Gli ultimi anni di vita

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Contrariata dall'attenzione che stava attraendo su di sé, Bernadette si trasferì presso la scuola-ospizio tenuta dalle Suore della Carità di Nevers, dove alla fine imparò a leggere e scrivere.

Si ritirò poi presso il convento delle Suore della Carità di Nevers all'età di 22 anni. Spese lì gli ultimi anni della sua breve esistenza, lavorando come assistente nell'infermeria e poi come sacrestana, creando ricami per abiti d'altare e vesti

Durante un grave attacco d'asma, chiese l'acqua della sorgente di Lourdes, e i suoi sintomi regredirono per non tornare più. Tuttavia non cercò di curarsi nello stesso modo, quando più tardi si ammalò di tubercolosi ossea al ginocchio destro.

Ella aveva seguito lo sviluppo di Lourdes come santuario per pellegrinaggi mentre viveva lì, ma non fu presente per la consacrazione della basilica sullo stesso luogo, nel 1876. Morì della sua malattia di lungo corso all'età di 35 anni, il 16 aprile 1879.

Dopo la sepoltura il corpo venne esumato il 22 settembre 1909 e apparve inesplicabilmente incorrotto. Altre esumazioni avvennero il 3 aprile 1919 nel 1925, e il corpo non mostrava ancora segni di corruzione. I medici presenti nelle tre esumazioni giudicarono il fenomeno "non naturale". Dal 1925 il corpo di S. Bernadette è esposto alla devozione dei fedeli. Le è stato posto solo un leggero strato di cera sul volto.

Bernadette ha ricevuto la Beatificazione nel 1925 e la Canonizzazione nel 1933 durante il pontificato di Pio XI, non tanto per essere stata oggetto dell'apparizione mariana, ma piuttosto per la semplicità, la santità della sua vita.

È la santa protettrice degli ammalati e la patrona di Lourdes. Viene ricordata il 16 aprile.