I Segreti

Nei messaggi di Belpasso Misericordia e Giustizia indicano due tempi reali. Il tempo della Misericordia, di cui bisogna approfittare prima che sia troppo tardi (infatti "non c'è molto tempo"), è quello attuale.

E il tempo della Giustizia? Cosa ci riserva questo tempo? Cosa succederà finito il tempo della Misericordia?
Sembra sia lecito gettare uno sguardo di santa curiosità verso i segreti, se lo stesso Rosario, che deve mantenere nascosti i segreti, nel quarto anniversario delle apparizioni (11.5.91), ha lasciato trapelare qualcosa riguardo alla loro dinamica e al contenuto con questa motivazione: "Vi ho detto tutto ciò solo per informarvi, per rendervi consapevoli e partecipi di tante cose che è vostro diritto conoscere".
Intorno ai segreti sappiamo alcune cose dai messaggi, altre da una relazione ufficiale e da risposte date da Rosario.
I segreti sono stati dati a Rosario il l° marzo 1987. Sono in numero di 12.
I destinatari dei segreti sono lo stesso Rosario (2 segreti) e l'umanità (10 Segreti).
Che il contenuto dei segreti sia grave e molto importante lo si deduce da vari elementi:
  • il tono di tutto il messaggio del l° marzo, che è molto preoccupato e concitato;
  • la rivelazione fatta nel mese successivo che "ci sono gravissime punizioni per l’umanità";
  • tutto il contesto dei messaggi; la convergenza con altri messaggi dati in tutto il mondo;
  • il tono e le delucidazioni date nell'ultimo messaggio; il linguaggio usato;
  • l'atteggiamento e le espressioni del veggente sia dopo l'apparizione del 1° marzo 1987, sia dopo quella del l° gennaio 1988, sia nelle relazioni successive.
Il linguaggio usato non lascia dubbi. Si tratta soprattutto di:
  • "eventi spiacevoli" ( 1.5.88),
  • "gravissime punizioni"(1.4.87),
  • "purificazione"(1.10.87).
L’11 maggio 1991 Rosario dava questa precisazione: "Molti si sono chiesti se tali eventi spiacevoli siano molto dolorosi. Vi basti sapere che ho pianto per intere settimane e forse non avrei avuto più pace se il Cuore della nostra Madre non mi avesse consolato e se la Grazia del Signore non mi avesse assistito".
Il contesto dei messaggi lascia anche capire che Dio ha preso una decisione, e stabilito delle scadenze, e che quindi i segreti si realizzeranno, potranno solo essere attenuati; Rosario dice "mitigati".
Lo si capisce anche dalla tristezza con cui Maria annuncia e prevede la mancata risposta da parte dell'uomo: "Molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle sue leggi" (1.5.88).
Ancora, dal contesto dei messaggi si arguisce che i castighi contenuti nei segreti hanno due motivi:
  1. sono punizioni per il peccato;
  2. purificazioni in vista del ritorno di Gesù.
Dio dà all'uomo la possibilità di purificarsi attraverso un'azione che consiste in una vita di penitenza, sacrificio, digiuno e soprattutto nel ricorso ai sacramenti e alla preghiera.
I peccati che attirano i castighi sono:
  • "la superficialità" (1.2.88),
  • "l'adagiarsi" (1.5.88),
  • l'essersi "venduti coscientemente alla felicità mondana'' (1.2.88),
  • "la dimenticanza di Dio e delle sue leggi" (1.5.88),
  • l'indifferenza "verso Gesù e il suo sacrificio" (1.6.87).
  • Tutti questi peccati hanno la loro sede nel cuore di pietra (1.8.87).
Il popolo di Dio in modo particolare ha un ruolo decisivo, come abbiamo visto. Mettendo in pratica i consigli di Maria si collabora per "lo scioglimento dei cuori ormai impietriti", per la loro "purificazione" e "infervoramento" (1.8.87) e per portare tutti all’unità del Cristo totale e alla pace.
I segreti fanno parte del grandioso progetto di Dio che tende, in una nuova Pasqua, alla ricapitolazione "di tutte le cose in Cristo" (Ef 1,10).
Si tratta di un processo di accelerazione della storia verso la parusia, il ritorno di Gesù.
Che il Signore manifesti l'esistenza di questi segreti, è un segno ulteriore dell'amore misericordioso del suo Cuore e della speciale predilezione verso il suo Popolo.
Di fronte ai segreti non si deve avere un atteggiamento scorretto. Non ci si deve accostare né con vana curiosità, né con aria di sufficienza, ricordando che Dio non apre il suo Cuore ai superbi e ai sapienti di questo mondo (Mt 11,25).
Ai segreti occorre avvicinarsi con rispetto, con lo stesso rispetto che si deve alla Volontà di Dio che ne è la fonte.
Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e il periodo di pace costituiscono un segno che fa parte di una serie di segni che devono manifestare al mondo lo splendore non solo di Maria, ma anche della Chiesa, come sembra di capire riguardo al settimo segreto.
Circa i tempi, si deve dire che i segreti riguardano questa generazione, lo affermano implicitamente i messaggi ed esplicitamente il fatto che è vivente Rosario che essi accadranno poiché egli stesso dovrà annunciarli.
Non ci si deve fare illusioni circa una scadenza immediata dall'oggi al domani.
Se guardiamo infatti ai tempi del segreto di Fatima scopriamo che essi coprono quasi un secolo e ancora devono attuarsi totalmente.
Si può invece pensare che almeno i primi tre sono vicini, essendo vicino il tempo del trionfo dei Cuore Immacolato e il periodo di pace. Nella relazione dell’11 maggio 1991 Rosario ha annunciato che "il periodo della pace è prossimo".
Precedentemente aveva dato delle precisazioni preziose a riguardo: "Nel mondo ci sarà un periodo di pace: questo non è ancora avvenuto perché prima deve esserci un segno più evidente della conversione della Russia e poi la pace regnerà in tutto il mondo senza eccezione" (Nov - Dic 1990).
Riguardo ai destinatari dei segreti e degli eventi spiacevoli in essi contenuti sappiamo che è l'umanità intera (1.3.87), ma non in modo generale. Tutti in modo particolare devono attraversare tale purificazione, soprattutto, perché non ci si potrà presentare a Gesù che viene, senza la veste bianca (cfr. 1.5.88 e Relazione di Rosario 11.5.91).
La Madonna che aveva annunciato di dare un segno a prova delle sue apparizioni (1.1.87), adesso spiega in che cosa consiste: "Prima che tutto questo accada, cioè il contenuto dei segreti, ti avvertirò in modo che tu possa dirlo a tutti. Sarà questo il segno tangibile delle mie apparizioni ed è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità" (1.5.88).
Dunque Rosario farà ancora da tramite, ma per annunciare stavolta gli avvenimenti futuri.
Nelle grandi apparizioni si nota questo cambiamento: a Lourdes Maria lascia tre segreti personali per Bernadette; a Fatima, tre per il mondo (uno in tre parti), ma lascia facoltà alla gerarchia di svelarli o meno; a Belpasso, a Medjugorje e nelle apparizioni odierne, i messaggi segreti verranno senz'altro svelati.
I segreti, dati a Belpasso, formano come un corpo unico. É, come per Fatima, un unico segreto diviso in parti che si svolgono nel tempo. Quella poi di svelare i segreti è una decisione del cielo, e costituisce da sola un "segno tangibile" che "è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità" (1.5.88).
Perché Maria parla di "gravità"?
Perché quando gli avvenimenti futuri dei segreti saranno annunciati, per molti sarà troppo tardi.
La dinamica dello svelamento e svolgimento dei segreti (ed anche il loro numero 10) ricorda in modo specialissimo la dinamica delle dieci piaghe d’Egitto.
Dice Rosario: "Per quanto riguarda ciò che avverrà dopo il periodo di pace, bisogna ricordare che la Madonna ci avviserà prima e ci proteggerà se noi seguiremo ciò che ci indicherà di fare in quell'occasione".
In modo particolare tale dinamica biblica è richiamata dal settimo segreto.
I segreti contengono eventi che andranno in crescendo. Rosario afferma che il settimo segreto si realizzerà quando i "tristi eventi" spiacevoli saranno "pronti per giungere al culmine" (Relazione 11.5.91). Del settimo segreto sappiamo che è stato cambiato (a Medjugorje si afferma che è stato attenuato):
"Dì a tutti che il settimo segreto non si avvererà più, ma sarà sostituito con un altro evento che sarà bello per tutto il popolo di Dio sparso sulla terra" (1.3.88). La Madonna non dice che il settimo segreto non c'è più, ma che è stato "sostituito".
Inoltre non dice neppure che sarà bello per tutti, ma solo "per tutto il popolo di Dio sparso sulla terra". Ulteriori spiegazioni le ha date Rosario l'11 maggio 1991. Egli sa che deve dare informazioni, ma teme di creare allarmismi e paure, e usa tutte le cautele e veli necessari perché non ci sia solo tristezza, ma anche speranza. Ma diamo a lui la parola:
"Ora sono pieno di speranza nella bontà del Signore. Infatti Dio non vuole terrorizzare i suoi figli, ma li vuole ammonire proprio come il simbolo dei fianchi della Madonna cinti da una fascia bianca: essere sempre pronti.
Il Signore non abbandona i suoi figli, il suo Amore è senza limiti e quando il mondo sembrerà tormentato da tristi eventi pronti per giungere al culmine, splenderà un faro nella notte: il settimo segreto, di cui la Regina della Pace ha detto: "Esso sarà sostituito con un altro evento che sarà bello per tutto il popolo di Dio sparso sulla terra". Infatti la Santa Vergine ha detto che apparirà ancora una volta e non solo ci avviserà per mezzo mio prima che tutto ciò accada, ma verrà anche a proteggerci ed a sostenerci quando la prova si farà più dura, facendomi svelare il settimo segreto, il segreto della Misericordia. Ma ciò oggi appare così lontano che è bene ricordare le parole di Gesù nel Vangelo: "Ad ogni giorno basta la sua pena".
Già l’accenno ai "fianchi cinti", l’invito a "essere pronti" richiamano subito le parabole della vigilanza, ma anche la notte della liberazione dall'Egitto, quando il sangue dell'Agnello sugli stipiti delle porte preservò il popolo ebreo dall'angelo della morte (Es 12,11).
Se si legge attentamente quello che dice Rosario, si capisce perché la dinamica del settimo segreto è quella che si avvicina di più alla dinamica delle piaghe d'Egitto. Il settimo segreto sarà come "un faro nella notte". Questo deve farci capire più di tanti discorsi la gravità dei segreti.
Come per tutti i segreti anche questo sarà annunciato prima; però la Madonna, dice Rosario, "non solo ci avviserà per mezzo mio prima che tutto ciò accada, ma verrà a proteggerci e a sostenerci quando la prova si farà più dura, facendomi svelare il settimo segreto, il segreto della Misericordia". Questo significa che nello svelamento del settimo segreto sono contenute indicazioni osservando le quali saremo protetti e sostenuti per tutto il tempo in cui sì svolgerà l'evento che proprio per questo motivo non sarà bello per tutti.
Verso la fine di Gennaio del 1991, quando era scoppiata da poco la "Guerra del Golfo", ad Acireale nell'Oratorio dei padri Filippini in una ristretta cerchia di persone, Rosario ebbe a dire: "Anche questa durerà poco"; e nello stesso tempo rassicurò una signora intorno ai segreti, invitandola a non preoccuparsi perché a quell'epoca "noi saremo come sotto un ombrello".
Lo stesso avveniva per il popolo d'Israele durante la realizzazione delle dieci piaghe. Ricordiamo in modo particolare la piaga delle tenebre e quella della morte dei primogeniti.
Nella nona piaga il Signore mandò tre giorni di tenebre assolute, "ma per tutti gli Israeliti vi era luce là dove abitavano" (Es 10,23). Nella decima piaga l'angelo al suo passaggio (pasqua) uccise tutti i primogeniti egiziani, ma non entrò nelle case degli ebrei, perché Mosè annunciando il castigo aveva insegnato agli ebrei il modo di evitare il castigo, tingendo gli stipiti delle porte con il sangue dell'agnello (Es 12,1-13).
Il settimo segreto sarà un evento che manifesterà lo splendore della Chiesa davanti a tutto il mondo. Ulteriori preziosi chiarimenti su questo segreto ce li dà Rosario stesso. Per evitare inutili elucubrazioni o illazioni un giorno Rosario mi precisò che "qualcosa di dimenticato" allora sarebbe stato ripreso. Riguardo al Popolo di Dio che usufruirà dei benefici del settimo segreto, Rosario mi spiegò che "chiunque torni alla Chiesa con una vita di fede che rispecchi la luce del Vangelo, può considerarsi facente parte del Popolo di Dio". Successivamente mi confermò ciò che già si poteva dedurre dal messaggio della Madonna (cfr. 1.3.88), che cioè: "Il settimo segreto è più bello, non per tutta l’umanità, ma per il Popolo di Dio che potenzialmente può accrescersi all’infinito così come è infinita la Misericordia di Dio".
Riguardo poi alle parole "qualcosa di dimenticato", Rosario, dopo aver pregato, mi diede questa spiegazione:
"Non si pensi ad una mancanza contro i comandamenti di Dio o a qualcosa che contravviene le verità insegnate dalla Chiesa, semmai si deve pensare a un qualcosa che era in uso nella vita della Chiesa e che è stato tralasciato, ma che secondo le circostanze che si verranno a creare sarà ripreso" E mi fece un paragone: "Il navigatore che con la sua nave è diretto verso il porto, non cambia la sua meta se il mare è in tempesta, ma con il faro non corre il rischio di perdere la rotta e viene facilitato a raggiungere il porto in modo più sicuro.
Il navigatore è il Popolo di Dio.
Il porto è il rifugio, la salvezza.
Il faro è il settimo segreto che facilita il raggiungimento del porto e, nel nostro caso, del rifugio".
Nel marzo del 1988 chiesi a Rosario se tra i segreti ce ne fosse qualcuno che riguardasse un segno permanente che la Madonna lascerà a Belpasso (Ella l'aveva promesso il 1° gennaio 1987, con le parole: ("Darò un segno a prova delle mie apparizioni").
Allora Rosario non seppe rispondere. Ma nell'ultimo messaggio la Madonna disse che il segno da Lei promesso era l'annuncio stesso degli avvertimenti futuri contenuti nei segreti. Quando io feci la domanda, avevo in mente il segno permanente che la Madonna ha promesso che lascerà a Medjugorje e che fa parte dei dieci segreti. Dalla risposta di Rosario e da ciò che dice la Madonna nei messaggi, si deduce che, almeno per questo aspetto, i segreti di Belpasso non sono uguali a quelli di Medgjugorje.
Dopo, chiesi, sempre a Rosario, se tra i segreti ce ne fosse qualcuno che riguardasse Belpasso, e Rosario mi rispose: "Sì".
Recentemente, al tal proposito, insieme con le precisazioni sul settimo segreto, Rosario mi tolse i residui dubbi, affermando:
"Tra i segreti ce n’è uno che riguarda Belpasso, o più precisamente viene accennato qualcosa su Belpasso, però non si può definire un segno. Tuttavia la Madonna si servirà di una profezia per dare un segno (1.5.88), e siccome il segreto riguardante Belpasso si riferisce ad eventi futuri, solo sotto questo aspetto lo si può definire un segno".
C’è da dire ancora che a Belpasso riguardo ai segreti si realizzerà una sorta di sintesi tra Fatima e Medjugorje. Il contenuto dei segreti per iscritto verrà consegnato al Vescovo (in modo progressivo).
In ognuno degli scritti, depositati da Rosario presso il vescovo, verranno minuziosamente descritti gli avvenimenti che dovranno accadere. L’avvertimento di Rosario sarà invece generico e precederà di un certo lasso di tempo gli avvenimenti. Egli dirà su per giù così: "State pronti, preparatevi perché siamo vicini alla realizzazione del tale segreto". La verifica sarà nel foglio consegnato al vescovo.
C'è da aggiungere, a quanto sopra detto, che il libro si ferma alla prima relazione di Rosario, l'11 maggio 1991.
Dopo questa data, Rosario ha fatto altre due relazioni, una il 1° ottobre 1993 e l'altra, che sembrerebbe l'ultima, in data 11 maggio 1999, ambedue riportate in coda ai messaggi.
Si consiglia di leggere attentamente l'ultima relazione e fare attenzione ai punti sottolineati perché, da ciò che mi ha detto Rosario, rappresentano la volontà di Dio, e danno inoltre un'indicazione ben precisa su ciò che bisogna fare per non trovarsi impreparati all'approssimarsi degli avvenimenti futuri.
Sulle apparizioni alla Roccia di Belpasso, la Chiesa ha assunto sempre un atteggiamento prudente, come è giusto di fronte a siffatti fenomeni, ma con accentuata propensione alla veridicità delle stesse. A conferma di ciò, l'Arcivescovo di Catania, S.E. Mons. Bommarito, ha sempre mantenuto un contatto strettissimo con Rosario e, in diverse interviste, ha definito il veggente "il ragazzo pulito di Belpasso" (cfr. Jesus n.5 - maggio 1989) ed è stato più volte alla Roccia, sia in forma ufficiale, sia in forma strettamente privata. 
Dall'intervista rilasciata a "Jesus", nel 1989:
"Di Rosario Toscano avevo già sentito parlare quando ero vescovo ad Agrigento. Le presunte apparizioni avvenivano sempre a mezzogiorno del primo giorno del mese. Mi stupiva, però, questo strano appuntamento, così come mi impressionava che ad esso accorressero migliaia di persone. Per fare un esempio, solo da Burgio, un piccolo paese della mia precedente diocesi, una domenica erano partiti per Borrello sei pulman di devoti, cioè tutti, parroco compreso.
Appena mi sono insediato, mi sono visto arrivare anche Rosario Toscano. Ci siamo incontrati tre volte ed abbiamo in programma altri incontri. Devo dire che il ragazzo è veramente pulito. Questo è un dato di fatto che ho riscontrato attraverso gli incontri. È un ragazzo sano, equilibrato, sereno; non ama polarizzare su di sé l'attenzione.
Una volta mi ha detto testualmente: "quanto sono contento che adesso la gente non cerca più me, ma va alla roccia a pregare la Madonna". Lo ha detto senza rendersi conto di dire una cosa importante.
….Mi ha sempre detto: "Se lei vuole che io vada alla roccia a pregare, io ci vado; se lei non vuole, non ci vado. Se mi vuole assegnare il giorno, me lo assegni", cioè piena disponibilità".