I fatti di Garabandal

Apparizioni di Garabandal

   1961-1965

È domenica. Al di sotto della "Calleja" una strada di pietrame che porta dal villaggio al boschetto dei pini, giocano 4 ragazzine. Improvvisamente esse sentono come un rombo di tuono; poi un angelo luminoso appare prima a Conchita e subito dopo a Mari - Loli, Jacinta e Mari Cruz.

L'angelo non disse loro nulla e poco dopo sparì. Riapparve così per una decina di volte, fino al sabato 1 luglio. Quel giorno per la prima volta, l'angelo parlò alle fanciulle:"Volete sapere perché sono venuto?". "Per comunicarvi che domani domenica, vi apparirà la Vergine Maria col titolo di Nostra Signora del Carmine". L'angelo era l'Arcangelo San Michele.

Domenica 2 luglio, Nostra Signora del Monte Carmelo apparve alle quattro fanciulle verso le 18. Era bellissima, aveva un' abito bianco, un mantello di color blu indefinibile e dietro il capo aveva un diadema splendente di stelle d'oro, i capelli castano scuri divisi da  una scriminatura. Il viso era di una bellezza incomparabile. Dalla mano destra pendeva un lungo scapolare scuro. Sembrava avesse 18 anni.

"Nessuna donna Le assomiglia, né nella voce, né nel viso, né in nulla può esserci somiglianza con alcuna"!. La Santa Vergine apparve molto spesso alle piccole; all'inizio quasi tutti i giorni. Molto spesso veniva portando in braccio il Bambino Gesù. Le quattro fanciulle si intrattenevano con la Santa Vergine in tutta semplicità. Il 4 luglio1961,  Nostra Signora diede alle bambine il "primo messaggio di Garabandal". La Vergine disse loro di renderlo pubblico il 18 ottobre 1961. "È necessario fare molti sacrifici, molta   penitenza, visitare frequentemente il Santissimo Sacramento, ma, prima di tutto, bisogna essere  buoni. E se  non lo facciamo, vi sarà per noi un "castigo", già la coppa si stà riempiendo e, se non cambieremo, il castigo sarà grandissimo".

Il "Secondo messaggio" fu dato quattro anni più tardi verso il termine delle apparizioni. 18 giugno 1965. "Siccome non si  è compiuto, non si è fatto sufficientemente conoscere il mio messaggio del 18 Ottobre, voglio dirvi  che questo è l'ultimo: prima  la coppa si stava colmando, ora trabocca. Cardinali, Vescovi e Sacerdoti caamminano, in molti, sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime. All'Eucarestia si dà sempre meno importanza . Dovete con i vostri sforzi  evitare   la collera del buon  Dio che pesa su di voi. Se Gli chiederete perdono con animo contrito, Egli vi perdonerà. Io vostra Madre, per mediazione di S. Michele Arcangelo, voglio esortarvi alla conversione. Questi sono gli ultimi avvertimenti. Vi amo molto e non voglio la vostra condanna. Pregate sinceramente, e noi vi esaudiremo. Dovete fare più sacrifici. Meditate sulla passione di Gesù".

Subito dopo le prime apparizioni, le bambine chiesero con insistenza alla Vergine e all'Arcangelo di fare un Miracolo perché la gente potesse credere... Il Signore ne concesse uno che Conchita chiamò "milagruen" che significa "piccolo miracolo". Il 18 luglio 1962, all'una e quaranta del mattino, apparve sulla lingua di Conchita un'Ostia ben visibile, questo prodigio era stato annunciato precedentemente dalla stessa Conchita. Molte persone si recarono sul posto e furono testimoni di questo fatto straordinario; un uomo che era vicinissimo alla bambina, filmò l'avvenimento con la luce di una lampadina tascabile. Il Miracolo dell'Ostia visibile fu concesso per confermare l'autenticità delle apparizioni di Garabandal.

Garabandal è numerosa di numerosi prodigi per i quali non esistono spiegazioni. Non vi è alcun dubbio che queste visioni o apparizioni siano autentiche. Ad esempio: i tre chiami che annunciavano la venuta della Madonna o dell'Arcangelo, l'andatura estatica, le oscillazioni e le cadute, il peso sorprendente delle bambine in estasi, per quelli che assistevano e cercavano di sollevarle; al contrario la loro estrema leggerezza nel sollevarsi per scambiare un bacio con la Santa Vergine, la loro inspiegabile conoscenza di ciò che pensavano o avevano fatto persone a loro sconosciute, il restituire ad ogni proprietario, gli oggetti che la Santa Vergine baciava durante le apparizioni sia di giorno che di notte, a volte, con delle astuzie, qualcuno tentava di ingannarle, questi sono solo alcuni dei fenomeni vissuti, controllati e inspiegabili di Garabandal.

È stato inoltre promesso un grande segno là a Garabandal, il più grande sulla terra, poiché là non è stata riconosciuta la SS. Vergine. Esso verrà comunicato al mondo da Conchita una settimana prima. La Madonna ha detto che avverrà tra il 7 e il 17, non compresi, e da marzo a maggio, un giovedì alle 20:30, in cui ricorre la festa di un martire dell'Eucarestia. Nello stesso giorno avverrà nella chiesa un grande avvenimento per cui si griderà: "Miracolo, Miracolo, Miracolo".
Esso sarà preceduto da un "Avvertimento" che può riassumersi in questi punti:


1 - Porterà grande afflizione, e sarà impressionante.

2 - Non verrà come castigo, ma con finalità di salvezza: "Affinché i buoni si avvicinino ancora di più a Dio e i cattivi si convertiranno e cambino".

3 - Sarà un fenomeno di portata universale, poiché toccherà tutti in ogni parte del mondo.

4 - Si vedrà chiaramente che si tratta di "cosa di Dio" e gli uomini davanti a questo non potranno fare altro che invocare la misericordia divina.

5 - Avrà un duplice effetto, esterno ed interno; tutti lo vedranno "nel cielo" e, nello stesso tempo, ciascuno proverà in sé la terribile esperienza di quel che è, veramente, il peccato: la perdita di Dio.

6 - Si produrrà sicuramente prima del miracolo, ma il giorno e l'ora non sono stati rivelati.

7 - Saranno tre giorni di tenebre, durante i quali non ci sarà rifugio, altra consolazione che la preghiera.

La SS. Vergine ha anche pronunciato questa profezia: "Che, morto Giovanni XXIII (1963), mancavano solo tre Papi per "la fine dei tempi".

Garabandal è unica; nella storia delle apparizioni mariane, Garabandal è unica per due ragioni: 1- Il messaggio di Nostra Signora del Monte Carmelo a Garabandal, coincide con il Concilio Vaticano II e anch'esso si rivolge al mondo attuale. Infatti la Santa Vergine, nell'ultima Sua apparizione ai pini, il 13 Novembre 1965, diceva a Conchita:"Conchita, Io non vengo solo per te, vengo per tutti i miei bambini"... Tutto il Messaggio di Nostra Signora è quindi per il nostro tempo; un messaggio di salvezza che ci aiuta a capire meglio l'accorato appello del Papa Giovanni Paolo II, supremo interprete del Concilio, a tutti i Cristiani, preti e laici, per una nuova evangelizzazione.

1 - Tutto l'insieme di questa storia di Garabandal, cioè tutto quello che la Santa Vergine Maria ha detto e fatto in più di quattro anni con le veggenti, costituisce la più bella e completa catechesi, la migliore pedagogia ed educazione che si possa desiderare per i giovani: un vero modello da seguire in questi nostri tempi così sconvolti da teorie e pedagogie che portano alla rovina....

2 - Il numero delle apparizioni è, senza dubbio, straordinario. Se ne contano circa 2.000.

3 - Alle apparizioni ed ai messaggi, si aggiungono le locuzioni (cioè parole interiori).

4 - L'intera durata delle apparizioni del 18 giugno 1961, del 13 novembre 1965 e delle locuzioni del 19 giugno 1961 e del febbraio 1966, è veramente notevole.

5 - Anche l'insieme degli avvenimenti annunciati per il nostro Tempo è impressionante; l'Ammonizione, il Grande Miracolo, il Segno Permanente ai pini, la Punizione condizionata, la crisi sacerdotale, la confusione nella Chiesa, un diminuito rispetto e considerazione per la grandezza del Sacramento dell'Eucarestia; senza contare poi, quello che la Vergine ha rivelato alle piccole sui gravi avvenimenti del mondo d'oggi.

6 - La varietà dei luoghi e delle ore in cui si svolgevano le apparizioni, è considerevole: nella chiesa, davanti alla porta della chiesa o sotto il porticato, in tutte le case e le strade del villaggio, ai pini, al cimitero, nei campi ed in ogni ora del giorno e della notte.

7 - Non sono straordinari anche tutti i segni inviati per autenticare i messaggi, come il Miracolo dell'Ostia Visibile, le"llamadas" o richiami interiori, i passi o le danze o le cadute estatiche?

8 - Le numerose prove sopportate dalle veggenti, le molteplici difficoltà e le opposizioni che sempre accompagnavano questi avvenimenti.

9 - La diffusione dei Messaggi è stata sempre accompagnata da sorprendenti esplosioni di ogni tipo di grazie: conversioni, guarigioni, un aumento di amore per Dio ed il prossimo, alla Santa Eucarestia e alla Santa Vergine, le vocazioni sacerdotali o religiose.... in coloro che diffondevano questo messaggio di salvezza, come in quelli che lo ricevevano... Tutti questi frutti soprannaturali parlano da soli.

Tuttavia, la grande prova, quella destinata a tutto il mondo, sarà il "Grandissimo Miracolo", quello di cui parla Conchita nel suo diario. La Santa Vergine ha proibito a Conchita di rivelare in che cosa consisterà il Grandissimo Miracolo, ma tuttavia concedendogli di rivelare che coinciderà con un avvenimento nella Chiesa e con la festa di n Santo Martire dell'Eucarestia; e che ciò avverrà alle 20,30 di un giovedì sera. Questo Miracolo sarà visibile a tutti, sarà il Grande Miracolo che Gesù farà per il mondo, sarà visibile per sempre e si potrà filmarlo e farlo vedere per televisione. Prima del Grande Miracolo ci sarà un' Annuncio dato al mondo intero. Affinché il mondo possa emandarsi. Sia l'Ammonimento che la Punizione (anch'essa annunciata), saranno   qualcosa di   molto tremendi, sia per i buoni che per i cattivi; avvicinerà i buoni a Dio e avvertirà i cattivi che ci avviciniamo alla fine di un tempo.

Questi sono gli ultimi ammonimenti dati all'umanità. Nel luglio del 1962, Nostra Signora mostrò a Conchita, Mari - Loli e Jacinta, una visione della punizione. A questo vista, le veggenti urlarono per il terrore, e chiesero alla Santa Vergine che fossero risparmiati almeno i bambini. Essa rispose che tutto sarebbe stato condizionato dall'accoglienza che l'umanità avrebbe fatto ai Messaggi dati nel corso delle Sue Apparizioni.

La Vergine Santissima ha dato disposizione alle veggenti di "Rivelare" al mondo il Castigo ed il Grande Miracolo otto giorni prima del loro avverarsi.

Testi tratti da "Il segno del soprannaturale" © Edizioni Segno 1992  Pubblicazione autorizzata dall'Editore

Bibliografia

Sito ufficiale: https://banneux-nd.be/it/

  • Arda Roccalas, Le apparizioni di Banneux. Il messaggio della Vergine ai sofferenti di tutto il mondo, Edizioni Segno, 2013
  • Angelo Maria Tentori, Sorriso tra gli abeti. La Vergine dei poveri di Banneux, Edizioni Paoline, 2004
  • Daniel-Ange, Vittorio Messori, Renato Iori, Una luce nella notte. Le apparizioni della Vergine dei poveri a Banneux, Ancora, 1999

Il riconoscimento

Mons. Louis-Joseph KERKHOFS

Il 13 luglio 1934, il Vescovo disse: “Preghiamo insieme la Vergine affinché ci assista e ci illumini nel trovare la risposta che asseconda i suoi desideri e,  perché tacerlo, anche i nostri”.

Qualche anno più tardi, nel 1949, nella lettera pastorale del 22 agosto, affermerà: “Noi crediamo fermamente che la Santa Vergine si è rivelata a Banneux. In due momenti, dapprima nel 1942, poi nel 1947, abbiamo ufficialmente riconosciuto, pur con qualche riserva, la realtà delle Apparizioni di Banneux. Oggi, dopo altri due anni di preghiere e riflessioni, in coscienza crediamo di poter e dovere riconoscere –senza riserva alcuna- la realtà delle otto apparizioni della Santa Vergine a Mariette Béco, avvenute il 15, 18, 19, 20 gennaio, l’11, 15 e 20 febbraio, il 2 marzo 1933


Mons. Guillaume-Marie VAN ZUYLEN

Questo Vescovo ha percorso la stessa strada del suo predecessore (vedasi la rivista La Vierge des Pauvres di marzo-aprile 1973).

Il Messaggio di Banneux, accolto con fede prudente e con grande gioia dal mio venerato predecessore, non ha perso nulla in tema di attualità, anzi… Come successore di Mons. Kerkhofs in qualità di Vescovo di Liegi, tengo a precisare che condivido pienamente le sue decisioni.

Ed ancora (rivista La Vierge des Pauvres di maggio-giugno 1973). “E’ bene ricordarci del Messaggio di Banneux; con poche parole, in poche frasi che vi sono familiari, racchiude la ricchezza inestimabile della Buona Novella. Per la sua forza evangelica non bisogna smettere di approfondire e meditare questo Messaggio: bisogna fare questo sforzo per assimilarne la sostanza e, poi, viverlo”.


Mons. Albert HOUSSIAU

Riconoscendo la realtà delle Apparizioni, la purezza evangelica del Messaggio e la forza dell’azione pastorale di Banneux, metto tutta l’opera apostolica e caritativa della Diocesi (NdR: di Liegi) sotto la materna protezione della Vergine dei Poveri” (Rivista “La Vierge des Pauvres“, gennaio-febbraio 1993).

Ed ancora, a completamento: “Riconoscere la grazia che ci è stata data in questo luogo significa anche saperla attualizzare alle donne ed agli uomini di oggi, per associarla poi alle generazioni future. La Vergine dei Poveri ci ha concesso fiducia accomunandoci alla sua azione salvifica; impegniamoci –dunque- con generosità, rispondendo al suo invito Credete in me, io crederò in voi come hanno fatto Mons. Kerkhofs (8 dicembre 1948), Mons. Van Zuylen ed i loro collaboratori (Rivista “La Vierge des Pauvres“, luglio-agosto 1999).


Mons. Aloys JOUSTEN

In occasione del 75° anniversario delle Apparizioni, il Vescovo di Liegi ribadì la realtà del Messaggio mariano di Banneux (Rivista “La Vierge des Pauvres“, gennaio-marzo 2008): “Nel 1949 Mons. Kerkhofs, Vescovo di Liegi, ha riconosciuto definitivamente la realtà delle apparizioni ed il messaggio. Al pari dei miei predecessori, tengo a confermare questo riconoscimento: le apparizioni ed il messaggio della Vergine dei Poveri sono degni di fede. Sono fortemente colpito dalla melodia evangelica delle parole e dei segni di Banneux. La Madre di Gesù ci rimanda a Suo Figlio, sorgente di vera vita, venuto a portare la Buona Novella; Egli è il Salvatore degli uomini, di tutti gli uomini, di tutte le nazioni… Tutto il messaggio evangelico che risuona nei nostri cuori trova conferma quando Maria ci dice: Sono la Vergine dei Poveri …..  Come la Vergine dei Poveri prega per noi, noi dobbiamo pregarla, come ci chiede, particolarmente per i malati, la pace e la giustizia nel mondo intero”.

L’inchiesta

Ai primi annunci delle Apparizioni il Vescovo di Liegi, Mons. Louis-Joseph Kerkhofs si mostrò dapprima scettico, quasi ostile.

Ben presto, tuttavia, acquisì convinzione profonda del valore intrinseco del messaggio, ma anche della devozione che iniziava a manifestarsi a Banneux, lontana da stravaganze o fanatismi.

Con grande discrezione, nel rispetto della fiducia dei fedeli e della dottrina della Chiesa, istituì una prima Commissione di inchiesta, impegnata in una lunga procedura, poiché non si trattava solo di autorizzare il culto verso la Vergine dei Poveri, ma di analizzare la veridicità dei fatti.

Con rigore teologico e storico, settantatre testimoni sono stati auditi e numerosi esperti (medici, storici, teologi) hanno espresso le loro opinioni.

Tuttavia Mons. Vescovo poté vincere ogni esitazione e superare ogni obiezione grazie al poderoso lavoro di analisi e di critica redatto dal Gesuita René Rutten.

Così, nel 1942 Mons. Kerkhofs si pronunciò favorevolmente in merito al culto ed ai fatti di Banneux, confermandoli nel 1947.

Con la dichiarazione del 22 agosto 1949, come Pastore della Chiesa, Mons. Kerkhofs diede ai fedeli sicurezza in merito alla purezza evangelica del messaggio ed alla realtà degli avvenimenti.

Il rigore della veggente, la sua umiltà e disponibilità, il suo disinteresse, hanno permesso di esprimere un giudizio chiaro: Maria è apparsa a questa ragazza durante l’inverno del 1933 e ci ha indirizzato delle parole, un messaggio, che Mariette Béco ci ha trasmesso fedelmente.

Mariette Béco

 Sanctuaire de Banneux Photographie de Mariette Beco2 80 ans

 

Colei alla quale la Vergine dei Poveri rese visita otto volte, è deceduta il 2 dicembre 2011, all’età di 90 anni, andando a rivedere quella Bella Signora che le destò l’iniziale stupore del gennaio 1933.

Mariette Béco non amava che si parlasse di lei, anzi ha sempre voluto rimanere nel nascondimento, evitando di parlare in pubblico, non rilasciando dichiarazioni, chiedendo sempre discrezione assoluta.

Discrezione
Ha gelosamente salvaguardato la riservatezza. Fin dal momento dell’ultima apparizione si è appartata non parlando più del messaggio ricevuto se non in occasione degli interrogatori resi necessari dalle inchieste in corso sui fatti.
Ed ha scoraggiato le intenzioni di coloro che volevano ricevere le sue confidenze su quei fatti: “Ciò che non si vuole capire è che non sono sono stata altro che un fattorino al quale la Vergine ha consegnato un messaggio. Non avevo altro incarico che consegnare il messaggio. Ciò fatto il mio mandato si è concluso. Ho detto ciò che dovevo dire. Non c’è alcuna parola da aggiungere od alcun termine da rettificare.

Durante la visita di Papa Giovanni Paolo II, nel 1985, ha accettato di incontrare il Santo Padre in sacrestia, lontano da sguardi indiscreti e, successivamente, si è mischiata al gruppo di coloro che accompagnavano persone disabili. Fino al 2000 ha partecipato a tutti i più importanti incontri religiosi svoltisi a Banneux, ma sempre con atteggiamento appartato e silenzioso. Tale atteggiamento ha mantenuto anche nella sua vita quotidiana; la si poteva vedere -sia al Santuario, sia nei negozi di vicinato a Pepinster- sempre al di fuori delle ore di punta.

Tentativi di adulazione
Ciò non significa che non sia stata oggetto di tentativi di adulazione.
Da giovane fu importunata da visitatori che invadevano la casa per vederla, parlarle, interrogarla, qualcuno anche per burlarla.
Altri cercavano di conquistarla con doni.
Proprio per sottrarla a questa curiosità, già dal giorno 8 marzo del 1933 si decise di trasferirla presso la scuola di Aywaille, dove si recava quotidianamente in bus, gestita da Religiose. Queste Suore hanno annotato particolari gesti di attenzione per un bimbo povero, al quale offriva la sua merenda o portava modesti abiti dismessi provenienti da casa. Ma, anche ad Aywaille, le visite si moltiplicarono. Sovente Mariette, pertanto, si nascondeva o tentava di fuggire dagli importuni. All’inizio si rese disponibile ad apporre la sua firma su semplici immagini religiose ma, in breve tempo, rifiutò anche questa prassi. Infine, dopo le vacanze estive del 1933, non frequentò più la scuola ad Aywaille.

Adolescenza
Nel frattempo i coniugi De Smet, ferventi pellegrini di Banneux e che conoscevano le difficoltà economiche della famiglia Béco, avevano proposto al papà di Mariette di prendersi cura del piccolo André, dichiarandosi pronti ad accoglierlo nella loro abitazione di Tlidonk. Era il 5 maggio 1933.

Successivamente, i De Smet proposero anche a Mariette di trasferirsi a Tildonk; qui frequentò l’anno scolastico 1933-34, ospitata dalle Orsoline, e non la si vide a Banneux che durante le vacanze.

L’anno successivo frequentò la scuola a Verviers.

Nel 1935 entrò nella clinica “Santa Rosalia” di Liegi in qualità di aiuto infermiera. La Superiore, Sr. Lutgarde, divenuta sua grande confidente, beneficiò di guarigione spettacolare, operata dalla Vergine dei Poveri, raccontata a pag. 143 del libro Pièces à conviction.

Mariette si affezionò a Sr. Lutgarde, prestando servizio presso la clinica Peltzer a Verviers ed alla clinica Santa Rosalia.

Il periodo bellico ed il matrimonio
Temendo di dover subire dei bombardamenti a causa della vicinanza con il confine tedesco i Béco si trasferirono in Francia, a Tulle, dove Mariette lavorò come operaia. La famiglia rientrò poi in Belgio allorchè la mamma di Mariette fu prossima a partorire.
Durante la guerra Mariette aderì alla Resistenza aiutando soldati ed aviatori che, fuggiti dalla Germania, trovavano rifugio in un granaio nei pressi della Cappella di Tancrémont. A motivo di ciò dopo la guerra le fu conferita una onoreficenza, da lei però rifiutata.

Nel frattempo, all’età di 21 anni, Mariette si era sposata, pur contro il parere dei parenti Béco che non approvavano la sua scelta, con Mathieu Hoeberigs. I coniugi aprirono un ristorante a Banneux e dal matrimonio nacquero tre figli: Jean-Marie, Myriam, Lutgarde, quest’ultima vissuta per poche ore.
Dopo questa gravidanza Mariette subì forti emorragie che la portarono in fin di vita.
Gravi conflitti tra i coniugi sorsero quando (si vedano le memorie dell’Abate Jamin relative al 3 settembre 1957) “Dei visitatori sconosciuti hanno offerto a Mariette una somma ragguardevole affinché ella abbandoni Banneux e neghi per scritto le apparizioni. Mariette li ha allontanati vigorosamente, mentre il marito, Mathieu, era sul punto di cedere. Mariette è intervenuta e si è violentemente opposta”.

L’inevitabile rottura portò Mariette a trasferirsi a Pepinster, dove aprì una “friterie” e poi, dal 1972, nei pressi della Cappella di Tancrémont, dove visse con Raymond (morto nel 1989) per alcuni anni.

Preghiera e sofferenza

In un altro documento dell’Abate Jamin si legge la testimonianza di Padre Echtbertus: “Il 13 ottobre 1958, alle 5 del mattino, sono stato sorpreso dal trovare, profondamente assorta nella preghiera, la testa tra le mani, Mariette in piedi davanti alla piccola Cappella delle Apparizioni. Per tutto il tempo in cui sono rimasto non ha manifestato minima curiosità per ciò che accadeva intorno”.
Testimonianze analoghe ha rilasciato Fratel Yves che, abitando la casa Béco, la vedeva sovente di notte pregare presso la Cappella delle Apparizioni.

Mariette ha sofferto per tutta la vita, non solo per le calunnie gettate sul suo conto.
Negli ultimi anni, differenti infermità hanno colpito vista ed udito, poi l’autonomia di movimento. Nel 2007 la morte del fratello René, nel 2008 quella della figlia Myriam, nel 2009 la sorella Simone.
Allora ebbe a dire: “Non riesco a capire. La Vergine mi ha detto Vengo ad alleviare la sofferenza; ma io non smetto di soffrire la quando avevo sei anni; perché?

La notte dormiva due o tre ore, poi pregava, sdraiata nel letto. Nei momenti di maggior sofferenza richiamava le parole della Vergine: “Io pregherò per te.

I messaggi

PRIMA APPARIZIONE

Il 15 Gennaio 1933, domenica, la neve e il ghiaccio hanno coperto "la fange", il vento soffia gelido e tagliente. Sono le 7 di sera. Marietta, guardando dai vetri della finestra della cucina, dalla quale vede l'orto, la strada e il bosco di abeti, spia il ritorno del fratello Julien, uscito di casa fin dal mattino con alcuni suoi compagni. Nello stesso tempo sorveglia il sonno dell'ultimo nato, addormentato nella culla.

All'improvviso scorge a qualche metro di distanza, nel giardino, una Signora splendente, ritta, immobile, leggermente chinata verso sinistra. - Oh, mamma - grida Marietta - c'è una bella Signora in giardino!... Io ti dico che è la Madonna: Ella mi sorride. E' talmente bella! - Marietta prende una corona che un giorno aveva trovato lungo la strada di Tancrémont e si mette a recitare il rosario mentre contempla con stupore l'apparizione.

Ma ecco che la Signora le fa cenno di andare da lei. Marietta comprende l'invito e, lasciando la finestra, si appresta ad uscire. La mamma, impaurita, pensando ad una stregoneria, non vuole che Marietta esca e chiude la porta a chiave. Marietta ritorna alla finestra, ma la bella Signora è sparita.

SECONDA APPARIZIONE

Tre giorni più tardi, il mercoledì 18 Gennaio, verso le 7 di sera, Marietta, vincendo la paura del buio, esce di casa. Ella cade in ginocchio sul sentiero che, dalla soglia della casa, va fino alla siepe del giardino. Prega a bassa voce, guardando un po' verso il luogo ove la Domenica precedente aveva visto la Signora luminosa.

Tutto ad un tratto Marietta tende le braccia: la Signora le è apparsa al di sopra del bosco, piccolissima nel cielo. Man mano che le si avvicina, si ingrandisce.

Passando tra le cime di due grandi abeti, Ella si ferma a qualche passo dalla fanciulla, al di sopra del terreno gelato dal quale la separa una piccola nube grigia.

Marietta prega sottovoce, il rosario in mano, lo sguardo rivolto verso l'alto: ella contempla la Signora sorridente che muove dolcemente le labbra come se pregasse. Questa preghiera silenziosa dura una ventina di minuti. Poi la Signora le fa cenno di seguirla e s'allontana, indietreggiando. Marietta la segue, varca la siepe e s'avvia sulla strada. D'un tratto si ferma, s'inginocchia, resta ferma in questa posizione recitando alcune "Ave", si rialza e continua il suo cammino. Un po' più in là cade ancora in ginocchio. Di nuovo si rialza, obbedendo ad un gesto di richiamo della Signora che ha ripreso a spostarsi. Improvvisamente piega a destra verso una sorgente che scorre lungo il bordo della strada. Marietta si inginocchia sull'orlo del fosso mentre la Signora si posa al di sopra della scarpata. Ella dice a Marietta: - Metti le mani nell'acqua. - Senza esitare la bambina ubbidisce e il rosario le scivola dalle mani che ella ha disgiunte per bagnarle, accuratamente, nell'acqua. La Signora dice ancora: - Questa sorgente è riservata per me - E prende congedo dicendo : - Buona sera, arrivederci! - Poi si alza al di sopra degli abeti vicini alla sorgente, tenendo sempre il viso rivolto verso la bambina, diventando sempre più piccola man mano che si allontana.

TERZA APPARIZIONE

Verso le 7 di sera del giovedì 19 Gennaio, Marietta, accompagnata dal padre e con un vecchio soprabito in testa per difendersi meglio dal freddo, esce di casa. A qualche passo di distanza si inginocchia, nonostante che il terreno sia coperto di neve e prega sottovoce. Subito ella stende le braccia e grida: - Oh eccola! - Un attimo di silenzio, poi chiede : - Chi siete voi, bella Signora? - La Signora risponde : - Io sono la VERGINE DEI POVERI. - Poi la Madonna guida la bambina alla sorgente. Marietta cammina tranquilla, si inginocchia nei punti dove si era fermata la sera precedente. Presso la sorgente, s'inginocchia tenendo lo sguardo fisso un poco in alto, sul pendio dove si è fermata la Madonna. Marietta domanda ancora: - Bella Signora, voi ieri avete detto: questa sorgente è riservata per me. Perchè per me? - E così dicendo, porta la mano al petto, indicando se stessa. Il sorriso della Madonna si accentua ancora di più e risponde che la sorgente è "per tutte le nazioni... per i malati..." Marietta ripete queste parole con voce chiara e netta e aggiunge : - Grazie, grazie. - La Madonna soggiunge dolcemente : - Io pregherò per te. Arrivederci. - E poi si allontana come la sera precedente, rimpicciolendo man mano, al di sopra degli abeti.

QUARTA APPARIZIONE

Il Venerdì 20 Gennaio, Marietta è indisposta, ciò però non le impedisce di uscire di casa verso le 7 di sera. Inginocchiata nel giardino, recita il suo rosario. Dopo due minuti grida : - Eccola ! - Poco dopo domanda con voce chiara : - Che cosa desiderate, bella Signora? - La Madonna risponde : - Desidererei una piccola cappella. - Poi disgiunge le mani e le stende orizzontalmente senza staccarle dal petto. Con la mano destra, ella traccia un segno di croce per benedire la bambina, pi sparisce. In questo momento Marietta perde i sensi. Aiutato da un vicino, il padre, impaurito, la trasporta in casa dove ella riprende ben presto conoscenza e poi si addormenta tranquillamente.

Dal 21 Gennaio all'11 Febbraio, tutte le sere alle 7, Marietta va a pregare al suo solito posto. Sovente il freddo è pungente, ma Marietta si ostina. In quei giorni di attesa soltanto lei crede veramente nella Madonna di Poveri che ella vuole rivedere a qualunque costo: la rivedrà.

QUINTA APPARIZIONE

Il Sabato, 11 Febbraio, Marietta è di nuovo inginocchiata in giardino: è presente un gruppetto di persone. Alla fine della seconda corona, di scatto Marietta si alza, si dirige verso la siepe del giardino, avanza verso la sorgente, di fronte alla scarpata, si inginocchia, si china, immerge la mano nell'acqua, poi si segna con il crocifisso del suo rosario. La Madonna le dice : - Io vengo ad addolcire la sofferenza, arrivederci. - Poi si allontana come al solito.

SESTA APPARIZIONE

La Madonna non si fa vedere fino al Mercoledì 15 Febbraio. Quella sera Ella si mostra di nuovo agli occhi rapiti della bambina che le dice : - Santa Vergine, il Cappellano mi ha detto di chiedervi un segno. - La Madonna risponde - Credete in me, io crederò in Voi. - Poi confida un segreto alla bambina e al momento di allontanarsi aggiunge: - Pregate molto, arrivederci.

SETTIMA APPARIZIONE

Il lunedì 20 Febbraio c'è la neve e fa molto freddo. Alla fine della seconda decina del rosario, Marietta tende d'improvviso le braccia e la sua preghiera si fa più concitata. La bella Signora è discesa come al solito e guida la bambina verso la sorgente. Marietta si inginocchia nei soliti punti e prega senza fermarsi. Alla sorgente, la Madonna, sorridendo come al solito le dice : - Mia cara bambina, pregate molto. - Dopo ciò Ella, cessando di sorridere, aggiunge con voce grave, prima di andarsene: - Arrivederci.

OTTAVA APPARIZIONE

Il Giovedì 2 Marzo , piove a dirotto. All'inizio della terza corona, all'improvviso la pioggia cessa. Il cielo si rasserena e brillano le stelle. D'improvviso la bambina tace e tende le braccia. La Madonna le appare per l'ottava ed ultima volta: ha il volto serio e non sorride più. Dice : - Io sono la MADRE DEL SALVATORE LA MADRE DI DIO. - E mentre un velo di tristezza copre il suo volto, la Madonna le fa la sua ultima raccomandazione : - Pregate molto. Addio. - Stende le mani sulla bambina e la benedice con un segno di croce.

Vergine dei poveri

 

 Banneux Maagd der armen

 

Durante le otto apparizioni a Mariette Béco (tra il 15 gennaio ed il 2 marzo 1933) la Vergine Maria ha pronunciato meno di cento parole.

Il resto del messaggio è desumibile dall’atteggiamento: il fiducioso segno della mano, il sorriso, la dolcezza, la preghiera umile e silenziosa, l’invito a seguirla verso la sorgente, la confidenza di un segreto, la benedizione.

Crepuscolo politico

Le apparizioni ed  il messaggio della Vergine dei Poveri avvengono in un momento particolarmente tenebroso per l’Europa con il radicamento del nazismo nella vicina Germania (la prima apparizione del 15 gennaio 1933 è seguita quindici giorni dopo dalla nomina di Adolf Hitler a Cancelliere tedesco).

Insicurezza economica e sociale

Ma anche la crisi economica e finanziaria del 1929 continuava a far sentire dolorosamente i suoi effetti, soprattutto alla componente operaia ed alla popolazione di ceto più modesto. Come anche oggi, l’incertezza del futuro pesava sulle famiglie e, soprattutto, sulle persone sole.

Tiepidezza spirituale

Anche nella Chiesa si colgono queste conseguenze.

Louis Jamin, giovane prete della Diocesi di Liegi, era stato inviato a Banneux, villaggio insignificante delle Ardenne, a causa dei dubbi che avevano indebolito la sua fede, il senso della sua scelta sacerdotale.

Anche lui era nelle tenebre; proprio, come oggi, tante persone nelle quali la fede lentamente si spegne.

Una luce nella notte!

E’ dunque in questo contesto che il Cielo, oggi come nel 1933, dona all’umanità una speranza nuova, capace di risvegliare le coscienze; la Vergine dei Poveri conduce gli ammalati, i sofferenti, i poveri e tutte le nazioni alla vera “Sorgente”, cioè Cristo.

Ancora una volta, attraverso una umile e silenziosa figura femminile adolescente, con l’intermediazione della Vergine Maria, Dio parla al suo popolo, come in ogni tempo, per restituire speranza e ricordare a tutti che “Egli è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

Maria si dimostra davvero e  sempre « Una luce nella notte ».

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