Provvedimenti materiali
La prima precauzione materiale, spesso ripetuta, è:
chiudete le porte, rimanete all'interno tutto il tempo, chiudete le imposte, abbassate le
veneziane, tirate le tende. State lontani dalle finestre e non guardate fuori.
La cosa successiva da ricordare è che i Tre Giorni di Buio saranno una notte
apparentemente continua, una lunga notte; ed è stata annunciata semplicemente come una
"notte" o il "buio". Non ci saranno levar del sole o tramonto per
segnare il giorno e la notte, né la luna né le stelle: una oscurità continua, una notte
di 72 ore. Di conseguenza bisognerebbe avere un orologio a carica, da tenere caricato, ed
un ceppo per segnare quando il "giorno" e la "notte" siano passati
durante le 72 ore.
Non ci saranno servizi sociali su cui contare: né elettricità, né quelle necessità o
comodità che dipendono dall'elettricità, né luci, né riscaldamento o sistema di
raffreddamento, né aria condizionata, né ventilatori al soffitto o di altro tipo, né TV
o radio, né orologi elettrici, né le pompe dell'acqua, ecc. Può darsi che persino le
batterie non funzioneranno, benché siano consigliabili per le torce e le radi o nel caso
qualche stazione sia ancora operativa.
Non ci saranno gas e probabilmente nemmeno servizi d'acqua, né refrigerazione per
mantenere i cibi inalterati (dopo gli uragani la gente deve immediatamente dare via i cibi
conservati nei frigoriferi); né cucina sul fuoco o al forno, né forni a microonde, né
tostapane, miscelatori e tutto il resto; né tè né caffè caldo, né tè o bevande
ghiacciate. Non ci saranno telefoni, né possibilità di fare una doccia o il bagno, né
macchine lavatrici o asciugatoi, né lavapiatti, né l'acqua regolarmente erogata nelle
toilette. L’umanità sarà certamente spogliata fino alle cose basilari e saprà quanto
dipenda da Dio: qualcosa che molti hanno dimenticato.
Molte profezie dicono che non ci potremo servire di nessuna luce artificiale, così
l'avere a portata di mano candele benedette è vitale sia per l'illuminazione che per la
protezione. E non dimenticate dei fiammiferi!
Sarebbe bene fare rifornimento di acqua, in contenitori, bottiglie, o contenitori di
plastica, o persino riempire la vasca da bagno. Ci dovrebbe essere un secchio per ripulire
ogni tanto la toilette e, come gli in lesi direbbero, bisognerebbe rifornirsi di sacchetti
toilette come sugli aerei, ecc.
Le medicine che ci occorrono dovrebbero essere a portata di mano, specialmente quelle
vitali per gli ammalati e gli anziani. Siccome è previsto un freddo intensissimo, coperte
e un isolamento di emergenza alle porte e alle finestre non si dovrebbero dimenticare,
specialmente in climi già freddi o nella stagione invernale.
Giornali, stracci, asciugamani saranno utili per
l'isolamento, anche per creare un po' di tepore. Se qualcuno necessita di sonnellini o di
ore di sonno, se sarà possibile; dovremo fare in modo che ci sia chi sta attento alle
candele, che l'orologio vada avanti e che il tempo sia segnato sul ceppo.
Per quanto riguarda le bevande o il cibo, i succhi di frutta, il latte in polvere, succhi
in bottiglia o in scatola, la frutta e persino i vini, se ne potrà fare rifornimento.
Tenete liquidi in abbondanza per integrare il rifornimento d'acqua.
Rifornitevi di cibi di prima necessità non deperibili, non solo per alcuni giorni, ma per
un tempo più lungo: essiccati, in scatola, in pacchetti, o in vasi (pane, cracker,
biscotti, noccioline, burro di arachidi, marmellate, ecc.). Verdure in scatola e carni,
pesce, cereali. Tovaglioli, fazzoletti umidi. Oli, formaggi, bevande leggere per il loro
contenuto d'acqua.
Provvedete in anticipo per tutti gli animali tenuti all'aperto, come gli animali da
cortile. I cibi degli animali domestici all'interno. Per il resto, tenete a mente le
parole di Cristo: "Guardate gli uccelli dell'aria: non seminano, non raccolgono e non
mettono il raccolto nei granai; eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre! Ebbene,
voi non valete forse più di loro?" (Mt 6, 26).
"Se tu solo sapessi ciò che occorre alla tua pace!" (Lc 19, 42).
Tratto dal libro i tre giorni di buio. Si ringrazia
l'Editore Edizioni Segno Udine per avercene concessa la pubblicazione