Libro dei segreti di Enoc
DAL
LIBRO SEGRETO SUL RAPIMENTO
DI
ENOC IL GIUSTO *
(Nel
Signore benedici, o maestro)
[1]
uomo saggio, grande scriba 1 che il Signore ha accolto [2] per essere spettatore
della vita 2 dell'alto [3] e del sapientissimo, grande, immutabile 3 e
onnipotente regno di Dio 4,
[4]
del grandissimo, dai molti occhi e immobile trono del Signore, della
luminosissima schiera dei servi che sta (davanti) al Signore 5 [5] e degli
ordini potenti, nati dal fuoco, delle milizie celesti e d'un indicibile
complesso di una grande moltitudine di elementi [6] e di una visione varia, e
d'un canto ineffabile delle milizie dei Cherubini e per essere lo spettatore 6
di una luce senza misura.
I
[1]
In quel tempo, disse Enoc, quando ebbi compiuto 365 anni 1, [2] nel primo mese,
nel giorno solenne del primo mese, ero solo nella mia casa: [3] piangevo e mi
affliggevo con i miei occhi. Mentre riposavo nel mio letto dormendo, [4] mi
apparvero due uomini grandissimi come mai ne avevo visti sulla terra. [5] Il
loro viso (era) come sole che luce, i loro occhi come lampade ardenti, dalle
loro bocche usciva un fuoco, i loro vestiti una diffusione di piume 2, e le loro
braccia come ali d'oro, al capezzale del mio letto 3.
Mi
chiamarono col mio nome. [6] Io mi levai dal mio sonno e gli uomini stavano
presso di me realmente. [7] Io mi affrettai, mi alzai e mi inchinai loro 4; il
mio viso si coprì di brina per il terrore. [8] Gli uomini mi dissero:
"Coraggio, Enoc, non avere paura. Il Signore eterno ci ha mandati da te ed
ecco, tu oggi sali con noi al cielo. [9] Dì ai tuoi figli e alle genti della
tua casa tutto quello che faranno sulla terra e che nella tua casa nessuno ti
cerchi, finché il Signore ti abbia fatto ritornare da loro" 5.
[10]
Obbedii loro e andai. Chiamai i miei figli Matusalemme e Rigim 6 e raccontai
loro tutto ciò che i due uomini mi avevano detto.
II
[1]
"Ecco, o figli, non so dove vado n‚ che cosa mi succederà. [2] E ora,
figli miei, non allontanatevi da Dio, camminate davanti al volto del Signore e
conservate i suoi giudizi. Non diminuite il sacrificio, vostra salvezza 1 e il
Signore non ridurrà il lavoro delle vostre mani. Non private il Signore di doni
e il Signore non priverà (voi) delle sue acquisizioni 2 nei vostri granai.
Benedite il Signore 3 coi primogeniti delle greggi e dei vostri buoi e sarete
benedetti dal Signore nei secoli. Non allontanatevi dal Signore n‚ adorate déi
vani che non hanno creato n‚ il cielo n‚ la terra 4. [3] Il Signore raffermi
i vostri cuori nel timore di lui. [4] E ora, figli miei, nessuno mi cerchi finché
il Signore mi farà ritornare da voi".
III
*
[1]
Accadde che, mentre parlavo ai miei figli, i due uomini mi chiamarono e mi
presero sulle loro ali. Mi portarono nel primo cielo e mi posero 1 là.
IV
*
[1]
Condussero davanti al mio volto i capi, signori degli ordini delle stelle, e
(questi) mi mostrarono i loro movimenti e i loro spostamenti da un tempo a un
altro. Mi mostrarono duecento angeli che dominano sulle stelle e sulle
combinazioni celesti 1. [2] Là mi mostrarono un mare grandissimo, più (grande)
del mare terrestre 2 e gli angeli volavano con le loro ali.
V
*
[1]
Mi mostrarono i depositi delle nevi e dei ghiacci e gli angeli terribili che
custodiscono i depositi. [2] Mi mostrarono là i depositi delle nubi, di dove
esse salgono ed escono 1.
VI
*
[1]
Mi mostrarono i depositi della rugiada, come olio d'oliva, e gli angeli che
custodivano i loro depositi e il loro aspetto (era) come ogni fiore della terra.
VII
*
[1]
Quegli uomini mi presero e mi posarono nel secondo cielo. Mi mostrarono 1 degli
incatenati, sorvegliati, (colpiti) da un giudizio senza misura 2. [2] Là vidi
degli angeli condannati che piangevano e dissi agli uomini che erano con me:
"Perché questi sono tormentati 3?". [3] Gli uomini mi risposero:
"Costoro sono apostati dal Signore, che non ascoltano la voce 4 del
Signore, ma che si sono fatti consigliare dalla propria volontà" 5. [4] Mi
afflissi molto su loro. Gli angeli mi si inchinarono e mi dissero: "O uomo
di Dio, potessi tu pregare per noi il Signore". [5] Risposi loro e dissi:
"Chi sono io, uomo mortale, per pregare per degli angeli e chi sa dove andrò
o che cosa mi succederà 6 o chi pregherà per me?".
VIII
[1]
Gli uomini mi presero di là e mi innalzarono al terzo cielo e mi posero in
mezzo al paradiso. Questo luogo 1 (é) d'una beltà d'aspetto che non si può
sapere: [2] ogni albero (é) ben fiorito, ogni frutto maturo, ogni cibo é
sempre in abbondanza, ogni soffio olezzante. Quattro fiumi scorrono con corso
tranquillo accanto a ogni giardino che produce ogni specie buona per il
nutrimento. [3] (C'é) l'albero della vita in questo luogo nel quale il Signore
si riposa quando entra nel paradiso e quest'albero é indicibile per la bontà
del profumo.
[5]
(C'é) un altro albero accanto, un ulivo che fa colare continuamente olio. [7]
Ogni albero (é) di buon frutto, là non c'é albero senza frutti e tutto il
luogo é benedetto. [8] Degli angeli custodiscono il paradiso, luminosissimi,
con voce incessante, con un dolce canto servono Dio ogni giorno. Io dissi:
"Com'é assai piacevole questo luogo!". E gli uomini mi risposero:
IX
[1]
"Questo luogo, Enoc, é preparato per i giusti che soffrono 1 avversità
nella loro vita, affliggono 1 le loro anime, distolgono 1 i loro occhi
dall'ingiustizia, fanno 1 un giudizio giusto, (cioé) danno 2 pane agli
affamati, coprono 2 gli ignudi con una veste, rialzano 2 il caduto, aiutano 2
gli offesi 3, (per coloro) che camminano 4 davanti al volto del Signore e
servono lui solo. Per loro é preparato questo luogo in eredità eterna".
X
*
[1]
Quegli uomini mi alzarono di là e mi sollevarono nel settentrione del cielo 1 e
là mi mostrarono un luogo assai terribile. [2] In quel luogo (c'é) ogni
tormento e supplizio, tenebre e caligine e là non c'é luce, ma un fuoco oscuro
che si riaccende continuamente e un fiume di fuoco che avanza contro tutto
questo luogo, (c'é) freddo e gelo 2, [3] prigioni e angeli cattivi e crudeli
che portano un'arma e tormentano senza pietà. [4] Dissi: "Com'é assai
terribile questo luogo!". Gli uomini mi risposero: "Questo luogo,
Enoc, é preparato per gli empii che compiono cose sacrileghe sulla terra, che
praticano sortilegi e incantesimi e si gloriano delle loro opere 3, [5] che
rubano segretamente le anime degli uomini 4, che legati al giogo lo sciolgono,
che con l'ingiustizia si arricchiscono delle proprietà altrui, che hanno fatto
morire di fame l'affamato pur potendo saziarlo, e, pur potendo vestirli, hanno
spogliato quelli che erano nudi; [6] che non hanno riconosciuto il loro
creatore, ma hanno adorato dei vani 5, costruendone le immagini e adorando
l'opera 6 delle (loro) mani. A tutti questi é preparato questo luogo in
possesso eterno".
XI
*
[1]
Gli uomini mi sollevarono di là e mi alzarono nel quarto cielo e là mi
mostrarono tutti i movimenti e gli spostamenti e tutti i raggi della luce del
sole e della luna. [2] Misurai il loro moto e confrontai la loro luce. E vidi:
il sole ha una luce sette volte maggiore della luna. La loro orbita e il carro
sul quale viaggia ciascuno di essi (sono) come vento che va 1. Non hanno riposo,
giorno e notte vanno e ritornano. [3] Quattro grandi stelle 2 pendono a destra
del carro del sole, quattro a sinistra (e) vanno col sole eternamente. [4]
Angeli vanno davanti al carro del sole,
XII
*
[1]
spiriti volanti 1. [2] Dodici ali 2 ha ciascun angelo che tira il carro del
sole, portando la rugiada e il calore quando il Signore comanda di scendere
sulla terra [3] coi raggi del sole.
XIII
*
[1]
Gli uomini mi portarono verso l'oriente del cielo e mi mostrarono le porte
attraverso le quali il sole sorge secondo i tempi fissati e secondo i circuiti
della luna 1 di tutto l'anno 2 e secondo la diminuzione e l'allungamento dei
giorni e delle notti: [2] sei porte grandi, una (delle quali é) aperta, (a una
distanza) di trenta stadii. Misurai con cura la loro grandezza e non potei
comprendere la loro grandezza. [3] Attraverso (le porte) per le quali sorge, il
sole va verso occidente. Attraverso la prima porta esce per 42 giorni, per la
seconda per 35 giorni, per la terza per 35 giorni, per la quarta per 35 giorni,
per la quinta per 35 giorni, per la sesta per 42 giorni. [4] E di nuovo,
ritornando 3 per la sesta porta secondo il giro del tempo, sorge per la quinta
porta per 35 giorni, per la quarta porta per 35 giorni, per la terza porta per
35 giorni, per la seconda per 35 giorni [5] e i giorni dell'anno terminano
secondo il ritorno delle stagioni.
XIV
[1]
Gli uomini mi sollevarono all'occidente del cielo e là mi mostrarono sei porte
grandi, aperte, in corrispondenza del cerchio di quelle orientali opposte, per
le quali 1 tramonta il sole in corrispondenza del suo sorgere per le porte
orientali e secondo il numero dei giorni. [2] Così tramonta attraverso le porte
occidentali e quando esce dalle porte occidentali quattro angeli prendono la sua
corona e la portano al Signore [3] e il sole volge il suo carro e va senza luce.
E di nuovo là 2 gli mettono la corona.
XV
*
[3]
Questo é il calcolo che mi mostrarono del sole e delle porte per le quali entra
ed esce. Il Signore, infatti, che ha fatto queste porte, fa del sole l'orologio
dell'anno.
XVI
*
[1]
Della luna mi mostrarono un altro calcolo. Gli uomini mi mostrarono tutti i suoi
movimenti e tutte le sue orbite e mi indicarono le sue porte: mi mostrarono
dodici porte verso oriente in circolo e dodici porte simili verso occidente in
circolo per le quali la luna sorge ed esce secondo i tempi abituali: [2]
attraverso la prima porta verso oriente per 31 1 giorni sicuramente 2 e per la
seconda per 35 giorni sicuramente e per la terza per 31 giorni eccezionalmente
2-3 e per la quarta per 30 giorni sicuramente e per la quinta per 31 4 giorni
straordinariamente 2 e per la sesta per 31 giorni sicuramente, per la settima 30
giorni sicuramente, per l'ottava per 31 giorni straordinariamente e per la nona
per 31 giorni esattamente 2 e per la decima per 30 giorni sicuramente, per
l'undicesima per 31 giorni eccezionalmente 5, per la dodicesima porta (sorge)
per 22 6 giorni sicuramente.
[3]
E così anche per le porte occidentali secondo il circuito e secondo il numero
delle porte orientali. [4] Così 7 entra anche per le porte occidentali e compie
l'anno in 364 8 giorni. [6] Va nell'anno con quattro giorni 9 eccezionali. Per
questo sono tolti fuori dal cielo e dall'anno e non vengono contati nel numero
dei giorni perché eccedono 10 i tempi dell'anno, due nuove lune (nella
direzione) della (luna) piena (e) due altre (nuove lune nella direzione) della
sua diminuzione. [7] Quando ha terminato le porte d'occidente e ritorna, va in
quelle d'oriente con la sua luce. Così va giorno e notte 11 in cerchio, la sua
orbita é simile al cielo e il carro sul quale sale (é) un vento che va e
trascinano il suo carro spiriti volanti; ciascun angelo (ha) sei ali. [8] Questo
é il calcolo della luna.
XVII
[1]
In mezzo al cielo vidi una milizia armata che serviva Dio con timpani e con
strumenti con una voce incessante 1 e mi dilettai ascoltando.
XVIII
*
[1]
Gli uomini mi presero di là e mi innalzarono 1 al quinto cielo. Là vidi una
numerosa milizia, gli Egrigori, il loro aspetto (era) come un aspetto umano, la
loro grandezza maggiore (di quella) di giganti grandi [2] e i loro visi tristi e
le loro bocche silenziose. Non c'era servizio che avesse luogo al quinto cielo.
Dissi agli uomini che erano con me: "Perché questi sono tristissimi e i
loro visi sono afflitti e le loro bocche silenziose e non c'é servizio in
questo cielo?". [3] Gli uomini mi risposero: "Questi sono 2 gli
Egrigori che da sè si sono separati, due prìncipi e duecento hanno camminato
al loro sèguito [4] e sono discesi sulla terra e hanno infranto la promessa sul
dorso del monte Hermon [5] per insozzarsi con le donne degli uomini [6] e dopo
essersi insozzati il Signore li ha condannati. Questi piangono sui loro fratelli
e sull'oltraggio (fatto) loro".
[7]
Io dissi agli Egrigori: "Io ho visto i vostri fratelli e ho conosciuto le
loro azioni e so le loro preghiere e ho pregato per loro. Ecco, il Signore li ha
condannati (a stare) sotto la terra finché finiranno i cieli e la terra 3; [8]
perché aspettate i vostri fratelli e non siete a servire (davanti) al volto del
Signore? Riprendete i servizi di prima, servite (davanti) al volto del Signore
per timore di irritare il Signore Dio vostro 4 (così da) precipitarvi da questo
luogo". [9] Ascoltarono il conforto del mio ammonimento e si disposero in
quattro ordini nel cielo. Ed ecco, mentre io stavo (là) quattro trombe
risuonarono insieme e gli Egrigori si misero a servire 5 come con una sola voce
e la loro voce salì al volto del Signore.
XIX
[1]
Gli uomini mi sollevarono di là e mi fecero salire al sesto cielo. Là vidi
sette angeli radunati 1, brillanti e gloriosi molto e i loro visi risplendevano
come un raggio di sole; non c'é differenza di viso o di dimensione o di
variazione 2 dei vestiti 3. [2] Questi regolano, insegnano il buon ordine del
mondo, il corso delle stelle, del sole e della luna [3] agli angeli che li
guidano e agli angeli dei cieli 4 e mettono armonia in tutta la vita celeste.
Regolano anche i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei canti e ogni
lode di gloria. [4] (Ci sono) angeli che sono sopra le stagioni e gli anni,
angeli che (sono) sui fiumi e sui mari, angeli che (sono) sui frutti e l'erba e
tutto ciò che ferve (di vita) [5] e angeli di tutti i popoli. Essi regolano
tutta la vita e (la) scrivono davanti al volto del Signore. [6] In mezzo a loro
(ci sono) sette Fenici, sette Cherubini e sette (angeli) con sei ali che
risuonano l'un l'altro con una sola voce e cantano l'un l'altro. Non é
possibile raccontare il loro canto e il Signore gioisce di quelli che sono sotto
i suoi piedi 5.
XX
*
[1]
Gli uomini mi alzarono di là e mi sollevarono al settimo cielo. Là vidi una
grande luce 1 e tutte le milizie di fuoco degli angeli incorporei e gli Ofanim
che stavano brillanti ed ebbi paura e tremai 2. [2] Gli uomini mi misero 3 in
mezzo a loro ed essi mi dissero: "Coraggio, Enoc, non temere". [3] Mi
mostrarono da lontano il Signore seduto sul suo trono 4.
Tutte
le milizie celesti, radunate per gradi, avanzando, s'inchinavano al Signore 5
[4] e di nuovo si allontanavano e andavano al loro posto in gioia e in letizia
in una luce senza misura 6. (C'erano) i Gloriosi che lo servivano,
XXI
[1]
non scostandosi di notte, n‚ allontanandosi di giorno, (ma) stando davanti al
volto del Signore, facendo la sua volontà. Tutte le milizie dei Cherubini 1
(stavano) intorno al suo trono, senza scostarsi e (gli angeli) con sei ali
coprivano il suo trono, cantando davanti al volto del Signore.
[2]
Mentre vedevo tutto questo 2, i due uomini si allontanarono da me e non li vidi
più. Mi lasciarono 3 solo all'estremità del cielo ed ebbi paura e caddi sul
mio volto 4. [3] Il Signore mi mandò uno dei suoi Gloriosi, Gabriele ed egli mi
disse: "Coraggio, Enoc, non temere. Alzati e vieni con me e sta davanti al
volto del Signore nei secoli". [4] Gli risposi e gli dissi: "Ahimé,
signore, la mia anima si é ritirata da me per il timore 5. Chiamami gli uomini
che mi hanno portato fino a questo luogo perché in loro avevo confidenza e con
loro andrò davanti al volto del Signore". [5] Gabriele mi sollevò come
una foglia sollevata dal vento e mi trascinò e mi pose davanti al volto del
Signore 6.
XXII
[1]
Vidi il Signore, il suo volto potente e gloriosissimo e terribile 1. [2] Chi
sono io per raccontare l'estensione dell'essenza del Signore e il suo volto
potente e assai terribile e il suo coro dai molti occhi e dalle molte voci e il
trono grandissimo, fatto senza mani, del Signore o coloro che stanno intorno a
lui, la milizia dei Cherubini e dei Serafini o l'immutabile e indicibile [3] suo
glorioso servizio che non tace? [4] Caddi 2 prono e adorai il Signore. [5] Il
Signore mi chiamò con la sua bocca: "Coraggio, Enoc, non temere, alzati e
sta davanti al mio volto nei secoli". [6] Michele, il grande arcangelo 3
del Signore mi rialzò e mi condusse davanti al volto del Signore.
Il
Signore mise alla prova i suoi servi e disse loro: "Enoc salga per stare
davanti al mio volto nei secoli". [7] I Gloriosi s'inchinarono e dissero:
"Salga!". [8] Il Signore disse a Michele: "Prendi Enoc e
spoglialo delle vesti terrene 4 e ungilo di olio benedetto e rivestilo di vesti
di gloria". [9] Michele mi spogliò delle mie vesti e mi unse di olio
benedetto. L'aspetto 5 dell'olio era più (splendido) di una grande luce, il suo
unguento (era) come una rugiada benefica, il suo profumo come di mirra e i suoi
raggi come quelli del sole 6. [10] Guardai me stesso e fui come uno dei Gloriosi
e non c'era differenza d'aspetto.
Il
Signore chiamò Vereveil 7 uno dei suoi arcangeli che era abile a scrivere 8
tutte le opere del Signore. [11] Il Signore disse a Vereveil: "Prendi dei
libri 9 dai depositi e consegna un calamo a Enoc e dettagli i libri 10".
Vereveil si affrettò e mi portò dei libri screziati di smirnio e mi consegnò
un calamo 11 dalla sua mano.
XXIII
*
[1]
Mi diceva tutte le opere del cielo e della terra e del mare 1 e i movimenti e le
vite di tutti gli elementi e il cambiamento 2 degli anni e i movimenti e le
modificazioni dei giorni e i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei
canti e le salite delle nubi e le uscite dei venti 3 [2] e ogni lingua dei canti
delle milizie armate. Tutto ciò che conviene imparare [3] Vereveil me l'espose
in trenta giorni e in trenta notti e la sua bocca non tacque di parlare. Io non
mi riposai 4 trenta giorni e trenta notti, scrivendo tutti i segni [4] e quando
ebbi finito, Vereveil mi disse: "Siediti, scrivi tutto ciò che ti ho
esposto". [6] Mi sedetti il doppio di trenta giorni e trenta notti 5 e
scrissi (tutto) esattamente e composi 360 6 libri.
XXIV
[1]
Il Signore mi chiamò e mi mise alla sua sinistra più vicino di Gabriele 1 e io
adorai il Signore. [2] Il Signore mi disse: "Tutto ciò che hai visto, o
Enoc, (ciò) che sta (fermo) e che si muove e che é stato compiuto da me, io te
lo spiegherò prima che tutto (ciò) fosse 2 all'inizio, tutto ciò che ho
creato dal non essere all'essere e dall'invisibile al visibile. [3] Neppure ai
miei angeli ho spiegato il mio segreto, n‚ ho raccontato loro la loro
composizione 3 n‚ hanno conosciuto la mia creazione infinita e inconoscibile e
io a te la spiego oggi. [4] Prima che fossero tutte le cose visibili, si aprì
la luce e io in mezzo alla luce passavo come uno degli invisibili 4, come il
sole (che) va dall'oriente all'occidente e dall'occidente all'oriente. [5] Il
sole troverà 5 riposo, ma io non trovai riposo, perché tutte le cose erano
senza formazione. Avendo meditato di porre un fondamento per fare una creazione
visibile,
XXV
[1]
diedi ordine nelle profondità che una delle cose invisibili salisse 1 visibile.
Uscì 2 Adoil, grandissimo assai e lo guardai ed eccolo che aveva nel ventre il
grande secolo 3. [2] Io gli dissi: "Liberati, Adoil, e sia visibile ciò
che nasce da te". Egli si liberò 4 [3] e da lui uscì il gran secolo, così
portando 5 tutta la creazione che io volevo fare. Vidi che (era) bene [4] e posi
per me un trono e mi sedetti su di esso. Alla luce dissi: "Tu sali più in
alto 6 e solidificati, sii il fondamento delle cose dell'alto" [5] e al di
sopra della luce non c'é nient'altro. Alzatomi dal mio trono guardai 7
XXVI
[1]
e chiamai una seconda volta nelle profondità e dissi: "Esca fuori,
visibile 1, una cosa dura dalle cose invisibili". Uscì Aruchaz 2, duro,
pesante 3 e molto nero. [2] Vidi che era adatto [3] e gli dissi: "Tu scendi
in basso e solidificati e diventa la fondazione delle cose del basso".
Scese e si solidificò e divenne il fondamento delle cose del basso. Non c'é
sotto la tenebra nient'altro.
XXVII
*
[1]
Avvolto l'etere di luce, [2] l'addensai [3] e l'estesi al di sopra della
tenebra.
XXVIII
*
[2]
Dalle acque consolidai grandi pietre, alle onde 1 dell'abisso ordinai di seccare
sulla terra ferma [3] e chiamai abisso ciò che ricadde. [4] Raccolto il mare in
un solo luogo, lo legai con un giogo. Diedi tra la terra e il mare un confine
eterno: non sarà spezzato dalle acque. Fissai il firmamento e lo fondai al di
sopra delle acque.
XXIX
*
[1]
Per tutte le milizie celesti formai dalla grande luce il sole e lo posi nel
cielo affinché risplenda sulla terra. [3] Dalle pietre feci scaturire un gran
fuoco e dal fuoco creai tutte le milizie incorporee e tutte le milizie delle
stelle e i Cherubini e i Serafini e gli Ofanim e tutto questo lo feci scaturire
dal fuoco.
(Recensione
A)
[1]
Il mio occhio: acqua e fuoco convivono nella folgore che si produsse dallo
sguardo di Dio rivolto verso ciò che é duro.
[4]
Uno... degli arcangeli: é Satanaele. Cfr. XVIII, 4. Il suo primo peccato
consistette nel volersi fare grande come Dio.
[5]
lo cacciai... nell'aria: cfr. XXXI, 4. Vedi inoltre Test. Ben., III, 4 e Ef.,
II, 2, VI, 12.
Il
cap. XXIX in R suona: "[1] Per tutte le milizie celesti formai una natura
di fuoco. Il mio occhio guardò verso la pietra dura e molto rude e dal lampo
del mio occhio la folgore ricevette una natura acquosa e fuoco nell'acqua e
acqua nel fuoco [2] n‚ questa spegne quello n‚ quello secca questa. Per
questo la folgore é più penetrante e più brillante dello splendore del sole,
e acqua molle é più dura della pietra rude. [3] Dalla pietra feci scaturire un
gran fuoco e dal fuoco creai gli ordini delle milizie incorporee, una miriade di
miriadi di angeli e le loro armi di fuoco e le loro vesti (come) una fiamma che
brucia e ordinai che ciascuno stesse nel suo ordine. [4] Uno, dell'ordine degli
arcangeli, defezionando con l'ordine che era sotto di lui, concepì il pensiero
impossibile di porre il suo trono più in alto delle nubi (che sono) sopra alla
terra, per essere uguale alla mia potenza. [5] Io lo ricacciai dall'alto con i
suoi angeli ed egli volava [lett. "era volante"] eternamente nell'aria
sopra l'abisso. [6] Creai così tutti i cieli e (questo) fu il terzo
giorno".
fine
note.
XXX
*
[1]
Alla terra ordinai di far crescere ogni albero e ogni monte e ogni erba che fa
seme e ogni seme seminato 1. Prima di creare le anime viventi, avevo preparato
loro il cibo. [7] Al mare comandai di far nascere i suoi pesci e ogni rettile
che striscia sulla terra 2 e ogni uccello che vola. [8] Quando ebbi finito
tutto, comandai alla mia Sapienza di creare l'uomo.
note:
XXXIII
*
[3]
Ora, Enoc, tutto ciò che ti ho spiegato 1 e tutto ciò che hai visto nei cieli
e tutto ciò che hai visto sulla terra e tutto ciò che hai scritto nei libri,
tutto questo ho escogitato di crearlo con la mia sapienza. L'ho creato dal
fondamento in basso fino a quello in alto e fino alla loro fine. [4] Non c'é
consigliere n‚ continuatore 2, (sono) io solo eterno, non creato con le mani;
il mio pensiero immutabile é il mio consigliere 3, la mia parola é atto e i
miei occhi contemplano tutto. Se guardo il tutto, allora é stabile 4, ma se
volgo via il mio volto, allora tutto si distrugge.
[5]
Presta attenzione, Enoc, e conosci chi ti parla. Prendi i libri che hai scritto,
[6] io ti do Semeil 5 e Rasuil 6 che ti hanno fatto salire da me e scendi sulla
terra e spiega ai tuoi figli tutto ciò che ti ho detto e tutto ciò che hai
visto dal cielo più basso fino al mio trono. [7] Tutte le milizie sono io che
le ho create 7, non c'é chi si opponga a me o che non si sottometta e tutti si
sottomettono alla mia autocrazia e servono il mio unico potere. [8] Consegna
loro i libri scritti dalla tua mano ed essi li leggeranno e conosceranno il
creatore di tutte le cose e comprenderanno essi pure che non c'é un altro
all'infuori di me [9] e distribuiranno i libri scritti dalla tua mano ai figli e
i figli ai figli e da parente a parente e da generazione a generazione. [10]
Poiché io ti darò un intercessore, Enoc, il mio arcistratega Michele; perché
lo scritto della tua mano e lo scritto della mano dei tuoi padri, Adamo e Seth 8
[11] non saranno distrutti 9 fino al secolo ultimo, perché io ho comandato ai
miei angeli Arioch 10 e Marioch 11, [12] che ho posto sulla terra per custodirla
e comandare alle cose temporali, di conservare lo scritto della mano dei tuoi
padri affinché non perisca 12 nel diluvio futuro che io farò nella tua stirpe.
XXXIV
[1]
Io conosco la malvagità degli uomini (so) che non sopporteranno di prendere il
giogo e che non seminano i semi che ho dato loro, ma che hanno rifiutato il mio
giogo e che prenderanno un altro giogo e semineranno 1 semi vuoti e adoreranno 1
déi vani e rifiuteranno 1 la mia autocrazia e che tutta la terra sarà gravata
di iniquità e di ingiustizie e [2] di adulterii e di idolatrie. [3] Allora
porterò il diluvio sulla terra e la terra stessa sarà distrutta in un grande
pantano.
XXXV
[1]
Lascerò un uomo giusto della tua tribù con tutta la sua casa, che agirà
secondo la mia volontà e dal loro seme nascerà un'altra generazione in
seguito, numerosa e molto insaziabile 1. [2] Allora nel corso di questa
generazione appariranno 2 i libri scritti dalla mano tua e (da quella) dei tuoi
padri, perché i guardiani della terra li mostreranno agli uomini di fede 3 [3]
ed essi li spiegheranno a questa generazione ed essi 4 saranno glorificati in sèguito
più che prima.
XXXVI
[1]
Ora, Enoc, ti do un termine di attesa, trenta giorni da passare nella tua casa
per parlare ai tuoi figli da parte mia e ai tuoi familiari; e tutti quelli che
conservano il loro cuore, leggano 1 e comprendano che non c'é un altro 2
all'infuori di me 3. [2] Tra trenta giorni manderò gli angeli da te ed essi ti
prenderanno dalla terra e dai tuoi figli (per portarti) da me 4 e tutto ciò che
é secondo la volontà del Signore 5-6.
XXXVII
"[1]
Il Signore chiamò uno dei suoi angeli capi, terribile e minaccioso e lo pose
accanto a me. L'aspetto di quest'angelo (era) bianco come la neve, le sue mani
(erano) ghiaccio, con l'aspetto di chi ha un gran freddo. Raffreddò il mio
volto perché non sopportavo il terrore del Signore, come non é possibile
sopportare il fuoco della fornace e il calore del sole e il gelo dell'aria. [2]
Il Signore mi disse "Enoc, se il tuo volto non si raffredda qui, nessun
uomo può guardare il tuo volto"".
XXXVIII
"[1]
Il Signore disse a quegli uomini che mi avevano fatto salire prima: "Enoc
scenda sulla terra con voi e attendetelo fino al giorno fissato [2] Mi posero di
notte sul mio letto. [3] Matusalemme aspettava la mia venuta, montando la
guardia giorno e notte presso il mio letto e fu terrorizzato quando udì il mio
arrivo. Gli dissi che si radunasse tutta la gente della mia casa. Io dissi
loro"
XXXIX
[1]
E tutto ciò che é secondo la volontà del Signore 1. [2] Io infatti sono stato
mandato dalla bocca del Signore da voi, per dirvi tutto ciò che é e tutto ciò
che sarà 2 fino al giorno del giudizio. [3] Ed, ora, miei figli, non dalla mia
bocca vi parlo oggi, ma dalla bocca del Signore che mi ha mandato da voi. Voi
infatti udite le mie parole dalla mia bocca di uomo creato uguale a voi, ma io
le ho udite dalla bocca di fuoco del Signore, poiché la bocca del Signore (é)
una fornace di fuoco e le sue parole 3 una fiamma che esce.
Voi,
miei figli, vedete il mio volto di uomo creato simile a voi, io ho visto il
volto del Signore come ferro arroventato dal fuoco che getta scintille. [4] Voi,
infatti, guardate gli occhi di un uomo creato uguale a voi, io ho guardato gli
occhi del Signore come raggi del sole che brilla, che atterriscono gli occhi
dell'uomo. [5] Voi, figli, vedete la mia destra che vi fa segno, di uomo creato
uguale a voi, io ho visto che mi faceva segno la destra del Signore, che riempie
il cielo. [6] Voi vedete l'estensione del mio corpo simile al vostro, io ho
visto l'estensione del Signore incommensurabile e incomparabile, che non ha
fine. [7] Voi udite le parole della mia bocca, io ho udito le parole del Signore
come un grande tuono in un'incessante agitazione di nubi.
[8]
Ora, miei figli, ascoltate 4 il discorso su un re 5 della terra. E' terribile e
pericoloso stare davanti al volto di un re della terra, spaventoso e molto
pericoloso, perché la volontà di un re é morte e la volontà di un re é
vita. Stare davanti al volto del re dei re, chi ne sosterrà lo spavento
infinito o (quello della) grande bruciatura? 6
XXXVII
*
[1]
Ma il Signore chiamò dai suoi angeli capi uno terribile 1 (e) lo pose accanto a
me e l'aspetto di quest'angelo (era) neve e le sue mani ghiaccio ed egli
raffreddò il mio volto, poiché non sopportavo il terrore della bruciatura del
fuoco [2] ed é così che il Signore mi parlò tutte le sue parole.
XL
[1]
Ora dunque, o miei figli, io conosco tutte le cose, alcune dalla bocca del
Signore, le altre le hanno viste i miei occhi, dal principio alla fine e dalla
fine al ritorno. [2] Io conosco tutto e ho scritto nei libri le estremità dei
cieli e ciò che li riempie, io ho misurato i loro movimenti e io conosco le
loro milizie, io ho compiuto (il conto) delle stelle, grande moltitudine senza
numero 1. [3] Quale uomo concepirà i circuiti dei loro cambiamenti o i loro
movimenti o i loro ritorni o le loro guide o coloro che sono guidati? Neppure
gli angeli conoscono il loro numero, io ho scritto i loro nomi.
[4]
Ho misurato il cerchio del sole e ho contato i suoi raggi e le sue entrate 2 e
le sue uscite e tutti i suoi movimenti (e) ho scritto i loro nomi. [5] Ho
misurato il cerchio della luna 3 e i suoi movimenti per ogni giorno e la
decrescenza della sua luce per ogni giorno e ora [...] e ho scritto i loro nomi
4. [8] Le abitazioni delle nubi e le loro bocche e le loro ali e le loro piogge
e le loro gocce io le ho investigate [9] e ho scritto il rombo del tuono e la
meraviglia del lampo. Mi hanno mostrato i loro guardiani, le loro salite 5
attraverso le quali salgono con misura: con una briglia si alzano e con una
briglia si abbassano, affinché con greve violenza non lacerino le nubi 6 e
facciano perire ciò che (c'é) sulla terra. [10] Io ho scritto i depositi delle
nevi e i magazzini dei ghiacci e ogni spirito del freddo. Io ho osservato come a
(certe) epoche i loro custodi riempiano le nubi e i depositi non si vuotino.
[11] Io ho scritto le camere dei venti, io ho guardato e visto come i loro
guardiani portano bilance e misure. Prima li mettono sulla bilancia, poi nella
misura e con misura li lasciano andare su tutta la terra, affinché non scuotano
la terra con un soffio violento.
[12]
Di là fui fatto scendere e giunsi nel luogo del giudizio e vidi l'inferno
aperto [13] e vidi là un campo come una prigione, un giudizio senza misura.
Scesi e scrissi tutti i giudizi dei giudicati e conobbi tutti i loro
interrogatorii.
XLI
*
[1]
Sospirai e piansi sulla rovina degli empii [2] e dissi nel mio cuore:
"Beato colui che non é nato o che nato non ha peccato davanti al volto del
Signore, perché non venga in questo luogo, n‚ porti il giogo di questo
luogo".
XLII
[1]
Vidi i custodi delle chiavi dell'inferno, che stavano presso porte grandissime,
i loro volti (erano) come (quelli) di grandi vipere, i loro occhi come lampade
spente e i loro denti denudati fino al loro petto. [2] Dissi loro in viso:
"Volesse il cielo che non vi avessi visto, n‚ avessi contemplato le
vostre azioni e che nessuno 1 della mia stirpe venisse da voi!".
[3]
Di là salii nel paradiso dei giusti e là vidi un luogo benedetto e ogni
creatura (é) benedetta, tutti vivono in gioia e in [5] letizia e in una luce
senza misura e nella vita eterna. [6] Allora dissi, miei figli, e ora lo dico a
voi: "Beato colui che teme il nome del Signore e che servirà per sempre
davanti al suo volto e disporrà i doni, offerte di vita 2 e vivrà la vita 3 e
morirà. [8] Beato colui che farà un giudizio giusto, (che) vestirà l'ignudo 4
con la (sua) veste e all'affamato darà pane. [9] Beato chi giudicherà con un
giudizio giusto l'orfano e la vedova e aiuterà ogni vittima dell'ingiustizia.
[10] Beato colui che si trarrà indietro dalla via del cambiamento 5 e che
cammina per le vie diritte 6. [11] Beato chi semina i semi della giustizia,
perché li mieterà al settuplo. [12] Beato colui nel quale é la verità e
(che) dice la verità al prossimo. [13] Beato colui che ha sulle labbra la pietà
e la dolcezza 7. [14] Beato colui che comprenderà le opere del Signore e lo
glorificherà e a causa delle sue opere riconoscerà l'artefice" 8.
XLIII
[1]
Ecco, miei figli, io, sperimentando le cose dirette 1 sulla terra, le ho
scritte. Io ho messo insieme tutto l'anno e dall'anno ho calcolato i mesi e dal
mese ho contato i giorni e dal giorno ho contato le ore. Io ho misurato e notato
le ore e distinto ogni seme sulla terra; e ogni misura 2 e ogni bilancia giusta
le ho misurate ed esaminate 3 come mi ha ordinato il Signore e in queste cose ho
trovato differenza. [2] Un anno é più stimabile di un (altro) anno e un giorno
di un (altro) giorno e un'ora di un'(altra) ora. Così un uomo e più stimabile
di un (altro) uomo, uno a causa di un grande patrimonio, l'altro a causa della
saggezza del cuore 4, l'altro a causa dell'intelligenza e dell'abilità e del
silenzio delle labbra. [3] Ma non c'é nessuno più grande di chi teme il
Signore: coloro infatti che temono il Signore saranno gloriosi nei secoli.
XLIV
*
[1]
Il Signore ha creato l'uomo con le sue mani e a somiglianza del suo volto,
piccolo e grande il Signore l'ha fatto. [2] Chi oltraggia il volto dell'uomo,
oltraggia il volto del Signore 1, chi ha ripugnanza del volto dell'uomo, ha
ripugnanza del volto del Signore, chi disprezza il volto dell'uomo, disprezza il
volto del Signore. [3] Collera e giudizio grande (per) chi sputa sul volto
dell'uomo 2. [4] Beato chi dirigerà il suo cuore 3 verso ogni uomo, così da
aiutare chi é giudicato e così da sostenere chi é spezzato e così da donare
a chi ha bisogno, [5] perché nel giorno del grande giudizio ogni opera
dell'uomo sarà rinnovata dallo scritto. Beato colui la cui misura sarà giusta
e il peso giusto e le bilance giuste, perché nel giorno del grande giudizio
ogni misura e ogni peso e ogni bilancia saranno esposti come sul mercato 4 e
ciascuno riconoscerà la sua misura e secondo questa riceverà la mercede.
XLV
*
[1]
Colui che affretterà 1 l'offerta davanti al volto del Signore, il Signore
affretterà le sue acquisizioni 2. [2] (A) colui che moltiplicherà le lampade
davanti al volto del Signore, il Signore moltiplicherà i suoi granai 5. [3]
Forse che il Signore ha bisogno di pane o di candela o di montone o di bue? Ma
con questo il Signore mette alla prova il cuore dell'uomo 4.
XLVI
*
[3]
Perché allora il Signore manderà la sua grande luce e in essa avverrà il
giudizio, e chi, là, sarà nascosto?
XLVII
[1]
E ora, miei figli, ponete la riflessione nei vostri cuori e prestate orecchio
alle parole di vostro padre, a tutto ciò che vi annuncio da (parte della) bocca
del Signore. [2] Prendete questi libri, libri scritti dalla mano di vostro padre
e leggeteli: e 1 in essi conoscete le opere del Signore: [3] che non c'é (un
altro) all'infuori del Signore solo, [4] il quale ha posto i fondamenti
sull'incerto, ha teso i cieli sull'invisibile 2 [5] ha posto la terra sulle
acque, fondandola sull'instabile 3, che ha fatto da solo la creazione
innumerevole. Chi ha contato la polvere della terra o la sabbia del mare o le
gocce delle nubi? 4 [6] Che ha congiunto la terra e il mare con legami
indissolubili, che ha fatto scaturire dal fuoco la bellezza inconcepibile delle
stelle 5 e ne ha ornato il cielo 6,
XLVIII
[5]
che dall'invisibile ha creato tutte le cose visibili, essendo egli stesso
invisibile. [6] Distribuite questi libri ai vostri figli e i figli ai figli e a
tutti i vostri parenti [7] e in tutte le vostre generazioni che hanno la
saggezza di temere il Signore ed essi li accoglieranno e (ciò) sarà loro
gradito più di ogni buon cibo 1 e li leggeranno e si attaccheranno ad essi, [8]
mentre gli insipienti che non conoscono il Signore non li accoglieranno, ma li
respingeranno, perché il loro giogo sarà loro pesante 2. [9] Beato chi porterà
il loro giogo e lo stringerà, perché lo troverà nel giorno 3 del grande
giudizio.
XLIX
*
[1]
Poiché io vi giuro, o miei figli, [2] che prima ancora che l'uomo fosse, é
stato preparato per lui un luogo di giudizio e che la bilancia e il peso secondo
il quale l'uomo [3] sarà esaminato, sono stati là preparati in anticipo.
L
*
[1]
Io metterò per iscritto l'opera di ogni uomo e nessuno può sottrarvisi 1. [2]
Ora, dunque, figli miei, trascorrete nella pazienza e nella dolcezza il numero
dei vostri giorni, affinché ereditiate il secolo futuro 1bis senza fine. [3]
Ogni colpo e ogni ferita e bruciatura e ogni parola cattiva [4] se vi vengono
addosso 2 a causa del Signore, sopportateli, e pur potendo darli in restituzione
3, non restituiteli al prossimo 4, perché é il Signore che restituisce ed egli
vi sarà di vendicatore nel giorno del grande giudizio 5. [5] Perdete l'oro e
l'argento per il vostro fratello, per ricevere un tesoro pieno 6 nel giorno del
giudizio 7. [6] All'orfano e alla vedova tendete le vostre mani e secondo le
vostre forze aiutate il misero ed essi si troveranno come riparo al tempo della
prova.
LI
*
[3]
Ogni giogo triste e pesante, se viene su di voi a causa del Signore,
sopportatelo 1 e così troverete la vostra mercede nel giorno del giudizio. [4]
Al mattino e a mezzogiorno e alla sera del giorno é buona cosa andare nella
casa del Signore a glorificare il creatore di tutte le cose 2.
LII
*
[1]
Beato chi apre il suo cuore alle lodi e loda il Signore 1. [2] Maledetto chi
apre il suo cuore all'insulto e alle calunnie contro il prossimo 2. [3] Beato
chi apre la sua bocca, benedicendo e glorificando il Signore. [4] Maledetto chi
apre la sua bocca per la maledizione e la bestemmia al volto del Signore. [5]
Beato chi glorifica tutte le opere del Signore. [6] Maledetto chi insulta la
creazione del Signore. [7] Beato chi considera le fatiche delle sue mani per
innalzarle. [8] Maledetto chi mira a cancellare le fatiche degli altri. [9]
Beato chi conserva i fondamenti degli antichi padri, [10] maledetto chi
distrugge le regole e i limiti dei suoi padri 3. [11] Benedetto chi pianta la
pace 4, [12] maledetto chi abbatte coloro che sono in pace 5. [13] Benedetto chi
dice: pace e che ha la pace 6. [14] Maledetto chi dice: pace e non c'é pace nel
suo cuore. [15] Tutto questo si svelerà sulla bilancia e nei libri nel giorno
del giudizio terribile.
LIII
[1]
Ora dunque, o miei figli, preservate i vostri cuori da ogni ingiustizia; sulla
bilancia ereditate la luce nei secoli 1. Non direte, miei figli: "(Nostro)
padre é con il Signore 2 e intercederà per noi per il (nostro) peccato"
3. [2] Vedete che tutte le opere di ogni uomo io le scrivo 4 [3] e nessuno può
distruggere lo scritto della mia mano, perché il Signore vede tutto 5. [4] Ora
dunque, miei figli, prestate orecchio a tutte le parole di vostro padre, a tutto
quello che io vi dico 6
LIV
*
[1]
affinché vi siano in eredità di riposo. E i libri che vi ho dato, non
nascondeteli, (ma) spiegateli a tutti quelli che lo vogliono, per vedere se
riconosceranno le opere del Signore.
LV
[1]
Poiché, ecco, figli miei, si avvicina il giorno del termine e il tempo fissato
(mi) costringe 1 e gli angeli che vanno con me stanno davanti al mio volto 2 [2]
e io domani salirò al cielo più alto, mia eredità eterna. [3] Per questo vi
comando, miei figli, di fare ogni buona volontà (davanti) al volto del Signore.
LVI
[1]
Matusalemme rispose a suo padre Enoc: "Che cosa gradito ai tuoi occhi,
padre, che prepariamo cibi davanti al tuo volto, affinché tu benedica le nostre
case e i tuoi figli e tutta la gente della tua casa? Tu glorificherai il tuo
popolo 1 e così poi partirai". [2] Enoc rispose a suo figlio e disse:
"Ascolta, figlio, da quando il Signore mi ha unto dell'olio della sua
gloria, non c'é stato cibo in me, n‚ il cibo m'é gradito, n‚ ho voglia di
cibo terrestre 2.
LVII
[1]
Ma chiama i tuoi fratelli e tutta la gente della nostra casa e gli anziani del
popolo, affinché io parli con loro e parta" 1. [2] Matusalemme si affrettò
e chiamò i suoi fratelli Regim 2 e Ariim 3 e Achazuchan 4 e Charimion 5 e tutti
gli anziani del popolo e li condusse davanti al volto di suo padre Enoc e si
inchinarono a lui. Enoc li accolse e li benedisse e rispose loro dicendo:
LVIII
[1]
"Ascoltate, o figli. Ai giorni di vostro padre 1 Adamo, il Signore scese
sulla terra a visitare essa e tutta la sua creazione che egli stesso aveva
creato 2. [2] Il Signore chiamò tutti gli animali della terra e ogni rettile
della terra e tutti gli uccelli alati e li condusse davanti al volto di vostro 3
padre Adamo, affinché desse nomi a tutti sulla terra 4. [3] Il Signore li lasciò
accanto a lui e sottomise 5 a lui tutto come inferiore, al secondo posto,
avendolo reso sordo 6 per tutta sottomissione e obbedienza all'uomo 7. Poiché
egli ha fatto l'uomo signore di tutti i suoi possedimenti: [4] su di loro non vi
sarà giudizio per ogni anima vivente, ma per l'uomo solo. [5] Per tutte le
anime degli animali nel grande secolo c'é un solo posto e un solo recinto e un
solo pascolo. [6] Poiché l'anima degli animali che il Signore ha creato, non
sarà richiusa 8 fino al giudizio e tutte le anime accusano l'uomo. Chi pascola
male l'anima degli animali commette iniquità verso la propria anima.
LIX
*
[2]
Ma chi conduce un sacrificio di animali puri, é guarigione, egli guarisce la
sua anima e chi porta un sacrificio di uccelli puri, é guarigione, guarisce la
sua anima. [3] Tutto ciò che voi avete per cibo, legatelo per le quattro zampe,
é guarigione, egli guarisce la sua anima. [4] Chi mette a morte ogni animale
senza legarlo, é cattivo costume, commette iniquità verso la sua anima. [5]
Chi fa del male a un animale in segreto, é cattivo costume, egli commette
iniquità verso la sua anima.
LX
*
[1]
Chi fa del male a un'anima umana fa male alla sua anima e non c'é per lui
guarigione 1 nei secoli. [2] Chi commette un'uccisione mette a morte la sua
anima 2 e non c'é per lui guarigione nei secoli. [3] Chi spinge un uomo nella
rete ci resta impigliato lui stesso: non c'é per lui guarigione nei secoli [4]
e chi spinge un uomo in giudizio, il suo giudizio 3 non verrà meno nei secoli
4.
LXI
[1]
Ora dunque, o figli miei, astenete il vostro cuore da ogni ingiustizia che il
Signore ha in orrore e più ancora da ogni anima vivente, quante ne ha create il
Signore 1. [2] Ciò che un uomo domanda al Signore per la sua anima, così lo
faccia per ogni anima viva. Perché nel grande secolo (1 bis) molti rifugi sono
preparati per l'uomo, dimore molto buone, dimore cattive senza numero 2. [3]
Beato chi va nelle case benedette, (poiché) nelle cattive non c'é soggiorno 3.
[4] Un uomo, quando mette una parola nel (suo) cuore di portare un dono 4
davanti al volto del Signore e le sue mani non lo fanno, allora il Signore
respinge il lavoro 5 delle sue mani ed egli non ottiene nulla 6. [5] Se le sue
mani lo fanno 7 e il suo cuore mormora e non cessa la sofferenza del suo cuore,
la sua mormorazione é senza frutto.
LXII
*
[1]
Beato l'uomo che nella sua pazienza porta un dono davanti al volto del Signore,
perché troverà ricompensa.
[2]
Un uomo quando con la sua bocca fissa un termine per portare un dono davanti al
volto del Signore e lo fa, allora troverà ricompensa. Ma se adempie 1 la sua
parola dopo aver passato il tempo fissato, il suo pentimento non é gradito [3]
perché ogni ritardo fa scandalo.
LXIII
*
[1]
Un uomo quando copre chi é nudo e dà pane all'affamato troverà ricompensa,
[2] ma se il suo cuore mormora, allora egli fa una perdita e non ci sarà
rimunerazione. [3] Quando il povero é sazio e il suo cuore é sprezzante,
allora perde tutta la sua opera buona e non otterrà (nulla), [4] perché il
Signore detesta ogni uomo sprezzante".
LXIV
[1]
Accadde che quando Enoc ebbe parlato ai suoi figli e ai principi del popolo,
tutto il suo popolo e tutti i suoi vicini 1 udirono che il Signore chiamava
Enoc. Si consultarono tutti dicendo: "Andiamo e salutiamo Enoc". [2]
Si radunarono fino a duemila 2 uomini e vennero fino al luogo Azuchan 3 dove
c'erano Enoc e i suoi figli [3] e gli anziani del popolo 4. Salutarono Enoc, [4]
dicendo: "Tu, benedetto (davanti) al Signore re eterno, benedici ora il tuo
popolo e glorificaci (davanti) al volto del Signore 5, [5] perché il Signore ti
ha scelto per porti (come) colui che toglie i nostri peccati" 6. [6] Enoc
rispose al suo popolo, dicendo:
LXV
*
[1]
"Ascoltate, miei figli: prima che tutte le cose fossero, prima che avesse
luogo tutta la creazione, il Signore stabilì il secolo della creazione e dopo
questo 1 fece tutta la sua creazione visibile e invisibile 2 [2] e dopo tutto ciò
creò l'uomo secondo la sua immagine 3 e mise in lui gli occhi per vedere e le
orecchie per udire e il cuore per pensare e la ragione per consigliare 4. [3]
Allora il Signore liberò 5 il secolo a causa dell'uomo e lo divise in tempi 6
[4] e in ore, perché l'uomo mediti i cambiamenti dei tempi e la (loro) fine,
l'inizio e la fine degli anni e dei mesi e dei giorni e delle ore e perché
calcoli la morte della sua vita.
[6]
Quando avrà fine tutta la creazione che il Signore ha creato e ogni uomo andrà
al grande giudizio del Signore, [7] allora i tempi periranno e non ci saranno più
anni, n‚ mesi n‚ giorni e le ore non saranno più contate, [8] ma sorgerà
un solo secolo. Tutti i giusti che sfuggiranno al grande giudizio del Signore si
uniranno al grande secolo e il secolo insieme si unirà ai giusti e saranno
eterni. [9] In essi non ci sarà più fatica n‚ dolore n‚ afflizione n‚
attesa di violenza n‚ pena n‚ notte n‚ tenebra, [10] ma avranno una grande
luce per l'eternità e un muro indistruttibile e avranno un grande paradiso 7,
riparo di un soggiorno eterno. [11] Beati i giusti che sfuggiranno al grande
giudizio del Signore, perché i (loro) volti risplenderanno come il sole 8.
LXVI
*
[1]
Or dunque, miei figli, preservate le vostre anime da ogni ingiustizia, da tutto
ciò che il Signore ha odiato 1. [2] Camminate davanti al volto del Signore e
servite lui solo e portate ogni offerta davanti al volto del Signore. [4] Poiché
se levate lo sguardo al cielo, là c'é il Signore, poiché il Signore ha creato
i cieli. Se posate lo sguardo sulla terra e sul mare e pensate alle cose
sotterranee, anche là c'é il Signore, perché il Signore ha creato tutte le
cose. [5] Nessuna azione sarà nascosta al volto del Signore. [6] Nella
pazienza, nella dolcezza e nell'afflizione delle vostre tribolazioni, uscite da
questo secolo di sofferenza".
Dopo
il riassunto della metafisica enochica quello della morale.
LXVII
[1]
Mentre Enoc conversava col suo popolo, il Signore mandò tenebre sulla terra e
ci fu oscurità e l'oscurità coprì gli uomini che stavano con Enoc. [2] Gli
angeli si affrettarono e gli angeli presero Enoc e lo innalzarono nel cielo più
alto e il Signore l'accolse e lo pose davanti al suo volto nei secoli. L'oscurità
si allontanò dalla terra e ci fu luce [3] e il popolo vide e comprese 1 in che
modo Enoc era stato preso e glorificarono Dio e andarono nelle loro case.
LXVIII
*
[5]
Matusalemme e i suoi fratelli, i figli di Enoc, si affrettarono e costruirono un
altare nel luogo Azuchan di dove Enoc era stato preso [6] e presero montoni e
buoi e li sacrificarono (davanti) al volto del Signore. [7] Chiamarono tutto il
popolo che era venuto con loro alla letizia e il popolo portò doni ai figli di
Enoc e fecero letizia e gioia per tre giorni.
LXIX
[1]
Nel terzo giorno, al tempo della sera, gli anziani del popolo parlarono a
Matusalemme, dicendo: "Vieni e sta' (davanti) al volto del Signore e
(davanti) al volto del tuo popolo e di fronte all'altare del Signore e sarai
glorificato nel tuo popolo". [2] Matusalemme rispose al suo popolo:
"Oh, il Signore, Dio di mio padre Enoc, é lui stesso che si innalzerà 1
un sacerdote sul suo popolo".
[3]
Il popolo attese tutta quella notte 2 nel luogo Azuchan [4] e Matusalemme restò
presso l'altare e pregò il Signore e disse: "Signore di tutto il secolo,
che sei l'unico, che hai scelto nostro padre Enoc, tu, Signore rivela 3 un
sacerdote per il tuo popolo e fa intendere ai cuori di temere la tua gloria e di
fare tutto secondo la tua volontà".
[5]
Matusalemme si addormentò e il Signore gli apparve in una visione notturna e
gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il Signore, Dio di tuo padre
Enoc; ascolta la voce del tuo popolo e sta di fronte a loro e di fronte al mio
altare e ti glorificherò di fronte a questo mio popolo per tutti i giorni della
tua vita".
[6]
Matusalemme, levatosi dal suo sonno, benedisse colui 4 che gli era apparso. [7]
Gli anziani del popolo si rivolsero il mattino a Matusalemme e il Signore Dio
diresse il cuore di Matusalemme ad ascoltare la voce del popolo 5 ed egli disse
loro: "Il Signore nostro Dio, ciò che é bene ai suoi occhi, lo faccia su
questo suo popolo". [8] Sarsan 6, Charmis 7 e Zazas 8 e 9 gli anziani del
popolo si affrettarono e avvolsero Matusalemme in una veste splendida e misero
una corona brillante sul suo capo.
[9]
Il popolo si affrettò e il popolo condusse montoni e buoi e degli uccelli tutto
ciò che é accuratamente scelto, a Matusalemme da sacrificare (davanti) al
volto del Signore e di fronte al popolo 10. [10] Matusalemme salì al luogo di
sacrificio del Signore, come la stella del mattino che si alza 11 e tutto il
popolo andò al suo sèguito. [11] Matusalemme stette presso l'altare e tutto il
popolo intorno all'altare. [12] Gli anziani del popolo, presi i montoni e i
buoi, li legarono per le quattro zampe e li posero a capo dell'altare [13] e il
popolo disse a Matusalemme: "Prendi il tuo coltello e sgozza questi
(animali) accuratamente scelti (davanti) al volto del Signore". [14]
Matusalemme tese le sue mani al cielo, invocò il Signore, dicendo: "Ahimé,
o Signore! Chi sono io per stare a capo del tuo altare e alla testa di tutto il
tuo popolo? [15] Ora, o Signore, Signore, getta lo sguardo sul tuo servo e sulla
testa di tutto il tuo popolo e su tutto ciò che é stato accuratamente scelto
12 e dà la grazia al tuo servo di fronte a questo popolo perché comprenda che
sei tu che hai stabilito un sacerdote per il tuo popolo".
[16]
Accadde che, mentre Matusalemme pregava, l'altare fu scosso e il coltello si
sollevò dall'altare e il coltello balzò nelle mani di Matusalemme di fronte a
tutto il popolo. Tutto il popolo si mise a tremare e glorificò il Signore. [17]
Matusalemme fu onorato (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il
popolo da quel giorno. [18] Matusalemme prese e sgozzò tutto ciò che era
venuto 13 dal popolo. Il popolo gioì e fu in letizia davanti al volto del
Signore e al volto di Matusalemme in quel giorno [19] e poi se ne andarono nelle
loro case.
LXX
[1]
1 Matusalemme da quel giorno stette a capo dell'altare e a capo di tutto il
popolo. Nel 1480 2 visitò tutta la terra e ricercò tutti coloro che avevano
creduto nel Signore e coloro che avevano cambiato 3 li corresse e li convertì 4
e non si trovò un uomo che si allontanasse dal volto del Signore 5 per tutti i
giorni che visse Matusalemme.
[2]
Il Signore benedisse Matusalemme ed ebbe benevolenza 6 per i suoi sacrifici e
per i suoi doni e per tutto il servizio che egli servì (davanti) al volto del
Signore. [3] Dopo il termine dei giorni 7 di Matusalemme, il Signore gli apparve
in una visione notturna e gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il
Signore 8, Dio di tuo padre Enoc. Voglio che tu sappia che sono finiti i giorni
della tua vita e si é avvicinato il giorno del tuo riposo. [4] Chiama Nir il
secondo figlio 9 di tuo figlio Lamech e rivestilo delle tue vesti sacre e lo
porrai presso il mio altare e gli dirai tutto ciò che gli avverrà nei suoi
giorni. Perché si avvicinano i tempi della distruzione di tutta la terra e di
ogni uomo e di tutto ciò che si muove sulla terra. [5] Poiché nei suoi giorni
ci sarà un grande disordine sulla terra, perché l'uomo é diventato invidioso
del suo prossimo e popolo si scaglierà contro popolo 10 e nazione solleverà
guerra contro nazione, tutta la terra si riempirà di sangue e di malvagio
disordine.
[6]
Per di più abbandoneranno il loro creatore e adoreranno 11 ciò che é fisso
nel cielo e ciò che cammina sulla terra e le onde del mare e l'Avversario
esulterà e gioirà delle loro (11 bis) opere per la mia afflizione. [7] Tutta
la terra cambierà il suo ordine e ogni frutto e ogni erba cambieranno i loro
tempi perché aspetteranno 12 il tempo della distruzione. E tutte le nazioni
cambieranno sulla terra per la mia afflizione. [8] Allora io comanderò
all'abisso: esso uscirà e si precipiterà sulla terra e i depositi delle acque
celesti usciranno e si precipiteranno sulla terra in una grande materia secondo
la prima materia [9] e tutta la costituzione della terra perirà e tutta la
terra sarà scossa 13 e sarà privata della sua saldezza da quel giorno. [10]
Allora io preserverò Noé, figlio primogenito di tuo figlio Lamech 14 e farò
sorgere dal suo seme un altro mondo e il suo seme durerà nei secoli 15.
[11]
Matusalemme, levatosi dal suo sonno, si afflisse grandemente del sogno. Chiamò
tutti gli anziani del popolo e raccontò tutto quanto gli aveva detto il Signore
e la visione di ciò che gli era apparso dal Signore. [12] Il popolo s'afflisse
della sua visione e gli rispose: "Il Signore ha il potere di fare secondo
la sua volontà e ora fa tutto come il Signore ti ha detto". [13]
Matusalemme chiamò Nir, il secondo figlio di Lamech e lo rivestì con le vesti
del sacerdozio di fronte a tutto il popolo e lo pose a capo dell'altare e gli
insegnò tutto quanto (doveva) fare tra il popolo.
[14]
Matusalemme disse al popolo: "Ecco Nir, egli sarà di fronte a voi, da
questo giorno, la guida dei principi" 16. [15] Il popolo rispose a
Matusalemme: "Lo sia per noi e sia la parola del Signore, come l'ha detta a
te". [16] Mentre Matusalemme parlava al popolo, il suo animo si turbava e
piegò le ginocchia e stese le sue mani al cielo e pregò il Signore e mentre
egli pregava, il suo spirito uscì 17. [17] Nir e tutto il popolo si
affrettarono e costruirono un sepolcro per Matusalemme e posero per lui
l'incenso e la canna e molte cose sacre 18. [18] Nir e il popolo andarono,
sollevarono il corpo di Matusalemme e lo posero nel sepolcro che gli avevano
costruito e lo ricoprirono. [19] Il popolo disse: "Benedetto é stato
Matusalemme (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il popolo".
Di là si riunirono e Nir disse al popolo: "Affrettatevi oggi, portate il
montone e il toro e la tortora e la colomba, affinché sacrifichiamo (davanti)
al volto del Signore e rallegratevi oggi e poi andate nelle vostre case".
[20] Il popolo ascoltò Nir il sacerdote, si affrettarono e condussero (gli
animali) e li legarono a capo dell'altare. [21] Nir prese il coltello del
sacrificio e sacrificò (davanti) al volto del Signore. [22] Il popolo si
affrettò e fece (ciò che doveva) e gioì; (davanti) al volto del Signore tutto
il giorno glorificarono il Signore Dio salvatore di Nir e di fronte al popolo.
Da quel giorno ci fu pace e ordine su tutta la terra nei giorni di Nir, per 202
anni 19.
[23]
Dopo questo il popolo si allontanò dal Signore e cominciarono a essere
invidiosi l'uno dell'altro e popolo si sollevava contro popolo e nazione si levò
in guerra contro nazione 20 [26] e ci fu grande turbolenza. Nir, il sacerdote,
l'udì e si afflisse grandemente e disse nel suo cuore: "Il tempo é
giunto, piaccia a Dio e la parola che il Signore ha detto a Matusalemme, padre
di mio padre".
LXXI
[1]
Ecco, la moglie di Nir, Sofonim 1, essendo sterile non aveva generato (figli) a
Nir. [2] Sofonim era al tempo della vecchiaia e nel giorno della morte e concepì
nel suo grembo e Nir il sacerdote non aveva dormito con lei 2 dal giorno nel
quale il Signore lo aveva posto di fronte al popolo. [3] Sofonim ebbe vergogna e
si nascose tutti i giorni 3 e nessuno del popolo lo venne a sapere.
[4]
Era al giorno del parto 4 e Nir si ricordò di sua moglie e la chiamò da lui
nella (sua) casa per conversare con lei.
[5]
Sofonim andò da suo marito ed ecco, era gravida al tempo del parto. [6]
Vedendola, Nir si vergognò grandemente di lei e le disse: "Perché hai
fatto questo, o donna, e mi hai svergognato di fronte a tutto il popolo? Ora
vattene da me, va dove hai concepito la vergogna del tuo ventre, perché io non
insudici le mie mani su di te e pecchi (davanti) al volto del Signore". [7]
Sofonim rispose a suo marito, dicendo: "Ecco, o mio signore, il tempo della
mia vecchiaia 5 e non c'é stato in me l'ardore della giovinezza 6 e non so come
é stata concepita l'indecenza del mio grembo".
[8]
Nir non la credette e Nir le disse una seconda volta: "Vattene da me, perché
non ti colpisca e pecchi (davanti) al volto del Signore". [9] Accadde che
mentre Nir parlava a sua moglie, Sofonim cadde ai piedi di Nir e morì. [10] Nir
si afflisse grandemente e disse nel suo cuore: "Le é forse successo per la
mia parola?" 7. [11] E ora, misericordioso (é) il Signore eterno, perché
la mia mano non é stata su di lei" 8.
[12]
Nir si affrettò e chiuse la porta della sua casa e andò da suo fratello Noé e
gli raccontò tutto ciò che era successo a sua moglie. [13] Noé si affrettò
verso la camera di suo fratello e l'aspetto della moglie di suo fratello (era)
nella morte e il suo ventre (era) nel tempo del parto 9. [14] Noé disse a Nir:
"Non essere afflitto, Nir, fratello mio, perché il Signore oggi ha coperto
la nostra vergogna, perché nessuno del popolo lo sa e [15] ora affrettiamoci,
seppelliamola 10 e il Signore coprirà la nostra onta". [16] Posero Sofonim
su un letto, la rivestirono di vesti nere, chiusero la porta 11 e scavarono
tombe in segreto.
[17]
Quando furono usciti verso la sua tomba, il fanciullo uscì dal cadavere di
Sofonim ed era seduto sul letto. Noé e Nir entrarono per seppellire Sofonim e
videro il fanciullo seduto presso il cadavere, che stava asciugando il suo
vestito 12. [18] Noé e Nir si spaventarono molto: il fanciullo era infatti
compiuto nel corpo 13, parlava con la sua bocca e benediceva il Signore.
[19]
Noé e Nir lo guardarono molto, dicendo: "Questo (viene) dal Signore,
fratello mio". Ed ecco il sigillo del sacerdozio (era) sul suo petto ed
(era) glorioso d'aspetto. [20] Noé disse a Nir: "Fratello, ecco che il
Signore rinnova la dimora della santificazione dopo di noi". [21] Nir e Noé
si affrettarono e lavarono il fanciullo e lo rivestirono delle vesti del
sacerdozio. Nir gli diede i pani benedetti 14 ed egli mangiò. E lo chiamarono
col nome di Melchisedec. [22] Noé e Nir presero il corpo di Sofonim, la
svestirono delle vesti nere, lavarono il suo corpo e la vestirono di vesti
luminose e scelte e le costruirono un'altra tomba. [23] Noé, Nir e Melchisedec
andarono e la seppellirono pubblicamente (e) onorevolmente. Noé disse a suo
fratello: "Custodisci il fanciullo in segreto fino al tempo (favorevole),
perché il popolo é diventato malvagio su tutta la terra 15 e, vedendolo, in
qualche modo lo faranno morire". Noé andò al suo luogo.
[24]
Ed ecco tutte le iniquità 16 su tutta la terra nei giorni di Nir. [25] Nir si
affliggeva assai più per il fanciullo, dicendo: "Che cosa farò di
lui?". Tendendo le sue mani verso il cielo, Nir invocò il Signore,
dicendo: "Ahimé, o Signore eterno, tutte le iniquità si sono moltiplicate
sulla terra nei miei giorni e io comprendo che la nostra fine é vicina 17. [26]
Ora, Signore, che cos'é l'apparizione 18 di questo fanciullo e qual é il suo
destino 19 e che cosa farò di lui, perché non sia coinvolto con noi in questa
distruzione?".
[27]
Il Signore udì Nir, gli apparve in una visione notturna e gli disse:
"Ecco, Nir, una grande perdizione ha già avuto luogo sulla terra: non la
soffrirò, n‚ la sopporterò più. Ecco, io penso di far cadere in breve giù
sulla terra una grande distruzione 20; [28] ma per il fanciullo non
preoccuparti, Nir, poiché io tra poco manderò il mio arcangelo Michele 21 e
prenderà il fanciullo e lo deporrà nel paradiso dell'Eden 22. [29] Non perirà
con quelli che devono perire e io l'ho mostrato e sarà il mio sacerdote dei
sacerdoti nei secoli Melchisedec; io lo santificherò e lo trasformerò 23 in un
grande popolo che mi santificherà".
[30]
Nir, levatosi dal suo sonno, benedisse il Signore che gli era apparso, dicendo:
"Benedetto il Signore Dio dei nostri padri, che non ha dato biasimo al mio
sacerdozio nel sacerdozio dei miei padri, perché la tua parola ha creato un
grande sacerdote nell'utero di Sofonim mia moglie. [31] Poiché io non avevo
discendenza e questo fanciullo sia al posto della mia discendenza ed egli
diventerà mio figlio e tu lo conterai con i tuoi servi 24, [32] con Sonfi e
Onoch e Rusi e Milam e Seruch e Arusan, Nail ed Enoc e Matusalemme 25 e il tuo
servo Nir [33] 26 e Melchisedec sarà il capo dei sacerdoti in un'altra stirpe.
[37] So infatti che questa stirpe finirà nella confusione e che tutti periranno
e Noé mio fratello sarà conservato in un'altra stirpe 27 per la procreazione e
dalla sua stirpe sorgerà un popolo numeroso e Melchisedec diventerà il capo
dei sacerdoti in un popolo di un regno che ti serve, o Signore.
LXXII
*
[1]
Accadde che quando il fanciullo ebbe terminato quaranta giorni nella dimora di
Nir, il Signore disse all'arcangelo Michele 1: "Scendi sulla terra da Nir
il sacerdote e prendi il fanciullo Melchisedec che é con lui e ponilo nel
paradiso dell'Eden in custodia. Infatti già si é avvicinato il tempo e io
lascerò andare tutte le acque sulla terra e perirà tutto ciò che c'é sulla
terra [2] e io lo rialzerò in un'altra stirpe e Melchisedec sarà il capo dei
sacerdoti in quella stirpe.
[3]
Michele si affrettò e volò giù di notte. Nir dormiva di notte sul suo letto e
Michele, apparsogli gli disse: "Così parla il Signore a Nir: Consegnami il
fanciullo che ti ho affidato". [4] Nir non riconobbe colui che gli parlava
e il suo cuore era turbato: "Il popolo, venuto a sapere del fanciullo,
disse, lo prenderà e l'ucciderà? Poiché il cuore del popolo é diventato
malvagio davanti al volto del Signore". Rispose a Michele e disse: "Io
non ho (nessun) fanciullo e non riconosco chi parla con me". [5] Michele
gli rispose: "Non temere, Nir, io sono l'arcangelo Michele 2. Il Signore mi
ha mandato ed ecco, io prenderò oggi il tuo fanciullo e andrò con lui e lo
deporrò nel paradiso dell'Eden" 3.
[8]
Nir si ricordò del suo primo sogno e credette e rispose a Michele:
"Benedetto il Signore che ti ha mandato oggi da me e ora benedici il tuo
servo Nir 4 e prendi il fanciullo e fa di lui tutto ciò che ti é stato
detto". [9] Gabriele prese il fanciullo Melchisedec quella notte sulle sue
ali e lo depose nel paradiso dell'Eden. [10] Nir si levò il mattino e andò in
casa e non trovò il fanciullo 5. Nir ne ebbe gioia e afflizione 6 grandemente,
perché aveva il fanciullo al posto di un figlio.
LXXIII
*