Le locuzioni

Tra i fenomeni che hanno visto protagonista Rosario ci sono le locuzioni. Questo fenomeno è molto meno noto delle apparizioni. È forse perché si tratta di un fatto più personale (la Madonna lo aveva invitato "in un luogo appartato", cfr. 1.10.87), su questo fenomeno Rosario si mantiene più abbottonato che mai.

Sappiamo che il fenomeno ha avuto inizio il 7 ottobre 1987, festa della Madonna del Rosario.
La Madonna gli aveva annunciato, nell’apparizione del l° ottobre 1987 che il 7 ottobre egli avrebbe ricevuto un dono da parte del Signore con queste parole: "il Signore desidera concederti una grazia che è per il bene comune del suo popolo".
Ora, proprio questa è la definizione di carisma. Si tratta di un dono straordinario che non è dato per uso personale del singolo fedele, ma appunto "per il bene comune" del popolo di Dio.
La locuzione, soprattutto quella interiore, rientra nell’ambito dei doni che il Signore fa nei due sensi del bene comune e dell’edificazione personale.
Rosario ha avuto parecchie locuzioni, anche dopo la fine delle apparizioni. Circa le modalità egli precisa che non si tratta di locuzione interiore, ma di un’altra forma, definita locuzione auricolare dagli studiosi di fenomeni mistici.
Egli afferma infatti che la voce gli arriva dall’esterno ed in modo inequivocabile. Esempi illustri di questo dono sono Adamo ed Eva (Gen 3,9), Agar (Gen 21,14 19), Samuele (I Sam 3,3-14).
Sembrerebbe che precedentemente Rosario abbia avuto questa forma di locuzione quando sono cominciati i fenomeni soprannaturali il 4 maggio 1986. Tuttavia anche secondo Rosario il fenomeno ha avuto inizio il 7 ottobre 1987. Da quel giorno il dono gli viene dato in forma ufficiale come parte integrante del suo patrimonio spirituale.
Lo stesso p. Dino, il primo direttore spirituale del veggente, in un momento critico per la propria fede nelle apparizioni, una notte (e forse anche altre volte) pare abbia avuto questa forma di locuzione.
Rosario, per quanto riguarda le sue locuzioni auricolari afferma che la voce da lui udita si riferiva solo alle preghiere ricevute. Successivamente, a partire dal l° maggio 1988, la locuzione auricolare si sarebbe evoluta. Rosario pensa che ciò sia una conseguenza della promessa che Maria gli ha fatto in tale data per fargli coraggio di fronte al venir meno delle apparizioni: "Ritornerò in seguito", aveva detto la Madonna, "ma ciò non vuoi dire che ti ho abbandonato, il mio Cuore Immacolato sarà sempre con te" (1.5.88).
Questo dono col tempo pare si sia perfezionato e si è legato ad un altro fenomeno iniziato la sera del l° maggio 1988, e sul quale ho raccolto una confidenza di Rosario quando un giorno ebbi a fargli questa domanda: "Qual era il tuo stato d’animo nel periodo seguente il 1° maggio 1988, giorno dell’ultima apparizione?".
Così egli mi rispose: "Qualche minuto dopo l’ultima apparizione, il mio stato d’animo era identico a quello delle altre apparizioni nonostante la Madonna mi avesse detto: "...non verrò più".
Però, quando mi resi conto che non avrei più rivisto la Madonna per lungo tempo, lo sconforto prese il sopravvento, sia mentre scrivevo il messaggio, sia leggendo il messaggio sia, infine, pensandoci soltanto.
La sera stessa accusai un forte dolore al petto quasi ci fosse un fuoco a squarciarmi il cuore, chiamai anche una nostra amica di famiglia medico, che mi diede delle gocce, ma niente, quel fuoco sembrava non volesse scomparire. Poi cominciai a notare che questo stato mi provocava non dolore, ma un indeterminabile piacere e conforto che mi ricordava, anzi mi faceva sentire allo stesso modo che ho descritto nell’apparizione del 18 giugno ‘86: allora la Madonna mi fece vedere il suo Cuore Immacolato e la luce di questo la sentivo di dentro e di fuori, pregno come una spugna immersa nell’acqua. Questo stato mi si chiari completamente pensando al seguito di quelle parole: "...non verrò più"; la Madonna mi aveva promesso: "...ma ciò non vuol dire che ti ho abbandonato, il mio cuore sarà sempre con te...".
Da allora sino ad oggi sento la presenza di questo "fuoco spirituale", interiore, che mi fa percepire la presenza di Maria nella mia vita quotidiana, ma soprattutto nelle circostanze che riguardano gli avvenimenti legati alla roccia di Belpasso".
All’interno di questo fenomeno si inserirebbe l’evoluzione del dono della locuzione. Adesso la voce sarebbe ancora più interiore. Sembrerebbe insomma che da una locuzione auricolare si sia passati a una locuzione interiore. In questo dialogo Rosario, tra l’altro, riceverebbe consigli, illuminazioni, suggerimenti, alcuni per persone e situazioni temporali, altri per situazioni spirituali. Rosario si riserva di rendere noti alcuni di questi messaggi quando ne vedrebbe giunto il momento, il quale sembrerebbe dover essere quello più in prossimità degli avvenimenti contenuti nei segreti.