Lettera degli Apostoli
(Recensione
copta ed etiopica)
[1]
(Testo etiopico). Ciò che Gesù Cristo ha rivelato ai suoi discepoli sotto
forma di lettera e come Gesù Cristo ha rivelato questa lettera del collegio
degli apostoli e discepoli di Gesù Cristo, scritta per tutti a motivo dei falsi
apostoli Simone e Cerinto affinché nessuno si unisca a loro poiché in essi c'è
un'astuzia che uccide gli uomini. Siate perseveranti e non dubbiosi, non
lasciatevi scuotere né deviare dalla parola del vangelo che avete ascoltato.
Come l'abbiamo ascoltata, come la ricordiamo e l'abbiamo scritta per tutto il
mondo, così la affidiamo a voi in pace, nostri figli e figlie, in nome del
Padre, padrone del mondo, e di Gesù Cristo. La grazia si moltiplichi su di voi!
[2]
Noi Giovanni, Tomaso, Pietro, Andrea, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo,
Nataniele, Giuda Zelote e Kefas, scriviamo alle Chiese dell'Oriente e
dell'Occidente, del nord e del sud raccontandovi e annunziandovi quanto si
riferisce a nostro Signore Gesù Cristo: vi scriviamo in conformità di ciò che
abbiamo visto, udito e toccato dopo che egli era risorto dai morti, e in
conformità di ciò che egli ci ha rivelato di grande, di meraviglioso, di vero.
[3,
1] Noi sappiamo questo: Nostro Signore e salvatore Gesù Cristo è Dio, Figlio
di Dio, fu mandato da Dio, padrone di tutto il mondo, colui che l'ha fatto e
l'ha creato ed è chiamato con tutti i nomi: egli è al di sopra di tutte le
potenze, e Signore dei signori, re dei re, potente dei potenti, celeste al di
sopra dei cherubini e dei serafini e siede alla destra del trono del Padre.
[2]
Con la sua parola fece i cieli, formò la terra e tutto quanto v'è in essa,
pose al mare dei limiti che non può valicare, fece zampillare le profondità e
le sorgenti e (le fece) scorrere notte e giorno sulla terra. Fissò il giorno e
la notte, il sole e la luna e le stelle del cielo, separò la luce dalle
tenebre. Chiamò l'infero e, in un batter d'occhio, ordinò la pioggia per
l'inverno, la nebbia, la brina e la grandine per i giorni loro assegnati. Scosse
la terra e poi la stabilizzò. Creò l'uomo a sua immagine e a sua somiglianza.
[3]
Ha parlato, con immagini, ai patriarchi e ai profeti, ed in verità attraverso
colui che gli apostoli annunziano e i discepoli hanno toccato.
[4]
Questo fece nostro Signore Gesù Cristo che da Giuseppe e Maria, sua madre, fu
mandato dove doveva imparare a scrivere. Colui che gli insegnava, mentre lo
ammaestrava, gli diceva: "Dì alfa!". Egli rispondeva: "Dimmi
prima che cos'è beta!". E... quanto avvenne è vero..
[5,
1] Dopo vi fu un matrimonio a Cana di Galilea e si invitò anche lui, sua madre
e i suoi fratelli: ed egli cambiò l'acqua in vino
[2]
Risuscitò morti, fece camminare storpi e ridiede l'uso della mano ad uno che
l'aveva rinsecchita; una donna che da dodici anni soffriva di perdite di sangue
fu subito guarita non appena toccò il lembo del suo abito. Ed essendoci noi
meravigliati davanti a questo miracolo, egli disse: "Chi mi ha
toccato?". Noi gli abbiamo risposto: "Signore, è la folla che ti
stringe". Ma egli replicò: "Ho avuto la sensazione che da me sia
uscita una forza". Allora quella donna gli andò davanti e gli disse:
"Signore, sono io che ti ho toccato!" Egli le disse: "Va', la tua
fede ti ha guarita".
[3]
Faceva udire i sordi, vedere i ciechi, liberava gli ossessi, purificava i
lebbrosi. Il demone Legione che era in un uomo, appena incontrò Gesù gridò e
disse: "Sei giunto a scacciarci prima del tempo della nostra
perdizione". Ma il Signore lo rimbrottò dicendo: "Esci da quest'uomo,
senza fargli del male!". Allora entrò nei porci, li trascinò nell'acqua
ed essi annegarono.
[4]
Poi camminò sul mare: soffiavano i venti, ma egli gridò contro di essi e le
onde del mare si calmarono.
[5]
Una volta che non avevano pane all'infuori di cinque pani e due pesci, ordinò
alla folla di sedersi, ed erano cinquemila, senza contare donne e bambini.
Davanti a costoro noi abbiamo portato i pezzi di pane: essi mangiarono, si
saziarono, e ne avanzò; riempimmo dodici ceste di frammenti domandandoci l'un
l'altro: "Che cosa significano questi cinque pani?". Sono un'immagine
della nostra fede nella grandezza del Cristianesimo, e cioè nel Padre, padrone
di tutto il mondo, e in Gesù Cristo, nostro salvatore, e nello Spirito santo,
Paraclito, e nella santa Chiesa e nel perdono dei peccati.
[6]
Questo ce lo ha rivelato e insegnato il nostro Signore e salvatore, ed allo
stesso modo noi (lo insegnamo) a voi affinché diventiate partecipi della grazia
del Signore e del nostro ministero, e siate nella nostra gloria mentre tendete
alla vita eterna.
[7]
(Testo copto). Cerinto e Simone sono venuti per girare il mondo. Questi sono
nemici di nostro Signore Gesù Cristo poiché pervertono la parola e l'azione,
cioè Gesù Cristo. Da costoro tenetevi lontano: in essi c'è la morte, una
grande contaminazione e corruzione; ad essi toccheranno il giudizio, la fine e
la distruzione eterna.
[8]
Perciò non abbiamo esitato a scrivervi a proposito della testimonianza di
Cristo, nostro salvatore, quanto egli ha fatto mentre noi, al suo seguito,
consideravamo i suoi pensieri e le sue opere.
[9]
Costui, del quale testimoniamo che egli è il Signore, fu crocifisso da Ponzio
Pilato e Archelao tra due ladroni, fu sepolto in un luogo detto (Cranio); a
questo luogo si sono recate (tre) donne: Maria, la parente di Marta, Maria
Maddalena. Presero aromi per versarli sul corpo mentre piangevano e si
lamentavano su quanto era accaduto. Ma allorché si avvicinarono alla tomba,
guardarono dentro e non trovarono il corpo.
[10,
1] Mentre si lamentavano e piangevano, apparve loro il Signore e disse:
"Chi piangete voi? Non piangete più, ormai! Sono io quello che voi
cercate. Una di voi vada dai vostri fratelli e dica: "Venite, il Maestro è
risorto dai morti"".
[2]
E noi non le credemmo; (non credevamo) che il nostro salvatore sarebbe risorto
dai morti. Perciò lei se ne ritornò indietro dal Signore e gli disse: "A
proposito della tua risurrezione, nessuno di loro ha creduto che tu viva".
Le rispose: "Vada da loro un'altra di voi e glielo ripeta".
[11,
1] Allora il Signore disse a Maria ed anche a sua sorella: "Andiamo da
loro!".
[2]
Perciò ci disse: "Venite e non abbiate paura! Io sono il vostro maestro,
quello che tu, Pietro, prima del canto del gallo, hai rinnegato tre volte; vuoi
tu rinnegarlo ancora?". Allora, dubbiosi, andammo dal Signore per vedere se
proprio era lui. Egli ci disse: "Perché dubitate ancora e perché restate
increduli? Sono proprio io che vi parlai a proposito della mia carne, della mia
morte e della mia risurrezione.
[3]
Affinché siate convinti che sono io, Pietro metti la tua mano e il tuo dito nei
segni dei chiodi delle mie mani; ed anche tu, Tomaso, poni il tuo dito nella
ferita della lancia sul mio costato; e tu, Andrea, esamina i miei piedi e vedi
se non toccano la terra. Sta scritto, infatti, nei profeti: "Il fantasma di
un demone non lascia impronta sulla terra"".
[12]
Noi lo toccammo per vedere se egli era veramente risorto in carne; poi ci
prostrammo bocconi confessando i nostri peccati perché eravamo stati increduli.
[13,
1] Quanto ci ha rivelato è appunto questo che ci disse: "Quando io, dal
Padre di ogni cosa, ero in procinto di scendere quaggiù passai attraverso i
cieli e assorbii la sapienza del Padre, assorbii la forza del suo potere.
[2]
Mi trovai nei cieli, con gli arcangeli e gli angeli, passai attraverso la loro
figura quasi fossi uno di loro, tra le dominazioni e le potestà; li passai
tutti avendo io la sapienza di colui che mi ha mandato. Il capo supremo degli
angeli, Michele, e Gabriele, Uriele e Raffaele mi hanno seguito fino al quinto
firmamento, pensando in cuor loro ch'io fossi uno di loro. Ma il Padre mi aveva
dato il potere di questa natura. In quel giorno ornai gli arcangeli di una voce
meravigliosa affinché andassero presso l'altare del Padre per servire e
compiere quel ministero fino al mio ritorno. Ho fatto così per mezzo della
sapienza della somiglianza.
[3]
Io, infatti, divenni tutto in ogni cosa per potere portare a compimento le
disposizioni del Padre... e la gloria di colui che mi ha mandato, e per fare
ritorno a lui.
[14,
1] Voi sapete che l'angelo ha dato l'annunzio a Maria". Abbiamo risposto:
"Sì, Signore". Egli allora proseguì: "Non ricordate che vi ho
detto proprio un momento fa: io sono diventato angelo tra gli angeli, io sono
diventato tutto in ogni cosa?". Abbiamo risposto: "Sì, Signore".
[2]
Egli allora ci disse: "In quel giorno appunto, io presi la figura
dell'angelo Gabriele, apparvi a Maria e parlai con lei. Il suo cuore mi accolse
e lei credette; io mi fermai ed entrai nel suo corpo; mi incarnai, ma,
all'infuori di me, non ebbi altri ministri per quanto si riferisce a Maria (alla
quale apparsi) nelle sembianze dell'aspetto di un angelo; io farò così dopo
che sarò andato dal Padre.
[15,
1] Voi commemorate la mia morte! Quando verrà la Pasqua uno di voi sarà messo
in prigione per il mio nome, e resterà nella tristezza e mestizia giacché,
mentre voi festeggiate la Pasqua, egli si trova in prigione e (lontano) da voi;
allora si affliggerà di non poter festeggiare la Pasqua con voi.
[2]
Io allora manderò la mia forza nella (forma) dell'angelo Gabriele, e le porte
della prigione si apriranno. Egli uscirà e verrà da voi, e con voi passerà la
notte della vigilia e resterà fino al canto del gallo. Ma allorché voi compite
la memoria, fatta per me, e l'agape, egli sarà cacciato nuovamente in prigione,
quale testimonianza, fino a quando ne uscirà per predicare quanto io vi ho
trasmesso".
[3]
Gli domandammo: "Signore, è ancora necessario che noi prendiamo nuovamente
il calice e ne beviamo?". Ci rispose: "Sì, è necessario fino al
giorno in cui io ritornerò con coloro che per amor mio sono stati uccisi".
[16]
Gli domandammo: "Signore, è grande ciò che tu ci hai rivelato. Verrai tu
con qualche forza speciale o prenderai tu qualche forma particolare?". Egli
rispose: "In verità vi dico: Io verrò nella sembianza del sole splendente
e la mia magnificenza splenderà sette volte più di esso. Portato con
magnificenza sulle ali delle nubi e preceduto dal segno della croce, io
discenderò sulla terra per giudicare i vivi e i morti".
[17,
1] Gli domandarono: "Ci vogliono ancora molti anni, Signore, perché
avvenga questo?". Ci rispose: "Quando giungerà a compimento la
centesima parte e la ventesima, tra Pentecoste e la festa del pane non
lievitato, avrà luogo l'avvento del Padre mio".
[2]
Gli domandammo: "Ci abbandonerai tu veramente fino al tuo avvento? Dove
troveremo un maestro?". Egli rispose: "Non sapete voi che finora sono
stato qui quanto presso colui che mi ha mandato?". Noi gli domandammo:
"E' dunque possibile, Signore, che tu sia ugualmente qui e là?". Ed
egli rispose: "Io sono completamente nel Padre e il Padre in me per quanto
riguarda la somiglianza dell'aspetto e della potenza, della pienezza e della
luce, nella misura piena e nella voce. Io sono la parola".
[18]
"Per lui divenni una cosa, cioè... del pensiero, realizzato secondo il
tipo; e lo divenni nell'ogdoade che è il giorno del Signore. Ma l'ultimo
compimento del compimento lo vedrete con la redenzione, avvenuta per mezzo mio,
e vedrete come io andrò in cielo dal Padre mio, che è nei cieli. Ma attenzione
ora: io vi do un nuovo comandamento: amatevi reciprocamente, (testo etiopico)
obbeditevi l'un l'altro, e tra di voi sia ben radicata e dominante la pace.
Amate i vostri amici, e quanto voi non volete sia fatto a voi, anche voi non
fatelo agli altri.
[19,
1] Predicate ed insegnate questo a coloro che credono in me, predicate anche il
regno del cielo di mio Padre e come mio Padre mi abbia dato tutto il potere
affinché voi possiate fare avvicinare i figli del Padre celeste. Predicate
loro; essi devono credere! Siete voi coloro ai quali è stato ordinato di fare
avvicinare al cielo i suoi figli".
[2]
Gli domandammo: "A te, Signore, è possibile compiere ciò che ci hai
detto. Ma come potremo noi?". Ci rispose: "In verità vi dico:
predicate e insegnate, ed io sarò con voi, giacché a me piace molto restare
con voi; così sarete coeredi, con me, di quel regno celeste di colui che mi ha
mandato! In verità, vi dico: voi sarete miei fratelli e amici, poiché il
beneplacito del Padre mio è su di voi e su coloro che, per mezzo vostro,
crederanno in me. In verità, vi dico: mio Padre ha preparato per voi una tale e
così grande felicità che gli angeli e le dominazioni bramarono contemplare e
vedere e lo brameranno, ma a loro non sarà concesso di contemplare la grandezza
del Padre".
[3]
Gli domandammo: "Signore, che cos'è questo che tu ci dici?". Ci
rispose: "Vedrete una luce più splendente della luce e più perfetta della
perfezione. Ed il figlio sarà completato dal Padre, che è luce, Ä poiché il
Padre è completo Ä ed il completamento (consiste) nella morte e risurrezione:
una perfezione che sorpassa l'altra. Io sono integralmente la destra del Padre,
io sono in lui, che è completo".
[4]
(Testo copto) Noi dodici gli dicemmo: "In ogni cosa, Signore, tu sei
divenuto per noi salvezza e vita, annunziandoci una tale speranza". Ci
disse: "Abbiate fiducia ed il vostro cuore sia sereno! In verità vi dico:
il vostro riposo sarà là, nel luogo ove, per coloro che vi si trovano, non c'è
né cibo né bevanda, né gioia né tristezza né mancanza alcuna. Voi non avete
parte a..., bensì riceverete l'eternità del Padre mio. Come io sono in lui,
così anche voi vi troverete in me".
[5]
Di nuovo gli domandammo: "Sotto quale forma? Nella forma degli angeli od
anche nella carne?". Egli rispose: "Vedete! Io ho assunto la vostra
carne con la quale sono nato, fui crocifisso e sono risorto per opera del Padre
mio, che è nei cieli, affinché si adempisse la profezia del profeta David a
proposito di ciò che egli ha annunziato su di me, sulla mia morte e sulla mia
risurrezione, dicendo:
"Quanto
sono numerosi, o Signore, quelli che mi combattono, molti sono quelli che
insorgono contro di me.
Molti
dicono all'anima mia: per lui non c'è scampo presso Dio.
Ma
tu, Signore, sei il mio difensore, tu sei la mia gloria, tu sollevi il mio capo.
Con
la mia voce io grido al Signore, ed egli mi ascoltò.
Io
mi metto giù e mi addormento; io mi risveglio, perché tu, o Signore, sei il
mio difensore.
Non
temerò le miriadi di genti, che mi circondano e sono schierate contro di me.
Sorgi,
o Signore, salvami, mio Dio! Giacché tu hai smascellato tutti coloro che, senza
motivo, mi erano nemici.
Hai
spezzato i denti dei peccatori. Al Signore la salvezza ed il suo beneplacito sul
suo popolo".
[6]
Ora se, per mezzo mio hanno avuto compimento tutte le parole dette dai profeti
Ä sono io che mi sono riconosciuto in esse Ä, quanto più veramente si compirà
ciò ch'io vi dico, sicché colui che mi ha mandato sia glorificato da voi che
credete in me".
[20,
1] Allorché terminò di parlarci così, noi gli dicemmo: "Tu, Signore, ti
sei dimostrato benevolo in tutto e ci hai salvato: tu ci hai rivelato tutto. Noi
ti vorremmo domandare ancora qualcosa, se tu ce lo permetti".
[2]
Ci rispose: "So che fate attenzione quando io parlo e che il vostro cuore
è contento. A proposito di ciò su cui mi volete interrogare, domandate pure ed
io ne parlerò con voi.
[21,
1] Giacché vi dico in verità: come mio Padre mi ha risuscitato dai morti, allo
stesso modo risorgerete anche voi e salirete nei cieli, nel luogo del quale io
vi ho parlato all'inizio nel luogo che vi ha preparato colui che mi ha mandato.
[2]
Allora gli dicemmo, "Grande è ciò che tu ci dai a sperare e ciò di cui
parli!". Egli rispose: "Credete voi che tutto quello che vi ho detto
si realizzerà?". Noi rispondemmo: "Sì, Signore". Ci rispose:
"In verità vi dico che ho ricevuto da mio Padre tutti i poteri per portare
nella luce tutti coloro che si trovano nelle tenebre, nell'eternità coloro che
si trovano nella caducità, nella giustizia coloro che si trovano nell'errore
nella vita coloro che si trovano nella morte, e per liberare coloro che si
trovano in prigionia: quanto ciò è impossibile agli uomini, altrettanto è
possibile al Padre.
[3]
Io sono la speranza di coloro che sono senza speranza, l'aiuto di coloro che non
hanno alcun aiuto, la ricchezza dei bisognosi, il medico dei malati, la
risurrezione dei morti".
[22]
Dopo che egli ci disse questo, noi gli domandammo: "E' proprio vero,
Signore, che la carne sarà giudicata con l'anima e lo spirito, e che una parte
(di uomini) può riposare nel regno dei cieli e l'altra, ancora viva, essere poi
punita per sempre?". Egli ci rispose: "(testo copto) Fino a quando
seguitate a interrogare e a indagare?".
[23]
Gli domandammo: "Siccome tu ci hai ordinato di predicare, è per noi
necessario indagare da te, affinché possiamo imparare con sicurezza ed essere
poi predicatori efficaci sicché coloro che saranno da noi istruiti credano in
te. E' per questo che ti interroghiamo molte volte".
[24,
1] Ci rispose: "In verità vi dico: la risurrezione della carne avverrà
quando saranno in essa l'anima e lo spirito". Gli domandammo: "E'
dunque possibile, Signore, che ciò che è sciolto e ridotto al nulla, diventi
integro? Non ti interroghiamo come increduli Ä oppure ti è impossibile Ä,
bensì realmente crediamo che avverrà quanto tu dici".
[2]
Egli si stizzì con noi e disse: "O voi di poca fede, fino a quale giorno
interrogherete? Ma domandatemi pure quanto desiderate ed io vi risponderò senza
astio. Osservate però i miei comandamenti e fate quanto vi dico; non volgete il
vostro sguardo ad alcuna persona, ed anch'io non distoglierò il mio sguardo da
voi; bensì senza tentennamenti, senza timore e senza accezione di persona
prestate la vostra opera sulla via diritta, stretta e angusta. E così il Padre
mio sarà contento di noi".
[25,
1] Gli dicemmo di nuovo: "Ci vergogniamo, Signore, di interrogarti così
tante volte e di seccarti". Egli ci rispose: "So che mi interrogate
con fede e con tutto il vostro cuore. Perciò mi rallegro di voi. In verità vi
dico: io mi rallegro che voi mi interroghiate, e (così) il Padre che è in me.
La vostra importunità mi rallegra e dà a voi la vita". Quando ci disse
questo, noi ci rallegrammo di averlo interrogato.
[2]
Gli domandammo: "In ogni cosa, Signore, tu ci dai la vita e ci usi
misericordia. Vuoi tu ora spiegarci quanto ti domanderemo?". Ci rispose:
"Che cos'è che è perituro? La carne o lo spirito?". Gli rispondemmo:
"E' la carne che è peritura". Allora ci disse: "Ciò che è
caduto risorgerà, ciò che è perduto sarà trovato, ciò che è debole sarà
rincuorato, affinché in queste cose che sono state create così si manifesti la
gloria del Padre mio. Come egli ha fatto verso di me, così io farò verso tutti
voi che credete.
[26,
1] Ma io vi dico: la carne risorgerà viva, con l'anima, affinché in quel
giorno si manifesti la loro responsabilità in merito a ciò che essi hanno
fatto di bene o di male ed abbia luogo la scelta dei fedeli che hanno compiuto i
comandamenti di mio Padre, colui che mi ha mandato.
[2]
Avrà luogo anche un severo giudizio. Il Padre mio, infatti, mi disse:
"Figlio mio, nel giorno del giudizio né avrai riguardo verso i ricchi né
sarai misericordioso con i poveri, bensì è nella misura dei peccati di ognuno
che tu darai la pena eterna". A quelli invece che io amo, quelli che hanno
osservato i comandamenti del Padre mio, colui che mi ha mandato, darò il riposo
della vita nel regno di mio Padre, che è in cielo, contempleranno quanto egli
mi ha dato. Egli mi ha concesso il potere di fare ciò che desidero, perciò io
do... ai quali io ho deliberato di dare e di concedere.
[27]
A questo scopo io sono disceso nel luogo di Lazzaro ed ho predicato ai giusti e
ai profeti affinché dal riposo che è in basso uscissero verso quello che è in
alto; e con la mano destra ho dato loro il Battesimo della vita, del perdono e
della salvezza da tutti i mali, come ho fatto per voi e per quelli che credono
in me. Ma se uno crede in me e non osserva i miei comandamenti, sebbene conosca
il mio nome non gli è di alcuna utilità ed ha compiuto una inutile corsa.
Costoro andranno nella perdizione e nella distruzione poiché non si sono curati
dei miei comandamenti.
[28]
Ma voi soprattutto, figli della vita, io ho liberato da ogni male e dal potere
degli arconti, e così tutti coloro che, per mezzo vostro, credono in me. Ciò
che vi ho promesso lo darò anche a loro affinché escano dalla prigione, dai
ceppi degli arconti e dal fuoco ardente".
[29,
1] Ma tutti coloro che hanno trasgredito i miei comandamenti ed hanno insegnato
dottrine diverse pervertendo ciò che è scritto e aggiungendo, lottando per la
loro gloria e ammaestrando con parole diverse quelli che credono in me
rettamente, se li faranno cadere avranno una punizione eterna".
[2]
Gli dicemmo: "Beati noi, Signore, che ti vediamo e ti ascoltiamo mentre tu
annunzi queste cose: giacché i nostri occhi hanno contemplato queste grandi
meraviglie che tu hai operato". Egli ci disse: "Piuttosto beati sono
coloro che non hanno visto, ma hanno creduto; questi, infatti, saranno chiamati
figli del regno, essi saranno perfetti tra i perfetti ed io sarò la loro vita
nel regno del Padre mio".
[30,
1] Egli ci rispose: "Andate, voi, e predicate alle dodici tribù, predicate
anche ai gentili e a tutta la terra di Israele dall'est all'ovest, dal sud al
nord e così molti crederanno al Figlio di Dio". Noi gli rispondemmo:
"Ma chi ci crederà, Signore, e chi ci ascolterà mentre compiremo,
insegneremo, e narreremo le gesta e i segni da te fatti, ed i prodigi?".
[2]
Ci rispose e disse: "Andate e predicate la misericordia del Padre mio e
quello che egli ha fatto per mezzo mio; io stesso, essendo in voi, lo farò per
mezzo vostro; a voi darò la mia pace e dal mio spirito darò a voi una forza
con la quale predirete loro la vita eterna. Ed anche agli altri io darò la mia
forza affinché possano ammaestrare i popoli restanti.
[31,
1] (Testo etiopico) Ecco: incontrerete un uomo che si chiama Saul (si interpreta
Paolo). E' un Ebreo circonciso secondo la prescrizione della legge; egli udrà
la mia voce, dal cielo, con timore, paura e tremore; i suoi occhi si
oscureranno, e la vostra mano lo segnerà, con saliva, con il segno della croce.
Fategli come io ho fatto a voi. Passatelo a un altro. Subito gli occhi di
quest'uomo si apriranno ed egli loderà Dio, il mio Padre celeste. Sarà forte
tra i popoli, predicherà e insegnerà; molti si rallegreranno ad ascoltarlo e
saranno salvati.
[2]
Perciò sarà odiato e consegnato nelle mani dei suoi nemici; egli renderà
testimonianza davanti a re mortali e il compimento della sua testimonianza su di
me ricadrà su di lui: avendomi egli perseguitato e odiato, mi renderà
testimonianza, predicherà, insegnerà e sarà, tra i miei eletti, uno strumento
scelto e un muro che non cadrà.
[3]
L'ultimo degli ultimi sarà il predicatore dei pagani, perfetto nella volontà
del Padre mio. Come sapete dalle Scritture, i vostri padri, i profeti, hanno
parlato di me ed in me hanno avuto compimento".
[32]
Gli domandammo: "Maestro, condividiamo noi con essi la stessa speranza
all'eredità?". Ci rispose: "Sono tutte uguali le dita della mano o le
spighe del campo, o portano gli stessi frutti tutti gli alberi fruttiferi?
Ognuno non porta, forse, il frutto secondo la sua natura?".
[33,
1] Gli domandammo di nuovo: "Signore, quando incontreremo quell'uomo, e
quando è che tu andrai da tuo Padre, nostro Dio e Signore?". Ci rispose:
"Quell'uomo verrà dalla terra della Cilicia a Damasco di Siria per
lacerare la Chiesa alla cui creazione vi siete dedicati.
[2]
Sono io che, per mezzo vostro, gli parlerò ed egli verrà subito. In questa
fede egli persevererà, sicché si compirà la parola del profeta che dice:
"Ecco che dalla terra di Siria io comincio a chiamare la nuova Gerusalemme,
mi sottometterò Sion e sarà fatto prigioniero, mentre la sterile, quella che
non ha figli, avrà numerosa prole, sarà chiamata figlia di mio Padre e mia
sposa: così piacque a colui che mi ha mandato". Io distoglierò quell'uomo
di modo che non ci arrivi e non porti a compimento il piano perverso: l'onore
del Padre mio sarà in lui perfetto; e dopo che me ne sarò andato e dimorerò
presso mio Padre, dal cielo parlerò con lui. Tutto, a suo riguardo, avverrà
come io vi ho predetto".
[34,
1] Gli dicemmo ancora: "Tu, Signore, ci hai detto e annunziato cose piene
di significato, mai sono state rivelate cose più grandi. Tu ci hai rasserenato
su qualsiasi aspetto e ti sei dimostrato benigno. Dopo la tua risurrezione,
infatti, ci hai manifestato tutto questo affinché siamo effettivamente salvati.
Ma ci hai detto soltanto che prima dell'arrivo della fine del mondo ci saranno
segni e prodigi in cielo e sulla terra. Istruiscici affinché li possiamo
riconoscere!".
[2]
Gli domandammo: "Signore, che cos'è che accadrà?". Ci rispose:
"I credenti ed anche i non credenti vedranno in cielo una tromba e avranno
la visione di una grande stella, (ambedue) visibili durante il giorno; stelle
che cadono dal cielo in terra come fuoco ed una forte e straordinaria grandine
di fuoco. Il sole e la luna combattere l'un l'altra, un continuo rullare e
rumore di tuoni e fulmini; tuoni e terremoti; città che cadono, uomini che
periscono; una continua miseria per la mancanza di acqua; una terribile
pestilenza, con grande e continua mortalità, tanto che i morti non avranno
sepoltura: fratelli, sorelle e parenti saranno in un'unica tomba. Un parente non
si dimostrerà tenero verso i suoi parenti, né qualsiasi uomo verso il suo
prossimo. Gli abbandonati, quelli che furono trascurati, risorgeranno e vedranno
coloro che li hanno lasciati fuori a causa della pestilenza.
[35,
1] A causa della malvagità degli uomini, mio Padre sarà adirato. Molte sono,
infatti, le loro trasgressioni; la loro impurità desta raccapriccio ed è la
rovina della loro vita".
[2]
Nel mondo ci saranno ingannatori e nemici della giustizia e ad essi si attaglia
quanto disse la profezia di David: "I loro piedi sono veloci nello
spargimento del sangue, la loro lingua è ingannatrice, veleno di serpente è
sulle loro labbra. Io ti vedo in compagnia dei ladri e tenere la parte degli
adulteri. Tu seguiti a parlare contro il tuo fratello e a porre una trappola
davanti al figlio di tua madre. Pensi tu ch'io sia come te?".
[36,
1] Gli domandammo ancora: "Signore, i gentili non diranno allora:
"Dov'è il vostro Dio?"". Ci rispose: "Dopo una tale prova,
gli eletti saranno noti e verranno fuori".
[2]
Gli domandammo: "Signore, diverranno (i credenti), simili agli infedeli, e
tu punirai quanti sono sfuggiti dalla pestilenza?". Ci rispose: "Pur
credendo nel nome mio, hanno compiuto le opere dei peccatori; si sono così
comportati come infedeli". Gli domandammo ancora: "Per coloro che
ebbero questa sorte, Signore, non ci sarà più alcuna vita?". Ci rispose:
"Chi ha glorificato il Padre mio costui (dimorerà nella) abitazione del
Padre mio".
[37]
Gli dicemmo: "Signore, insegnaci che cosa accadrà dopo di questo!".
Ci rispose: "In quegli anni e in quei giorni ci sarà una guerra dopo
l'altra, si scuoteranno i quattro angoli della terra e si combatteranno l'uno
contro l'altro. Vi sarà un movimento di nubi, tenebre, siccità e persecuzione
contro coloro che credono in me e contro gli eletti. Discordie, lotte e malignità
dell'uno contro l'altro.
[38,
1] Ma coloro che desiderano contemplare il volto di Dio, non praticano alcuna
accezione di persone verso il peccatore ricco e non hanno alcun rispetto verso
gli uomini che li vogliono sedurre, ma anzi li rimproverano: costoro saranno
incoronati dal Padre mio. Saranno salvi anche coloro che rimproverano il
prossimo: giacché costoro sono figli della sapienza e della fede.
[2]
(Testo copto). Ma coloro che camminano nella verità e nella conoscenza della
fede, e mi amano Ä poiché hanno sopportato gli insulti Ä, costoro saranno
lodati in quanto camminano nella povertà, sopportano quelli che li odiano e li
insultano. Li hanno maltrattati perché erano nudi, e gli uomini erano arroganti
verso di loro perché camminavano nella fame e nella sete; essi hanno sopportato
pazientemente ed avranno la beatitudine del cielo: saranno per sempre con me.
Guai invece a coloro che camminano nell'arroganza e nella vanagloria: la loro
fine, infatti, sarà la perdizione".
[39,
1] Gli domandammo: "Signore, hai intenzione di lasciarci cadere su di
loro?". Ci rispose: "Come potrebbe avvenire il giudizio, e distinguere
i giusti dagli ingiusti?".
[2]
Tutti gli uomini dunque hanno la facoltà di credere nella luce che è la vita e
il Padre che mi ha mandato. Colui che crede e compie le opere della luce, in
esse vivrà.
[3]
Io sono disceso dal cielo a causa di coloro che pervertono le mie parole. Io
sono la parola; mi sono incarnato, mi sono affaticato ed ho insegnato: quelli
che sono invitati saranno salvati, e quelli che sono persi andranno perduti per
sempre. Saranno acerbamente castigati e tormentati nella loro carne e nella loro
anima".
[40]
Gli dicemmo: "Signore, ci rincresce veramente per essi!". Ci rispose:
"Fate bene, perché i giusti si curano dei peccatori e pregano per essi,
allorché pregano il Padre mio".
[41]
Ci rispose: "Andate e predicate, sarete così buoni lavoratori e
ministri". Gli dicemmo: "Sei tu che predicherai per mezzo
nostro!". Ci rispose: "Non siete tutti padri e tutti maestri!". E
noi: "Sei tu, Signore che ci hai detto: "Non chiamatevi padri, sulla
terra; uno, infatti, è il vostro Padre che è nei cieli, e il vostro
maestro"; perché ci dici ora: "Sarete padri di molti figli e ministri
e maestri?"".
[42]
Gli domandammo: "Come è possibile, o Signore, che ognuno di noi li sia
tutti e tre?".
[43,
1] e sarete come le vergini prudenti che hanno vegliato e non si sono
addormentate, bensì sono andate incontro al Signore, nella camera nuziale; le
(vergini) stolte non hanno potuto vegliare, e si sono addormentate".
[2]
Le cinque stolte, dopo che si erano addormentate, si svegliarono, vennero alla
porta della camera nuziale e picchiarono perché le si aveva chiuse (fuori).
Esse piangevano e si lamentavano che nessuno aprisse". Gli domandammo:
"Le loro sorelle prudenti che erano dentro, nella casa dello sposo, hanno
forse seguitato, o Signore, senza aprire loro? Non si sono rattristate su di
esse, né lo sposo ha supplicato che fosse loro aperto?". Ci rispose:
"Esse non avevano ormai più la possibilità di ottenere per sé alcun
favore".
[3]
Gli domandammo: "Signore, in che giorno entreranno per amore delle loro
sorelle?". Ci rispose: "Chi è escluso, è escluso!". Domandammo:
"Signore, è questa una parola definitiva? Chi sono ora le stolte?".
[44]
ma avendo dormito non osservarono i miei comandamenti, perciò resteranno fuori
del regno, fuori dell'ovile del pastore e delle sue pecore. E quello che resta
fuori dell'ovile delle pecore, sarà divorato dai lupi, sarà condannato e morirà
tra lancinanti dolori. In lui non ci sarà né il riposo né la continuità, sarà
punito duramente, ridotto a pezzi e divorato da lenti e terribili tormenti, e
non riuscirà ad avere una morte celere".
[45]
Gli dicemmo: "O Signore, come ci hai rivelato bene ogni cosa!". Ci
rispose: "Non afferrate queste parole!". Gli rispondemmo: "Sì,
Signore! (Gli uomini) entreranno nel tuo regno per mezzo delle cinque. Ma quelle
che vegliarono e sono poi entrate e rimaste con te, signore e sposo, non
godranno di quelle che hanno dormito".
[46]
Voi predicherete e insegnerete bene e rettamente allorché non avrete vergogna
davanti a nessuno e non avrete timore di nessuno, soprattutto dei ricchi: questi
infatti non osservano i miei comandamenti, ma si vantano della loro
ricchezza".
[47]
Ed allorché cade sotto il fardello dei peccati da lui commessi, il suo prossimo
lo corregge per il bene da lui fatto al suo prossimo. Quando il suo prossimo lo
corregge ed egli si pente, sarà salvo; e colui che lo ha corretto riceverà una
mercede e la vita eterna. Poiché un bisognoso se vede peccare colui che gli ha
fatto del bene e non lo corregge, sarà giudicato severamente.
[48]
Se tu vedi un peccatore, ammoniscilo tra te e lui. Se non ti dà ascolto, prendi
con te un altro, fino a tre, e ammaestra il tuo fratello. (Testo etiopico). Se
nuovamente non ti ascolta, consideralo come un gentile e un pubblicano.
[49]
Qualunque cosa tu senta contro il tuo fratello, non prestare fede; non
calunniare e non dilettarti nel sentire calunnie. Così, infatti, sta scritto:
"Non permettere che le tue orecchie ascoltino qualcosa contro il tuo
fratello; soltanto se tu stesso sei stato testimone di qualcosa allora
correggilo, rimproveralo e convertilo"".
[50,
1] Quelli che odiano (tali cose), amano me e rimproverano coloro che non
adempiono i miei comandamenti saranno odiati, perseguitati, disprezzati e
motteggiati. La gente dirà deliberatamente ciò che non è vero e
complotteranno contro coloro che mi amano. Ma costoro li rimprovereranno,
affinché si possano salvare. E coloro che li rimproverano, correggono e
ammoniscono, saranno odiati, segregati, disprezzati, e coloro che desiderano far
loro del bene, ne saranno impediti. Ma coloro che sopportano queste cose, presso
il Padre saranno come dei martiri essendo stati zelanti della giustizia e non
zelanti della corruzione".
[2]
Gli domandammo: "Signore, tali cose accadranno anche in mezzo a noi?".
Ci rispose: "Non abbiate paura! Non accadrà in molti, ma in pochi".
[3]
Ma guai a coloro che falsificano la mia parola e si servono del mio comandamento
come pretesto, a coloro che li ascoltano, a coloro che si allontanano dalla
dottrina della vita, a coloro che si allontanano dal comandamento di vita:
saranno eternamente puniti con essi".
[51]
Dopo aver detto questo e terminato il suo discorso con noi, ci disse: "Ecco
che fra tre giorni e tre ore verrà colui che mi ha mandato, affinché io lo
segua".
Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo è terminato il libro del testamento nella pace di Dio! Egli protegga il suo servo 'Abeselom per i secoli dei secoli. Amen.