Durante le otto apparizioni a Mariette Béco (tra il 15 gennaio ed il 2 marzo 1933) la Vergine Maria ha pronunciato meno di cento parole.
Il resto del messaggio è desumibile dall’atteggiamento: il fiducioso segno della mano, il sorriso, la dolcezza, la preghiera umile e silenziosa, l’invito a seguirla verso la sorgente, la confidenza di un segreto, la benedizione.
Crepuscolo politico
Le apparizioni ed il messaggio della Vergine dei Poveri avvengono in un momento particolarmente tenebroso per l’Europa con il radicamento del nazismo nella vicina Germania (la prima apparizione del 15 gennaio 1933 è seguita quindici giorni dopo dalla nomina di Adolf Hitler a Cancelliere tedesco).
Insicurezza economica e sociale
Ma anche la crisi economica e finanziaria del 1929 continuava a far sentire dolorosamente i suoi effetti, soprattutto alla componente operaia ed alla popolazione di ceto più modesto. Come anche oggi, l’incertezza del futuro pesava sulle famiglie e, soprattutto, sulle persone sole.
Tiepidezza spirituale
Anche nella Chiesa si colgono queste conseguenze.
Louis Jamin, giovane prete della Diocesi di Liegi, era stato inviato a Banneux, villaggio insignificante delle Ardenne, a causa dei dubbi che avevano indebolito la sua fede, il senso della sua scelta sacerdotale.
Anche lui era nelle tenebre; proprio, come oggi, tante persone nelle quali la fede lentamente si spegne.
Una luce nella notte!
E’ dunque in questo contesto che il Cielo, oggi come nel 1933, dona all’umanità una speranza nuova, capace di risvegliare le coscienze; la Vergine dei Poveri conduce gli ammalati, i sofferenti, i poveri e tutte le nazioni alla vera “Sorgente”, cioè Cristo.
Ancora una volta, attraverso una umile e silenziosa figura femminile adolescente, con l’intermediazione della Vergine Maria, Dio parla al suo popolo, come in ogni tempo, per restituire speranza e ricordare a tutti che “Egli è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Maria si dimostra davvero e sempre « Una luce nella notte ».