Il messaggio

 Our Lady of La Salette crying

Qfamily, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

 

Si riporta di seguito un estratto del messaggio che la Vergine avrebbe comunicato ai due pastorelli:

"Se il popolo non si sottomette, sarò costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio,esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo [...] da quanto tempo soffro per voi! Poiché ho ricevuto la missione di pregare continuamente mio Figlio,voglio che non vi abbandoni, ma voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi [...] "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere" : è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio [...]se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l'anno scorso con le patate, ma voi non l'avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ce ne saranno più. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno...Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Dite la vostra preghiera, figli miei? Bisogna dirla bene, mattino e sera [...] d'estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione...".

L'apparizione

 517px Eglise de Corps statue 82

Fr.Latreille, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Il 19 settembre 1846, circa alle tre del pomeriggio, su una montagna vicina al villaggio di La Salette-Fallavaux, due ragazzi, una pastorella di quindici anni di nome Mélanie Calvat e un giovane pastore di undici anni di nome Maximin Giraud, stanno pascolando le mucche.

Secondo il loro racconto l'apparizione si compone di tre momenti. Nel primo momento appare in una luce risplendente una bella Signora, vestita in una foggia straniera. La Signora sta seduta su una roccia, in lacrime, con la testa fra le mani. Questo sarebbe avvenuto nel luogo chiamato ravin de la Sezia.

In un secondo momento la Signora si alza e, parlando ai due ragazzi sia in francese che in patois, avrebbe loro affidato un messaggio diretto all'intera umanità e quindi da diffondere universalmente. Dopo essersi lamentata per le empietà e i peccati degli uomini, che comportano l'eterno allontanamento da Dio e quindi l'inferno se avessero perseverato nel male, la Signora annuncia la Divina Misericordia per chi si converte. Successivamente comunica a ciascuno dei due fanciulli un segreto, prima di scomparire nel cielo, al di sopra del Mont-sous-les-Baisses (terzo momento dell'apparizione).

La notizia dell'apparizione

I due ragazzi raccontarono l'accaduto prima ai loro padroni, i pastori Baptiste Pra e Pierre Selme.

Maximin Giraud fu interrogato dal sindaco del paese Pierre Peytard il 21 settembre 1846.

I due pastori, impressionati dall'evento, raccontarono il fatto al parroco Louis Perrin, che ne parlò nella sua predica e informò a sua volta l'arciprete di Corps, Pierre Mélin. Fu Pierre Mélin ad informare per la prima volta il vescovo di Grenoble Philibert de Bruillard il 4 ottobre.

La notizia dell'apparizione si diffuse rapidamente. Jean-Maximin Giraud, il padre di Maximin, che non era affatto credente, si convertì l'8 novembre. Il primo pellegrinaggio ebbe luogo il 24 novembre, guidato dai due bambini veggenti. Il 31 maggio 1847 al pellegrinaggio in cui è piantata la croce sulla montagna partecipano 5.000 fedeli.

Nell'ottobre del 1846 i due veggenti sono interrogati dal sacerdote diocesano Mathieu Cat. Nel febbraio dell'anno successivo sono nuovamente interrogati da François Lagier, un sacerdote che conosceva perfettamente il patois locale. Il 16 aprile 1847 vengono ancora interrogati da un giudice di pace di Grenoble, Fréderic-Joseph Long. In questa data si registra la prima guarigione miracolosa a suor Claire Peirron, ad Avignone. I bambini vengono interrogati ancora da un sacerdote, Pierre Lambert il 29 maggio. Il 22 luglio Clément Villecourt, allora vescovo di La Rochelle, compie un pellegrinaggio personale a La Salette e interroga Maximin e Mélanie. Il 15 agosto un'altra guarigione miracolosa è dichiarata da Mélanie Gamon, a Corps.

Il 19 settembre, primo anniversario dell'apparizione, ha luogo un pellegrinaggio di 50.000 fedeli.

N.S. de La Salette

N.S. de La Salette

 Panorama LaSalette

Gilles CHARLES, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

La Salette è un luogo di culto mariano, situato nel comune e nella parrocchia di La Salette-Fallavaux, dipartimento dell'Isère, vicino a Corps. Maria vi sarebbe apparsa, secondo la Chiesa cattolica, il 19 settembre 1846 a due ragazzi, Maximin Giraud e Mélanie Calvat.

Bibliografia

  • "Le apparizioni della Vergine Maria" di Paola Giovetti, Edizioni San Paolo.

  • Conferenze di Padre Paul Sigl del 31.05.1997 e 31.05.1998

  • "La Signora di Tutti i Popoli" (sito ufficiale) : https://theladyofallnations.info/it/

31 maggio 1959

56° messaggio - 31 maggio 1959
 
La Signora incoronata nella magnificenza celestiale
Era un pomeriggio di domenica, verso le tre. Sedevamo tutti assieme nel soggiorno. Dalla nostra finestra vidi accadere qualcosa in cielo. Ne fui impaurita e dissi ai miei congiunti: “Guardate lassù” e indicai il cielo. Corremmo tutti alla finestra. Allora vidi la luce, una luce intensa, sul Wandelweg. Mi era impossibile guardarla e coprii gli occhi con le mani. Gli altri non la videro e domandarono che cosa stava accadendo. Mi inginocchiai e congiunsi le mani. Fui forzata ad alzare lo sguardo e mentre guardavo pensai che il cielo si fosse squarciato. Ciò che vidi era veramente un’apertura del cielo.
A un tratto vidi la Signora in tutta la sua gloria. Non mi è possibile descrivere questa visione imponente, celestiale, gloriosa. Non l’avevo mai vista così.
Non vidi le pecore, il globo e la croce, solo la Signora in un immenso splendore di luce. Dovetti guardare improvvisamente sul suo capo e vidi che portava una corona. Non l’avevo mai vista prima. Non vidi una corona di diamanti o d’oro, ma nondimeno sapevo che era una corona, splendente di luce da ogni parte, più bella della più bella corona di diamanti. La Signora stessa era tutto uno splendore. Lo ripeto: una visione celestiale e gloriosa! Non posso spiegarlo meglio.
Fate penitenza
Poi sotto quell’immagine gloriosa vidi uno splendido pezzo di cielo azzurro e, al di sotto, la parte superiore del globo terrestre, tutta nera. Ciò mi provocò un terribile sentimento di tristezza e ripugnanza. Poi vidi la Signora muovere il dito e scrollare il capo sul mondo nero in segno di biasimo e di avvertimento. Sentii dire:
Fate penitenza!
Poi vidi una cosa stranissima: Dall’oscuro, nero globo terrestre spuntarono teste di persone di vario tipo. Emersero lentamente, poi seguirono i loro corpi, ed infine vidi figure intere di persone ritte sull’emisfero del globo. Quando le osservai, pensai: com’è possibile che esistano così tante razze e differenti tipi di persone? Mentre guardavo con meraviglia tutte queste persone, vidi la Signora stendere le mani su di loro con un gesto benedicente. Non aveva più lo sguardo così triste.
Sentii dire:
Offritegli espiazione!
Il Signore appare
Tutto a un tratto la Signora sparì e al suo posto vidi un’ostia. Era un’ostia enorme. Per questo ho potuto costatare che era un’ostia ordinaria, come ne vediamo in chiesa. Poi davanti a quell’ostia apparve un calice. Vidi che il calice era di un oro magnifico. Esso si abbassò dalla mia parte e ne uscirono grandi rivoli di sangue. Tutto questo sangue cadde sul globo terrestre e si sparse sulla terra. Era una vista molto opprimente. Mi fece sentir male; sempre rivoli di sangue. Ciò durò un tempo considerevole.
Ma a un tratto tutto si trasformò in una raggiante e luminosa ostia santa. Ne scaturiva una luce tale che dovetti coprire gli occhi con le mani. Non potevo guardarla e ho pensato veramente di diventare cieca. Tuttavia, interiormente fui forzata a guardarla. L’ostia santa sembrava un fuoco bianco; al centro aveva una piccola apertura o un incavo, non potrei spiegarlo altrimenti. Poi mi sembrò che improvvisamente l’ostia santa esplodesse e vidi uscirne una figura aleggiante, una persona imponente e sublime - scusatemi se non posso esprimere la grandezza e la potenza che emanavano da quella figura, era troppo imponente. Io osavo appena guardare. Allorché rivolsi lo sguardo a quella impressionante e sublime figura, capii subito interiormente: è il Signore. Mi sentii estremamente piccola di fronte a questa indescrivibile maestà. Era avvolto in una specie di panno che copriva le spalle e scendeva di traverso attorno al corpo. Il volto era raggiante. I piedi erano sovrapposti l’uno sull’altro, così come si vede anche sulla croce. Sui piedi vidi una cicatrice, dalla quale uscivano potenti raggi di luce. Le braccia erano rivolte leggermente verso l’alto, uno un po’ più dell’altro. Anche le mani recavano una cicatrice, dalla quale scaturivano potenti fasci di luce. Vedevo una sola persona, ma dovevo pensare sempre: e tuttavia sono due. Ma quando guardavo, ne vedevo una sola. Mi frullava continuamente nella testa: e tuttavia sono due.
Poi dal centro venne una luce inenarrabile, dalla quale uscì una colomba, che in un lampo volò sul globo terrestre. La colomba era preceduta da una luce inesprimibile e seguita da un potente fascio di luce. La luce era talmente forte che, di nuovo, non potei guardarla e dovetti tenere le mani sugli occhi. Gli occhi mi dolevano, ma di nuovo fui costretta a guardare. Quale magnificenza e potenza scaturivano da tutto questo: la figura aleggiante, maestosa, potente e sublime e poi la luce che ora illuminava il mondo. Poi sentii dire:
Chi mi mangia e mi beve ha la vita eterna e riceve il vero Spirito!
Addio!
Dopo aver potuto contemplare a lungo tutto ciò, venne di nuovo la Signora in tutto il suo splendore, proprio come all’inizio. Ma adesso vidi anche distintamente la differenza fra il suo splendore - se posso esprimermi così - e la grande potenza e maestà della figura aleggiante. Era come se la Signora si trovasse all’ombra del Signore - così lo percepii.
La Signora aveva ora uno sguardo contento. Mi guardò molto affettuosamente e la udii dire sottovoce e da lontano:
Addio!
E sommessamente aggiunse:
Ci rivedremo in Cielo!
Ciò mi rese così triste che non potei ripetere le sue ultime parole. Cominciai a piangere poiché sentii che con ciò si era congedata per sempre.
Vidi la Signora allontanarsi molto lentamente e poi anche la luce.