Intervista a Renato Baron

 Baron Copia

 

D: Negli ultimi inviti della Regina dell’Amore c’é quello di "elevare insieme a Lei un inno di gloria al Padre". Riesci tu, Renato, ad "elevare insieme a Lei un inno di gloria al Padre" malgrado tutte le tue terribili sofferenze e prove e malgrado l’Opera dell’Amore venga continuamente ostacolata?

Io credo che nella nostra vita, fra tutte le altre cose, la prima sia quella di innalzare un inno di gloria al Padre. La Madonna ha vissuto la sua vita, la vita terrena, la vita degli uomini, perché nessuno più di Lei ha conosciuto la vita che deriva dal Padre. Quindi tutto deriva dal Padre e questo inno deve essere sempre di glorificazione al Padre. Credo che tutti quelli che hanno studiato e meditato questi messaggi, anche sacerdoti e teologi, hanno trovato che é la cosa più bella questo riferimento che la Madonna in quasi ogni messaggio fa al Padre. Dall’altra parte noi dobbiamo pensare che fare la volontà del Padre e anche la volontà della Madonna. Cioè che dobbiamo fare la volontà del Padre, fare la volontà di Colui che ha mandato Gesù, Maria e lo Spirito Santo. Colui che non abbiamo ancora visto, che però vedremo. Quindi bisogna già in questa vita iniziare a lodarlo e questa é la più grande preghiera.
DIncludi anche tutte le sofferenze, tutti gli ostacoli, le prove che dobbiamo subire in tutte le circostanze della vita?
Sì, io credo che tu puoi sopportare tutte le prove e sofferenze e accettarle, se tu le offri perché tu sai che hanno un valore. II Padre esiste, vive in mezzo a noi, e sa tutto. Lui conosce le tue sofferenze, quindi anche se tu non dici niente, se tu non chiedi niente, non andrà niente perduto è perché lui accoglierà tutto. Ogni cristiano deve sapere che Lui accoglie tutti i suoi figli con tutte le sofferenze soprattutto se sono donate con buona volontà. È bello sapere che niente va perduto!
DLa Madonna parla anche del "silenzio divino dell’Amore". Dio é amore, quindi é amore anche il suo silenzio di fronte al pericolo per "la sorte di milioni di anime?" Come dobbiamo capirlo?
Qualche volta é difficile soffermarsi su un dettaglio di un discorso. Bisogna pero farlo perché é veramente importante per capirlo perché viene interpretato in modi diversi. II silenzio divino del Padre, come dice lei, significa che non c’é una voce di Dio che parla, ma é la Madonna che parla mandata da Dio, una voce dolcissima. Perché Dio é padre e madre anche per lei come per noi. Lei ci parla di Dio, quindi c’é un silenzio intorno quando Lei parla. C’é un silenzio e in questo silenzio tutto parla di Lui, tutto ciò che ci circonda, tutto ciò che vive, che esiste, anche la pioggia di oggi, anche il vento, anche la luna e le stelle, tutto ciò che ci circonda parla del Padre, parla di Dio. Anche se non parla in questo silenzio l’uomo vede e capisce che c’é una presenza viva che parla, che vuole dirci qualcosa. E quindi é meraviglioso per noi ascoltare ciò che Maria qui dice e fermarsi sulla sua parola. Dio é nascosto nel silenzio, nel silenzio che é silenzio del Padre. E quindi anche lei é qui nascosta perché anche Lei fa la volontà del Padre. Anche Lei non viene a gridare in mezzo alle montagne affinché tutti la sentano perché l’uomo é stato creato libero e deve esser libero, Dio vuole che sia libero. Gli ha dato una grande libertà, un dono grandissimo. Perciò Dio non grida dal cielo per chiamare i suoi figli. Mandare dei segnali perché i figli non possano perdersi é una caratteristica di Dio ma anche un modo dolce di Dio di fare le cose.
DLa parola di Maria é sempre una guida per la nostra vita. Qui la Madonna chiede l’aiuto di tutti i suoi consacrati per salvare le anime in pericolo, cioè lontane da Dio. In che modo possiamo aiutarla oltre che con la preghiera e l’esempio? Quale consiglio puoi dare ai ventimila consacrati di Schio?
Qui possiamo fare anche un piccolo ragionamento, che ci viene spontaneo. Allora sono solo consacrati al suo Cuore Immacolato che possono salvare il mondo, l’universo? Sicuramente la Madonna parla anche dei sacerdoti, di coloro che hanno consacrato la loro vita a Dio, prima ancora di noi e insieme a loro noi formiamo la Chiesa. È quella la Chiesa che rappresenta tutti i cristiani. Però quelli che oggi sono chiamati in modo particolare a lavorare a dare esempio ed a parlare sono quelli che sono più vicini a Lei, che sono consacrati al suo Cuore Immacolato e questa é stata la grande possibilità che la Madonna ci ha dato. Però non siamo sacerdoti, non abbiamo fatto il seminario, non possiamo dire messa, ma la Madonna ci ha dato la grande possibilità, uomini e donne, di essere consacrati a Lei, consacrati al suo Cuore Immacolato. Credo che quando fa riferimento ai "miei consacrati", lo faccia a noi che siamo consacrati e ci mette insieme ai sacerdoti, vescovi e al Papa che formano la sua chiesa.
DAllora in modo concreto: che possiamo fare noi laici adesso oltre a pregare e a dare esempio?
Io credo che pregare ci é chiesto già dal primo giorno della sua apparizione qui, ce l’ ha chiesto in tutte le sue apparizioni. Cioè se tu non preghi, non puoi innestarti e rimani fuori del cuore di Dio, non puoi capire il sentimento di Dio, il parlare di Dio.
Quindi la preghiera é indispensabile. Però mi pare che in questi ultimi tempi la Madonna continui anche a insistere sulla morale, sul donare, sul sacrificare anche le sofferenze ma anche la giornata lavorativa, anche la nostra penna che scrive, anche il nostro parlare, la nostra lingua, la nostra capacità. Pare che abbia chiamato in questi anni e chiami ancora oggi e domani in maniera più potente, affinché nessuno vada perduto perché quello che il Padre ha preparato per gli uomini per noi é grande, grandissimo.
Quindi per la Madonna è un dispiacere grande vedere che il mondo potrebbe essere sempre di più regno di Dio e non lo é, anzi sempre meno, perché quando l’uomo si stacca da Dio, si allontana da Dio diventa una bestia, diventa peggiore della bestia, diventa malvagio, diventa demonio.
E vedere ciò la fa soffrire. Allora chiede a tutti i consacrati di essere diversi per poter dare la possibilità a tutti di cambiare vita, per poter essere veri cristiani. Leggiamo da San Paolo e anche da altri santi, come hanno fatto i primi cristiani a farsi cristiani venendo dal paganesimo. Perché hanno visto come i primi cristiani si comportavano: mangiavano insieme, dormivano insieme sotto lo stesso tetto, lavoravano insieme, si dividevano tutto quello che avevano.
E lì imparavano, vedendo questo bell’atteggiamento, e pensavano anche loro di farsi cristiani. E li la Chiesa è nata, ha la sua origine, le sue radici, proprio da questa bellezza che i primi cristiani hanno dato, anche col martirio, ma soprattutto cominciando a vivere insieme, dare tutto ciò che avevano. Quello che la Madonna vorrebbe proprio é che si arrivasse a un grande simposio di amore nel mondo, che si chiama anche paradiso terrestre. Lo godremo molto più in la.
Ma anche qui potrebbe già essere un bel vivere, tranquillità e serenità e stare bene e non soffrire, e noi soffriamo perché l’abbiamo procurata noi questa sofferenza. Infatti Lei chiede continuamente il nostro aiuto, l’aiuto di chi ha capito, di chi si é avvicinato per primo. Questi sono i consacrati, sono coloro che pregano, pregano assieme ai sacerdoti. Direi che anche i sacerdoti si sono avvicinati molto di più in questi anni vedendo che i cristiani laici cattolici hanno cambiato vita e pregano di più, e anche loro hanno avuto modo di vedere qualcosa di nuovo e di farsi migliori anche loro, perché il mondo stava portando via anche loro.
Infatti molti sacerdoti sono già scomparsi, sono andati via, si sono ritirati dalla Chiesa e se avessero avuto questo grande esempio, questo aiuto dei cattolici, dei laici forse sarebbero ancora con noi. Forse la Madonna vuole che per questo aiutiamo. Quando alla fine di questo colloquio parla del grande Giubileo della sua Chiesa, allora si capisce che parla veramente dei consacrati e si capisce che parla di tutti noi ai quali ha dato la grande possibilità di essere consacrati al suo Cuore Immacolato assieme ai sacerdoti, Vescovi e al Papa.