popolo è come un gregge condotto al macello. Non sopporterò più
che seguiti ad abitare nella terra d'Egitto: [11] lo estrarrò con mano forte e
braccio alzato; colpirò con piaghe come in passato e rovinerò tutta la sua
terra [12] L'Egitto piangerà, le sue stesse fondamenta saranno colpite da
piaghe e da castighi divini. [13] Piangeranno i contadini per mancanza di
sementi e di piante, a causa della calura, della grandine e della peste
terribile. [14]
Guai al mondo e ai suoi abitanti: [15] Si è avvicinata la spada e la
distruzione; un popolo darà battaglia a un altro, e nelle loro mani stringevano
la spada. [16] Tra gli uomini dominerà la discordia: gli uni vorranno imporsi
agli altri, basandosi sulla loro forza; non si cureranno né del loro re né del
principe. [17] Chi vorrà recarsi in città, non potrà: [18] a motivo della
loro superbia le città saranno sconvolte, le case distrutte, gli uomini
intimoriti. [19] Non si avrà pietà del prossimo, si irromperà nella di lui
casa con la spada per saccheggiare i suoi beni a causa della carestia e della
grande tribolazione. [20]
Ecco, dice Dio, ch'io raduno tutti i re della terra dall'Oriente a Meridione,
dall'Occidente a Settentrione affinché si decidano a ricambiare quanto fu fatto
contro di loro: [21] come a tutt'oggi si agisce contro i miei eletti, così farò
anch'io, ricambiando ognuno. [22] Questo è quanto dice il Signore Dio: la mia
destra non avrà pietà dei peccatori, la mia spada non avrà requie sulla terra
contro coloro che versano sangue innocente. [23] Dalla sua collera uscirà un
fuoco divoratore delle fondamenta della terra, e brucerà i peccatori come
paglia. [24]
Guai a coloro che peccano, e non osservano i miei precetti, dice il Signore,
[25] non avrò compassione di loro. Lungi da me, figli ribelli! Non contaminate
il mio santuario: [26] il Signore, infatti, conosce quanti peccano contro di
lui, perciò li darà in potere della morte e della strage. [27] La terra è già
piena di malanni: voi resterete in essi, e Dio non vi libererà poiché avete
peccato contro di lui. [28]
Ecco uno spettacolo orribile mostrarsi dall'Oriente. [29] Le nazioni dei draghi
d'Arabia usciranno con un gran numero di carri che, come il vento, si
estenderanno su tutta la terra, e quanti ne sentono il rumore saranno atterriti
e trepidanti. [30] I Cormani frenetici e pieni d'ira usciranno come cinghiali
dalla foresta, giungeranno con grande potenza, si scontreranno in battaglia con
essi e devasteranno parte del territorio degli Assiri. [31] Vinceranno i draghi,
memori della loro origine, e si volgeranno all'inseguimento tallonandoli con
grande forza; [32] mentre quelli, sconvolti e stupiti davanti a quella forza
volgeranno in fuga i loro passi. [33] Dal territorio degli Assiri una spia
tenderà loro un agguato e ne eliminerà uno: allora timore e tremore
assaliranno il loro esercito e sorgeranno contese tra i loro re. [34]
Ecco nubi da Oriente, da Settentrione e dal Meridione: hanno un aspetto assai
brutto pieno di collera e di tempesta; [35] verranno a collisione l'una contro
l'altra e rovesceranno sulla terra un'abbondante tempesta; e la loro tempesta
sarà sangue dalla spada al ventre (del cavallo), [36] dalla coscia di un uomo
al garretto del cammello: timore e tremore grande invaderanno la terra. [37]
Quanti vedranno quella collera ne resteranno atterriti, sconvolti dalla paura. [38]
Dopo s'innalzeranno masse di nembi, una parte da Meridione e da Settentrione,
un'altra parte da Occidente; [39] venti impetuosi sbarreranno da Oriente il
passo a essi e alla nube che, nella collera, aveva suscitato, e sarà dispersa
la tempesta distruggitrice levatasi da Oriente e da Occidente. [40]
Si innalzeranno nubi grandi e possenti, piene di collera e di tempesta per
annientare tutta la terra e i suoi abitanti, e per rovesciare una tempesta
terribile su ogni luogo elevato e su ogni altura: [41] fuoco, grandine, spade
volteggianti e acqua impetuosa, tanto da riempire abbondantemente d'acqua tutti
i campi e tutte le valli. [42] Saranno demolite le città, i muri, i monti, i
colli, gli alberi dei boschi, l'erba dei prati e il frumento. [43] Nella corsa
giungeranno fino a Babilonia e la distruggeranno: [44] converranno attorno a
essa, la circonderanno, rovesceranno su di essa la tempesta e tutta la collera,
polvere e fumo s'alzeranno fino al cielo, e tutt'intorno non vi saranno che
pianti; [45] e i sopravvissuti diverranno schiavi degli sterminatori. [46]
E tu, Asia, partecipe della speranza di Babilonia e gloria della sua persona,
[47] guai a te, miserabile, perché ti sei assimilata a lei e hai abbellito le
tue figlie per la fornicazione affinché piacessero e si gloriassero dei loro
amanti, che altro non bramavano che fornicare con te. [48] Hai imitato tutte le
azioni e le trame di quell'odiosa, per questo Dio dice: [49] Contro di te manderò
castighi: vedovanza, povertà, fame, spada, peste, le tue case saranno
devastate. [50] La gloria della tua potenza sarà avvizzita come un fiore,
allorché giungerà il calore inviato contro di te. [51] Diverrai inferma come
una poverella piagata e castigata da altre donne: i tuoi potenti e i tuoi amanti
non ti accoglieranno più. [52]
Sarei, forse, stato così geloso a tuo riguardo, dice il Signore, [53] se in
ogni momento non avessi ucciso i miei eletti, esaltandoti, battendo le mani e
se, inebriata, non avessi esclamato: [54] Fai risplendere la bellezza del tuo
volto? [55] Hai in grembo la ricompensa della tua fornicazione, perciò ne sarai
ripagata! [56] Come ti comporti con i miei eletti, così si comporterà Dio con
te, consegnandoti in balia del male. [57] I tuoi figli moriranno di fame, tu di
spada, le tue città saranno distrutte, e tutti i tuoi abitanti periranno di
spada nei campi; [58] quelli che si troveranno sui monti periranno di fame,
mangeranno le proprie carni e berranno il proprio sangue, dalla fame di pane e
dalla sete di acqua.
[59]
Verrai, infelice, per i mari e non avrai che malanni. [60] I passanti si
getteranno contro la città distrutta, rovineranno parte della tua terra e
stermineranno parte della tua gloria, e faranno poi ritorno a Babilonia
distrutta. [61] Rasa al suolo, sarai per loro come la paglia, ed essi saranno
per te come il fuoco: [62] divoreranno te e le tue città, la tua terra e i tuoi
monti, i tuoi boschi e ogni albero da frutta. [63] Prenderanno prigionieri i
tuoi figli, faranno bottino del tuo tesoro e distruggeranno lo splendore del tuo
volto.
Prove
per i giusti e castighi per gli empi
[16,
1] Guai a te, Babilonia e Asia! Guai a [2] te Egitto e Siria! Indossate sacchi e
cilici, piangete i vostri figli, e rattristatevi, [3] poiché è vicina la
vostra disfatta. Su
di voi fu mandata la spada, e chi mai la potrà distogliere? [4] Su di voi è
stato mandato il fuoco, e chi mai lo potrà spegnere? [5] Su di voi furono
mandati malanni, e chi mai li potrà distogliere? [6] V'è, forse, uno che può
distogliere, nel bosco, un leone affamato, o spegnere un fuoco divampante
[7]nella paglia? V'è, forse, uno che può deviare una freccia scoccata da un
robusto arciere?
[8]
Il Dio potente invia malanni: chi li può arrestare? [9] Dalla sua collera
scaturì fuoco: chi lo può spegnere? [10] Scaglia folgori: chi non avrà paura?
Fa echeggiare troni: chi mai non ne sarà atterrito? [11] Il Signore minaccia:
chi non resterà totalmente confuso al suo cospetto? [12]
Tremò la terra e le sue fondamenta, il mare fu scosso in profondità, le sue
onde e i suoi pesci furono sconvolti al cospetto del Signore e della gloria
della sua potenza. [13] La sua forte destra ha teso l'arco, vengono da lui
scoccate acute frecce; non falliranno allorché inizieranno a essere scagliate
sulla terra. [14] Ecco, vengono gettati malanni, che non faranno ritorno fino a
quando non avranno raggiunto la terra. [15] S'accenderà un fuoco, che non si
spegnerà fino a quando non avrà consumato le fondamenta della terra. [16] Come
una freccia scoccata da un robusto arciere non ritorna indietro, così non
avranno ritorno i malanni mandati sulla terra. [17]
Guai a me, guai a me! In quei giorni, chi mai mi libererà? [18] Principio di
dolori e di molti gemiti, inizio di fame e di strage, principio di guerra: i
forti avranno paura; sarà l'inizio dei malanni, e tutti saranno trepidanti!
[19] Che fare quando sopraggiungeranno questi mali? [20] Ecco, la fame, la
calamità, la tribolazione e l'angustia: sono flagelli inviati per
l'emendamento. [21] Ma nonostante tutto ciò non si convertiranno dalle loro
iniquità, né si ricorderanno sempre dei flagelli. [22]
Ecco: il prezzo dei viveri sarà basso sulla terra, tanto che la gente penserà
che sia giunto il regno della pace; ma proprio allora si scateneranno malanni su
tutta la terra: spada, fame, confusione grande. [23] La fame ucciderà molti
sulla terra, gli altri saranno sterminati [24] dalla spada che succederà alla
fame, e i morti saranno gettati via come lo sterco. Nessuno li rimpiangerà; la
terra sarà, infatti, deserta e le sue città distrutte. [25]
Non vi sarà alcuno che coltivi la terra, nessuno la seminerà. [26] Gli alberi
daranno frutta, ma chi la raccoglierà? [27]L'uva maturerà, ma chi la calcherà?
Ovunque non vi sarà che solitudine. [28]
Invano un uomo bramerà vederne un altro o sentirne la voce. [29] In una città,
ne resteranno vivi dieci, in un villaggio due, che si celeranno in densi
cespugli e nelle fessure delle rocce. [30]
Come sugli ulivi di un oliveto, qua e là sugli alberi sono lasciate tre o
quattro olive, [31] e come in una vigna vendemmiata, qua e là sono lasciati dei
grappoletti da quelli stessi che ripassano con diligenza la vigna, [32] così in
quei giorni, da quelli che metteranno sossopra la loro casa con la spada,
saranno lasciate indietro tre o quattro persone. [33]
La terra sarà deserta, i campi abbandonati; nelle vie e nei sentieri
spunteranno spine perché nessuno più le frequenterà. [34] Piangeranno le
vergini prive di sposo, piangeranno le donne senza marito, piangeranno le loro
figlie prive d'aiuto: [35] gli sposi cadranno in guerra, gli uomini saranno
sterminati dalla fame. [36]
Udite queste cose e conoscetele, servi del Signore. [37]
Ecco, la parola del Signore: accoglietela! Non abbiate dubbi su di essa; il
Signore ha detto: [38] Ecco i mali si avvicinano; non tardano. [39] Come una
donna incinta che al nono mese partorirà suo figlio, avvicinandosi l'ora del
parto, due o tre ore prima, è colpita da dolori, e quando il figlio sta per
uscire i dolori non si arrestano un istante, [40] così i mali non tarderanno a
venire sulla terra: il mondo gemerà attanagliato dai dolori. [41]
Udite la parola, popolo mio! Preparatevi alla lotta, e tra i mali siate quaggiù
come pellegrini. [42] Chi vende sia come colui che fugge; chi compera sia come
colui che sta perdendo. [43] Chi si dà al commercio sia come colui che non ne
ricaverà guadagno; chi costruisce sia come colui che non vi abiterà. [44] Chi
semina sia come colui che non mieterà; chi pota la vite sia come colui che non
vendemmierà. [45] Quelli che si sposano siano come quelli che non avranno
figli; quelli che non si sposano siano come se fossero vedovi. [46]
Pertanto quelli che si affaticano, si affaticano senza motivo. [47] I frutti,
infatti, (dei loro lavori) li mieteranno degli stranieri: ruberanno il loro
patrimonio, metteranno a soqquadro le case e faranno prigionieri i loro figli,
che nella prigionia e nella fame genereranno figli.
[48]
V'è chi commercia rapinando allo scopo di abbellire città e case, i suoi
possedimenti e la propria persona: [49] e io tanto più infierirò furioso
contro di lui a causa dei suoi peccati, dice il Signore. [50] Come una moglie
degna e molto brava va in collera per una prostituta, [51] così la giustizia
infierirà furiosa contro l'iniquità che vuol rendersi piacente, e l'accuserà
pubblicamente quando verrà colui che scruta sulla terra ogni peccato. [52]
Perciò non conformatevi né a lui né alle sue azioni: [53] ancor poco,
infatti, e l'iniquità sarà eliminata dalla terra e regnerà su di voi la
giustizia. [54] Il peccatore non affermi di non avere peccato; carboni infuocati
attizza sul proprio capo colui che afferma: "Non ho peccato al cospetto di
Dio e della sua gloria". [55]
Ecco, il Signore conosce tutte le azioni degli uomini, i loro disegni, i loro
pensieri e il loro cuore. [56] Disse, infatti: Sia la terra! e fu fatta; Sia il
cielo! e fu fatto; [57] e con la sua parola creò le stelle e ne conosce il
numero. [58] Colui che scruta gli abissi e i loro magazzini, colui che ha
misurato il mare e il suo contenuto, [59] colui che ha racchiuso il mondo tra le
acque e, con la sua parola, ha sospesa la terra sulle acque, [60] colui che ha
steso il cielo come la volta di una stanza e gli ha posto le fondamenta nelle
acque, [61] colui che ha posto nel deserto fonti di acque e in cima ai monti ha
posto laghi per mandare rivoli dall'alto ad abbeverare la terra, [62] colui che
ha plasmato l'uomo e gli ha messo un cuore in mezzo al corpo e gli ha infuso lo
spirito, la vita e l'intelletto, [63] l'alito di Dio onnipotente che tutto ha
fatto e scruta tutti i più reconditi nascondigli della terra, [64] questi ben
conosce ogni vostro disegno, sa ciò che pensate in cuor vostro allorché
peccate e volete nascondere i vostri peccati. [65] Perciò il Signore certamente
scruterà a fondo tutte le vostre azioni, metterà tutto allo scoperto, [66] e
sarete confusi allorché davanti a tutti gli uomini appariranno i vostri peccati
e le vostre iniquità: in quel giorno, questi saranno i vostri accusatori. [67]
Che farete? Come potrete nascondere i vostri peccati al cospetto di Dio e dei
suoi angeli? [68]
Ecco Dio giudice, temetelo! Finitela di peccare, dimenticatevi di seguitare a
perpetuare le vostre iniquità; e Dio vi libererà, vi trarrà fuori da ogni
tribolazione. [69]
Ecco che contro di voi s'accende la collera di una folla numerosa: qualcuno di
voi sarà preso con la forza e costretto a cibarsi di carni sacrificate agli
idoli; [70] chi acconsentirà sarà maltrattato, disprezzato e deriso. [71] In
vari luoghi delle città vicine ci sarà, infatti, una grande insurrezione
contro coloro che temono il Signore: [72] saranno come delle persone impazzite
che devastano e derubano coloro che temono Dio, senza avere pietà di alcuno;
[73] devasteranno e deruberanno i loro beni, e li scacceranno dalle loro case. [74]
Allora apparirà la prova dei miei eletti, e l'oro purificato dal fuoco. [75]
Udite, miei diletti, dice il Signore. Ecco i giorni della tribolazione, ma da
essi vi libererò. [76] Non abbiate paura, non esitate! Dio è la vostra guida.
[77] Chi osserva i miei comandamenti e i miei precetti, dice il Signore, non sarà
sopraffatto dai suoi peccati. [78]
Guai a coloro che sono avvinti dai loro peccati, nascosti dalle loro iniquità!
Il campo avvinto da una selva, nel quale la semente è nascosta da spine e per
il quale non può transitare alcuno, sarà eliminato e destinato a essere
divorato dal fuoco.
