56° messaggio - 31 maggio 1959
La Signora incoronata nella magnificenza celestiale
Era un pomeriggio di domenica, verso le tre. Sedevamo tutti assieme nel soggiorno. Dalla nostra finestra vidi accadere qualcosa in cielo. Ne fui impaurita e dissi ai miei congiunti: “Guardate lassù” e indicai il cielo. Corremmo tutti alla finestra. Allora vidi la luce, una luce intensa, sul Wandelweg. Mi era impossibile guardarla e coprii gli occhi con le mani. Gli altri non la videro e domandarono che cosa stava accadendo. Mi inginocchiai e congiunsi le mani. Fui forzata ad alzare lo sguardo e mentre guardavo pensai che il cielo si fosse squarciato. Ciò che vidi era veramente un’apertura del cielo.
A un tratto vidi la Signora in tutta la sua gloria. Non mi è possibile descrivere questa visione imponente, celestiale, gloriosa. Non l’avevo mai vista così.
Non vidi le pecore, il globo e la croce, solo la Signora in un immenso splendore di luce. Dovetti guardare improvvisamente sul suo capo e vidi che portava una corona. Non l’avevo mai vista prima. Non vidi una corona di diamanti o d’oro, ma nondimeno sapevo che era una corona, splendente di luce da ogni parte, più bella della più bella corona di diamanti. La Signora stessa era tutto uno splendore. Lo ripeto: una visione celestiale e gloriosa! Non posso spiegarlo meglio.
Fate penitenza
Poi sotto quell’immagine gloriosa vidi uno splendido pezzo di cielo azzurro e, al di sotto, la parte superiore del globo terrestre, tutta nera. Ciò mi provocò un terribile sentimento di tristezza e ripugnanza. Poi vidi la Signora muovere il dito e scrollare il capo sul mondo nero in segno di biasimo e di avvertimento. Sentii dire:
“Fate penitenza!”
Poi vidi una cosa stranissima: Dall’oscuro, nero globo terrestre spuntarono teste di persone di vario tipo. Emersero lentamente, poi seguirono i loro corpi, ed infine vidi figure intere di persone ritte sull’emisfero del globo. Quando le osservai, pensai: com’è possibile che esistano così tante razze e differenti tipi di persone? Mentre guardavo con meraviglia tutte queste persone, vidi la Signora stendere le mani su di loro con un gesto benedicente. Non aveva più lo sguardo così triste.
Sentii dire:
“Offritegli espiazione!”
Il Signore appare
Tutto a un tratto la Signora sparì e al suo posto vidi un’ostia. Era un’ostia enorme. Per questo ho potuto costatare che era un’ostia ordinaria, come ne vediamo in chiesa. Poi davanti a quell’ostia apparve un calice. Vidi che il calice era di un oro magnifico. Esso si abbassò dalla mia parte e ne uscirono grandi rivoli di sangue. Tutto questo sangue cadde sul globo terrestre e si sparse sulla terra. Era una vista molto opprimente. Mi fece sentir male; sempre rivoli di sangue. Ciò durò un tempo considerevole.
Ma a un tratto tutto si trasformò in una raggiante e luminosa ostia santa. Ne scaturiva una luce tale che dovetti coprire gli occhi con le mani. Non potevo guardarla e ho pensato veramente di diventare cieca. Tuttavia, interiormente fui forzata a guardarla. L’ostia santa sembrava un fuoco bianco; al centro aveva una piccola apertura o un incavo, non potrei spiegarlo altrimenti. Poi mi sembrò che improvvisamente l’ostia santa esplodesse e vidi uscirne una figura aleggiante, una persona imponente e sublime - scusatemi se non posso esprimere la grandezza e la potenza che emanavano da quella figura, era troppo imponente. Io osavo appena guardare. Allorché rivolsi lo sguardo a quella impressionante e sublime figura, capii subito interiormente: è il Signore. Mi sentii estremamente piccola di fronte a questa indescrivibile maestà. Era avvolto in una specie di panno che copriva le spalle e scendeva di traverso attorno al corpo. Il volto era raggiante. I piedi erano sovrapposti l’uno sull’altro, così come si vede anche sulla croce. Sui piedi vidi una cicatrice, dalla quale uscivano potenti raggi di luce. Le braccia erano rivolte leggermente verso l’alto, uno un po’ più dell’altro. Anche le mani recavano una cicatrice, dalla quale scaturivano potenti fasci di luce. Vedevo una sola persona, ma dovevo pensare sempre: e tuttavia sono due. Ma quando guardavo, ne vedevo una sola. Mi frullava continuamente nella testa: e tuttavia sono due.
Poi dal centro venne una luce inenarrabile, dalla quale uscì una colomba, che in un lampo volò sul globo terrestre. La colomba era preceduta da una luce inesprimibile e seguita da un potente fascio di luce. La luce era talmente forte che, di nuovo, non potei guardarla e dovetti tenere le mani sugli occhi. Gli occhi mi dolevano, ma di nuovo fui costretta a guardare. Quale magnificenza e potenza scaturivano da tutto questo: la figura aleggiante, maestosa, potente e sublime e poi la luce che ora illuminava il mondo. Poi sentii dire:
“Chi mi mangia e mi beve ha la vita eterna e riceve il vero Spirito!”
Addio!
Dopo aver potuto contemplare a lungo tutto ciò, venne di nuovo la Signora in tutto il suo splendore, proprio come all’inizio. Ma adesso vidi anche distintamente la differenza fra il suo splendore - se posso esprimermi così - e la grande potenza e maestà della figura aleggiante. Era come se la Signora si trovasse all’ombra del Signore - così lo percepii.
La Signora aveva ora uno sguardo contento. Mi guardò molto affettuosamente e la udii dire sottovoce e da lontano:
“Addio!”
E sommessamente aggiunse:
“Ci rivedremo in Cielo!”
Ciò mi rese così triste che non potei ripetere le sue ultime parole. Cominciai a piangere poiché sentii che con ciò si era congedata per sempre.
Vidi la Signora allontanarsi molto lentamente e poi anche la luce.